Fania Cavaliere e il Novecento di Fanny Kaufmann A Cittanova la presentazione del volume della scrittrice di origine calabrese - GUARDA IL SERVIZIO
Su iniziativa dell’Associazione Culturale “Cittanuova”, nell’ambito degli Incontri a Sud, col patrocinio dell’Amministrazione Comunale, presso il Centro Culturale di Piazza Calvario a Cittanova è stato presentato il libro di Fania Cavaliere, “Il Novecento di Fanny Kaufmann”, pubblicato da Passigli editori. All’iniziativa, presieduta da Clelia Bruzzì, Presidente dell’Associazione Culturale Cittanuova, hanno preso parte Francesco Adornato, Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Macerata, Annarosa Macrì, giornalista Rai, Aldo Varano, direttore di Zoomsud.it e Giovanni Cavaliere dell’Associazione Cittanuova. Ha poratato i saluti il Sindaco della città Francesco Cosentino. Nel suo romanzo d’esordio Fania Cavaliere affronta il tema della persecuzione contro gli ebrei nel Novecento. L’argomento viene raccontato seguendo le tracce della famiglia di Fanny Kaufmann che fugge da un totalitarismo assurdo come quello staliniano per affrontare nuovamente il dramma della persecuzione razziale nella Repubblica Sociale Italiana. Si tratta di un importante affresco del Novecento narrato seguendo la drammatica storia d’Europa del XX secolo.
«Quando è morta mia nonna – afferma Fania Cavaliere- che era una russa ebrea, giunta in Italia negli anni Venti per studiare arte a Roma, io ho ereditato i suoi diari e fin dal primo momento ho compreso l’eccezionalità dell’esperienza che ripercorrevano e ho sentito il dovere di raccontare». Fanny Kaufmann era nata in Russia, a Jalta, alla fine dell’Ottocento, da una ricca e colta famiglia ebraica. In questo romanzo la nipote racconta, anche sulla base di un prezioso diario e di documenti di famiglia, le complesse vicissitudini di Fanny e delle sorelle, testimoni involontarie dei principali fatti e orrori della storia del Novecento. Le vicende della famiglia Kaufmann sono infatti intrecciate con l’incombere degli avvenimenti storici e l’inarrestabile catena di sconvolgimenti che hanno attraversato l’Europa dai pogrom della Russia zarista alla rivoluzione, e all’insorgere dei grandi totalitarismi del XX secolo, fino alla tragedia della seconda guerra mondiale. Il romanzo segue così lo svolgersi di un’epoca e accompagna le vite dei personaggi nel loro straordinario peregrinare per le capitali d’Europa, da Mosca a Istanbul, da Parigi a Roma, attraverso la partecipe narrazione del cammino esistenziale delle protagoniste, raccontando la loro voglia di vivere, di studiare, di amare, di crearsi un’esistenza normale, facendone delle figure femminili indimenticabili, donne combattive, coraggiose e risolute a tutto pur di difendere il proprio futuro. Un’ accurata ricostruzione storica del Novecento ma anche un’avvincente cronaca familiare dove a un certo punto la storia della famiglia russa emigrata in Europa si intreccia con un ramo calabrese, quello dei Cavaliere di Cittanova, conducendo il lettore a scoprire un pezzetto dell’Italia del sud, ancora arretrato in quegli anni, ma accogliente e per Fanny molto simile alla Jalta della sua giovinezza. Una testimonianza suggestiva, impreziosita da un sistematico e documentato lavoro di ricostruzione storica di un mondo per lo più scomparso, che si legge come un romanzo avvincente dal quale traspare quel sapore di realtà che solo le storie vere sanno infondere alla narrazione.