Fanno inversione a U perché glielo dice il navigatore: famiglia inglese muore in Florida Negli Stati Uniti per turismo, avevano appena assistito a un lancio a Cape Canaveral
Una famiglia inglese di quattro persone ha perso la vita lunedì in Florida dopo che l’auto su cui stava viaggiando è stata travolta da un pickup. A suggerire la pericolosa manovra che ha causato l’incidente sarebbe stato il navigatore Gps, che consigliava di fare inversione di marcia per come poi approfondito a seguito dei rilievi effettuati dalla polizia di Titusville, la località nella quale si trovavano i viaggiatori. Adam Stephenson, 30 anni, di Bristol, era alla guida di una berlina a noleggio mentre insieme alla moglie Maryanne, 29 anni, e ai suoi genitori Brian, 66, e Sheralyn Stephenson, 56, tornava verso la casa presa in affitto per le vacanze a Davenport dopo aver assistito al lancio del razzo SpaceX Falcon 9 a Cape Canaveral.
Forse a causa di un incidente verificatosi in precedenza su una strada lungo il loro tragitto, il navigatore Gps dell’automobile ha suggerito agli Stephenson di fare inversione a U quando si trovavano sulla statale SR 405, una strada a due carreggiate. Come ricostruito dalla polizia, effettuando la manovra in corrispondenza di un incrocio, la berlina ha tagliato la strada a un pickup che sopraggiungeva in senso contrario e che l’ha travolta. L’impatto è stato fatale per i quattro occupanti dell’auto.
Il conducente del pickup, un 28enne della zona, è stato invece condotto in ospedale con ferite tali da non metterne in pericolo la vita. «Erano stati reindirazzati dal Gps, che gli diceva di fare inversione a U, ma sfortunatamente non hanno visto il traffico che sopraggiungeva in senso contrario», ha dichiarato a Fox13 il vice sceriffo del dipartimento di polizia di Titusville, Todd Hutchinson. «L’impatto è stato molto violento e tutta la famiglia è morta sul colpo», ha aggiunto. Ad impedire agli Stephenson di vedere il pickup che sopraggiungeva in senso opposto potrebbe essere stata la vegetazione che adorna lo spartitraffico, composta di siepi e alberi. A stabilirlo sarà l’indagine di polizia. Ancora una volta i navigatori GPS anche se divenuti ormai indispensabili accessori dei nostri veicoli, possono dimostrare la loro dimensione di pericolosità per chi si affida completamente alle loro indicazioni, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”. Non bisogna mai dimenticare che tali apparati devono costituire solo ausili alla guida, ma non si deve mai perdere l’attenzione dalla strada perché il rischio che lo strumento elettronico non sia aggiornato o presenti degli errori di programmazione o nelle mappe è sempre, purtroppo, dietro l’angolo.