Fare impresa, sviluppo locale e contratto di rete A Cittanova un convegno su temi di attualità economica e sociale
Dare spazio alla creatività e puntare sulla capacità di aggregazione delle imprenditorialità del territorio. Il convegno “Fare impresa, sviluppo locale e contratto di rete” ha puntato l’attenzione su questi temi di stringente attualità economica e sociale, con il contributo di relatori qualificati.
L’appuntamento, organizzato dalla Banca di Credito Cooperativo di Cittanova in collaborazione con l’Associazione BCC Young, il “Movimento Roosevelt” e Piana Informa, ha lanciato segnali positivi verso il mondo dell’impresa locale, ponendosi come concreta occasione per approfondire il tema dell’imprenditoria giovanile a confronto con le opportunità e le criticità del territorio calabrese.
Alla discussione hanno preso parte il Sindaco di Cittanova Francesco Cosentino, il Segretario Nazionale della sezione giovanile del “Movimento Roosevelt” Rosario Milicia, il Presidente della BCC di Cittanova dott. Giuseppe Cosentino, il responsabile di R.E.A.L dott. Nicola Ritorto, il Docente di Economia aziendale presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria prof. Domenico Nicolò. Moderatore dell’incontro Aldo Polisena.
Oltre due ore di intenso lavoro, che hanno visto partecipare, insieme al pubblico presente al Contro Congressi “Giulio Cosentino, anche le quinte classi del liceo Classico – Artistico “Vincenzo Gerace” di Cittanova.
Concetto centrale, approfondito da tutti gli interventi, il modello virtuoso del contratto di rete e le sue potenzialità in vista del rilancio dell’economia calabrese. A parlarne il responsabile di R.E.A.L (Rete Eccellenze Agroalimentari della Locride) dott. Nicola Ritorno, protagonista di un’esperienza pionieristica ormai diventata esempio positivo. Le aziende del contratto di rete R.E.A.L mantengono la loro identità, ma superano le difficoltà dotandosi di strumenti promozionali e di commercializzazione condivisi, in grado di sostenere la diffusione dei prodotti.
La sfida, in questo caso, riguarda l’affermazione di una nuova cultura aziendale capace di riaffermare i valori del cooperativismo e, contestualmente, di superare i limiti della burocrazia.
«Le imprese – ha spiegato il prof. Domenico Nicolò – pagano il prezzo della troppa burocrazia. Ma, allo stesso tempo, queste devono intuire l’importanza dello stare insieme, lavorando su progetti comuni. Ed è urgente che questo accada, perché è arrivato il nostro momento. Di fronte al fallimento del modello di prodizione anglosassone, il Mediterraneo torna al centro dell’economia internazionale con i suoi valori storici: la bellezza e la creatività. Investendo nell’agroalimentare di qualità, nel turismo e sull’arte saremo sulla strada giusta per la crescita».
Concetti, questi, ripresi dal Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Cittanova dott. Giuseppe Cosentino. «La burocrazia – ha spiegato – non è dalla parte dell’impresa. Ma, non di meno, serve un cambio di mentalità in questo momento storico così fluido. La crisi economica ha già fatto una selezione importante tra le aziende. Ma in vista del futuro, dove dovranno essere i giovani a prendere in mano l’economia del territorio, il cambio di mentalità dovrà corrispondere all’affermazione di valori come la responsabilità sociale, il rispetto delle regole, il rispetto del prossimo e l’eticità. La cultura individualistica – ha proseguito – deve aprirsi all’associazionismo e al cooperativismo. In questo quadro si innesta il contratto di rete. Un modello che, mantenendo intatte le identità delle diverse aziende, consente di affrontare il mercato con strumenti strategici condivisi».