FDI: “Rimodulare il concetto di sicurezza nei quartieri periferici” Quanto successo nei giorni scorsi a Catona, un'autovettura con a bordo alcuni rom ha speronato un mezzo della polizia, deve far riflettere sulla necessità di rimodulare il concetto di sicurezza nei quartieri periferici della città
Quanto successo nei giorni scorsi a Catona, un’autovettura con a bordo alcuni rom ha speronato un mezzo della polizia, deve far riflettere sulla necessità di rimodulare il concetto di sicurezza nei quartieri periferici della città.
Soltanto per caso, un po’ anche per fortuna, e soprattutto per il coraggio degli agenti della Polizia di Stato, la sprezzante e folle corsa dell’autoveicolo, che non si era fermato all’ALT, non si è trasformata in tragedia. L’apparato complessivo del controllo del territorio ha senza dubbio funzionato, ma sarebbe stato sufficiente che qualche ignaro cittadino avesse sostato in quella strada ed avrebbe corso il rischio di essere travolto. Nel rivolgere agli agenti di polizia rimasti feriti la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, vogliamo esprimere alcune riflessioni ad alta voce. Reggio Calabria è diventata zona ad alto rischio ed ancor di più lo sono le periferie, che sono abbandonate a se stesse. Il quartiere di Arghillà, in particolare, vive ormai da anni in una realtà a sé stante, ed i fotogrammi consegnati dalle cronache giornalistiche alla pubblica opinione, non solo locale purtroppo, sono emblematici e arrecano alla nostra città un danno d’immagine abnorme. L’amministrazione comunale in carica semplicemente elude questa problematica, come tante altre d’altronde, perché molto più impegnata a curare la propria immagine che ad analizzare malesseri e problemi di una città che stanno mandando, socialmente e politicamente, in frantumi. Leggere la nota di un sindacato di Polizia che parla di tre soli appartenenti in organico al posto di polizia e di un commissariato pensato e mai nato, fa pensare ad uno stato di abbandono fortemente consolidato. E’ necessario porre rimedio alle problematiche elencate, è necessario rendere costante e dislocata sui punti nodali della città la presenza dei vigili urbani, cui è demandata non soltanto la giusta repressione delle violazioni al codice della strada nelle vie centrali della città ma anche il ruolo di rappresentanza dell’amministrazione comunale nel territorio. Il quartiere di Arghillà, o ghetto che dir si voglia, deve essere presidiato da un adeguato nucleo di personale delle forze dell’ordine che garantiscano nell’arco delle 24 ore la presenza costante, unico viatico in grado di prevenire la commissione di reati e garantire quel senso di sicurezza agli abitanti ed a chi occasionalmente ci passa. Fratelli d’Italia si farà portavoce delle istanze e delle esigenze di sicurezza del nostro territorio e si batterà con determinazione per contrastare lo stato di abbandono e degrado di questo quartiere. Il presidente del Coordinamento Cittadino Ersilia Cedro afferma: ” La percezione della rassegnazione, che purtroppo comincia ad insinuarsi nel sentire dei cittadini tutti, il bisogno di sicurezza che latita ad ogni latitudine nel territorio comunale, con azioni amministrative mirate deve trasformarsi in speranza di cambiamento e nell’ attuazione concreta di quel valore indispensabile per il vivere civile: la legalità. Noi, come comitato cittadino, ci batteremo, con proposte programmatiche serie e puntuali, per raggiungere questo risultato”.
Crea Domenico (Delegato alla sicurezza del Coordinamento Cittadino Fratelli d’Italia Reggio Calabria)