Fashion, nuove proposte, Giuliana Mamone Stilista calabrese emergente
L.M.
“Volevo intraprendere un percorso che fosse un mix di arte ed emozioni tutte da manifestare. Volevo manifestare le mie emozioni alla massima potenza, volevo disegnarle e renderle materia viva, realizzarle, toccarle e farle indossare.” A dirlo è Giuliana Mamone, una giovane stilista nata e cresciuta in Calabria fra le mille suggestioni mediterranee del tratto fra la Costa Viola e quella degli Dei dove il mare ha tonalità di turchese e di viola e aleggia il ricordo della antica Medma, che di tanto in tanto riemerge casualmente dalla terra, e osservando la linea dell’orizzonte, la mente ritorna a fascinose visioni di navi a vela quadra e insegne d’oro che da un’Ellade lontana giungevano sulle nostre coste in una indefinita aurea età dell’umanità. Terra dove si respira il fascino di una storia millenaria che l’ha accompagnata per anni, sin da quando, bambina, danzava sulle punte e poi, adolescente, volteggiava con brio, leggerezza ed una eterea eleganza che ritroviamo sfogliando i books fotografici delle sue collezioni e le riviste specializzate, anche di prestigio internazionale, che sempre più spesso pubblicano le immagini delle sue creazioni nelle quali leggiamo pulsioni figlie di antiche suggestioni, che Giuliana Mamone ha fatto proprie e ora ripropone nel mondo dell’alta moda in maniera assolutamente originale.
“A diciannove anni sono partita per Firenze – dice – per intraprendere gli studi al Polimoda indirizzo Fashion Design. Al liceo avevo una forte propensione per lo studio delle materie umanistiche. L’i’italiano, la storia e la filosofia. Ero curiosa del pensiero dei letterati, dei filosofi e di tutto quello che aveva a che fare con il passato, dell’Italia e del mondo che mi permetteva di immaginare un mondo apparentemente non mio nel quale a volte riuscivo a rivedermi e che mi suscitava emozione” . Un insieme di emozioni e pulsioni che divengono creatività e proposta di una moda che non è un fashion fine a se stesso. “ Non ho mai catalogato le cose in belle o brutte, ho sempre pensato che l’importante è che ti lascino qualcosa dentro” Emozioni che mi piace trasmettere alle persone che mi stanno vicino e che osservano il mondo che vive attraverso le mie creazioni” Un mondo leggero e leggiadro, capace di raccontare una storia. Un percorso di crescita culturale dunque, che per Giuliana Mamone parte dalle fascinazioni della storia di una terra antica nella quale si respira il mito e un tempo senza tempo, per inseguire il suo sogno, o meglio, la sua visione, Giuliana Mamone, poco più che diciottenne lascia la Calabria ed approda a Firenze, una delle capitali della Moda italiana nel mondo. “ho intrapreso il corso di studi “Undergraduate in Fashion Design” al Polimoda della durata di quattro anni”. Periodo questo, importantissimo di crescita e di maturazione.”al termine dei quattro anni sono , cambiata e maturata. Ho scavato e non smetto di scavare dentro me stessa per imparare a conoscermi”, Un percorso quasi iniziatico, dunque fra reminiscenze e ed emozioni da esprimere attraverso le creazioni di moda.
E Giuliana Mamone ha subito lavorato tantissimo, sia a livello accademico che professionale, a progetti, e proposte per womenswear e menswear, partendo dall’ideazione e realizzazione del singolo capo di abbigliamento, fino ad arrivare alla creazione di outfits per la collezione menswear presentate al Fashion Show del Polimoda e successivamente anche a Milano, in uno shooting che ha visto le proposte di Giuliana Mamone pubblicati poi sulla nota rivista “GMAROmagazine” a conferma della validità di una proposta e del successo di un lavoro che la stilista ha sviluppato in team con Luna Marcolini (Fashion Stylist) Johnny Papagni (Fotografo), Michela Curci (Assistente alla fotografia), Marko Urbani (Truccatore) e ultimo ma non per importanza il modello Kevin Staedler che ha indossato i capi della collezione.
Proposte innovative e intriganti, cariche delle pulsioni e della sensibilità della stilista verso il bello e l’etereo e dell’imprinting di una storia millenaria di cui si è nutrita. “ La caratteristica principale dei capi della mia collezione – dice – è stata quella del tessuto, realizzato dal riciclo e dall’assemblaggio di pregiate cravatte in pura seta cucite tra loro che creano un misto di calore e leggerezza unite anche a pelle, pizzo, vernice. Trasformare prodotti ormai in disuso in qualcosa di nuovo dando qualità e valore ad ogni capo. Ho anche privilegiato l’uso del drappeggio oltre che quella della metodologia tradizionale del cartamodello” Tecnica nella quale ha fatto esperienza come assistente designer nell’ambito della ricerca del cartamodello e del drappeggio.
Ora Giuliana Mamone, ancella della leggiadria dell’antica Medma e di un fascino mediterraneo senza tempo e testimonial di una proposta fashion assolutamente innovativa che senza convenzioni coniuga scelte stilistiche di audace modernità con antica ricercatezza sartoriale è nuovamente impegnata nello studio per la preparazione della sua nuova collezione, carica di pulsioni di globalizzata modernità dando vita ad un mix, talvolta estremizzato, talaltra non convenzionale. Sempre e comunque assolutamente fascinoso.