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Fatta luce su duplice omicidio ‘ndrangheta: cinque arresti

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In corso dalle prime ore di questa mattina un’operazione antimafia della DIA di Catanzaro nei confronti di cinque soggetti ritenuti responsabili del duplice omicidio di Benito Aldo Chiodo, Francesco Tucci e del contestuale ferimento di Mario Trinni, fatto avvenuto il 9 novembre 2000 a Cosenza. Il provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale di Catanzaro, all’esito di indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro dottor Nicola Gratteri e dal Sostituto Procuratore dottor Camillo Falvo, riguarda soggetti di spicco della criminalità organizzata cosentina di etnia nomade. I dettagli dell’operazione verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10 presso gli Uffici della Procura Distrettuale, alla presenza del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri.

Cold case Cosenza, Jole Santelli: “Importante operazione”

“L’indagine che ha portato stamani ad alcuni arresti a Cosenza, per un omicidio avvenuto 18 anni fa, disvela, al netto di ogni risultanza che non potrà non emergere dalle sentenze, meccanismi criminali che rischiavano di finire nell’oblio.” Lo afferma la vice presidente della commissione antimafia, on.Jole Santelli.

“Mi pare di poter dire che le parole più confortanti – dice Santelli – siano giunte dal procuratore Nicola Gratteri che ha sottolineato come, finalmente, gli organici della DDA siano stati potenziati consentendo la possibilità di avere tre sostituti sulla Provincia di Cosenza.
Si tratta di un passo in avanti imprescindibile – prosegue la vice presidente della commissione antimafia – se vogliamo concretamente contrastare la criminalità organizzata sul territorio.
Fermo restando che ogni indagine deve seguire i percorsi del diritto – continua Santelli – è confortante registrare ancora una volta la serietà e l’incisività della fase di indagine, in un contesto di tempi che non era certo facile. È estremamente importante fare luce su delitti caduti nell’oblio sia per la lettura complessiva degli assetti anche attuali, sia per sottolineare la necessità che si deve tentare di dare risposte a delitti rimasti nell’oscurità.”