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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

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Faida di Lamezia, arrestati gli autori di due omicidi avvenuti nel 2003 e nel 2008 La Squadra Mobile ha ricostruito due delitti maturati nell'ambito della sanguinosa faida tra le cosche di Lamezia. Contestata anche un'estorsione mafiosa

Faida di Lamezia, arrestati gli autori di due omicidi avvenuti nel 2003 e nel 2008 La Squadra Mobile ha ricostruito due delitti maturati nell'ambito della sanguinosa faida tra le cosche di Lamezia. Contestata anche un'estorsione mafiosa
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LAMEZIA TERME – Tre persone sono state arrestate a Lamezia con l’accusa, a vario titolo, di essere esecutori e mandanti di due omicidi avvenuti a Lamezia Terme tra il 2003 e il 2008, nell’ambito della faida tra le cosche Giampà e quelle dei Cerra, Torcasio e Gualtieri.

L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Catanzaro, con le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo calabrese.

I due omicidi furono portati a termine uno in una strada nel centro di Lamezia Terme, nel 2008, quando venne freddato dai killer Bruno Cittadino; l’altro delitto è quello di Giuseppe Torcasio (detto “U ciucciaro) avvenuto nel 2003 all’interno di un parcheggio di un supermercato.

In manette è finito Pasquale Torcasio, accusato di essere il mandante dell’omicidio di Giuseppe Torcasio; l’arrestato è titolare di una rinomata attività di ristorazione e bar-pasticceria in Lamezia Terme, il Bonsai. A chiamare in causa Pasquale Torcasio è stato il cugino, Angelo Torcasio, pentito della cosca che ha dichiarato di essere l’autore materiale dell’omicidio, ma avrebbe agito su richiesta del cugino, che sarebbe quindi il mandante. L’omicidio sarebbe maturato come vendetta, dal momento che la vittima era ritenuta l’assassino del fratello di Pasquale Torcasio, per un delitto avvenuto negli anni Novanta.

Il secondo arrestato è Saverio Giampà, il quale avrebbe avuto un ruolo nel delitto di Bruno Cittadino, già ricostruito nell’ambito dell’operazione “Perseo”. Infine, l’arresto di Pasquale Ruiz, che risponderebbe del solo reato di estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa nei confronti di un esercente commerciale.