“Faremo tutto il possibile per impedire che la prima struttura per malati terminali aperta in Calabria, chiuda definitivamente i battenti”
redazione | Il 05, Lug 2011
E’ quanto afferma il Segretario-Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, a seguito della notizia che annuncerebbe la chiusura definitiva dell’Hospice di Via delle Stelle a Reggio Calabria
“Faremo tutto il possibile per impedire che la prima struttura per malati terminali aperta in Calabria, chiuda definitivamente i battenti”
E’ quanto afferma il Segretario-Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, a seguito della notizia che annuncerebbe la chiusura definitiva dell’Hospice di Via delle Stelle a Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA – “Faremo tutto il possibile per impedire che la prima struttura per malati terminali aperta in Calabria, chiuda definitivamente i battenti. E’ quanto afferma il Segretario-Questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, a seguito della notizia che annuncerebbe la chiusura definitiva dell’Hospice di Via delle Stelle a Reggio Calabria. “Sarebbe un duro colpo al lavoro che in Calabria si sta facendo per riqualificare la sanità regionale. La struttura di via delle Stelle – prosegue Nucera – ha svolto per anni una funzione fondamentale, non solo nell’assistenza e nel sostegno ai malati terminali di tumore, ma ha affiancato, cosa ancora più importante, la dolorosa esperienza dei familiari, spesso impreparati e disarmati di fronte ad un evento così traumatico. L’Hospice reggino si è caratterizzata in questi anni come struttura d’eccellenza a servizio di tutta la regione. E’ ovvio che la sua sopravvivenza non può più restare legata a provvedimenti d’emergenza”. Secondo il Segretario-Questore del Consiglio regionale – “è necessario, invece, attivare un processo definitivo di presa in carico da parte del Sistema sanitario regionale. Una sanità di qualità, o come spesso si afferma, di eccellenza – prosegue Nucera – passa soprattutto dalle risposte che riesce a dare al territorio, in termini non solo di cure efficaci e risolutive, ma anche, quando queste non sono più possibili, in termini di assistenza e aiuto psicologico al malato ed ai suoi familiari”.
“C’è diffusa la convinzione di mantenere aperto un servizio che definire essenziale è riduttivo. Un dato emerso chiaramente nel corso dell’ultimo confronto tra rappresentanti dell’Asp 5 di Reggio Calabria, della Fondazione “Hospice”, lavoratori ed organizzazioni sindacali. Sull’Hospice reggino è necessario l’impegno di tutti. C’è da superare il necessario periodo di messa a norma della struttura, che di per sé – conclude il Segretario-Questore del Consiglio regionale – rappresenta la più importante garanzia della volontà di mantenere in vita il centro, e di mantenere inalterati gli attuali livelli occupazionali”.
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