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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 23 DICEMBRE 2024

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Fedele (Pdl), valorizzare la figura dello scrittore Ernesto sabato

Fedele (Pdl), valorizzare la figura dello scrittore Ernesto sabato

| Il 03, Mag 2011

Credo che alla Calabria mancherà lo scrittore  morto  sabato scorso  in Argentina

Fedele (Pdl), valorizzare la figura dello scrittore Ernesto sabato

Credo che alla Calabria mancherà lo scrittore  morto  sabato scorso  in Argentina

 

 

 

REGGIO CALABRIA – “Ho chiesto questa mattina all’assessore regionale alla Cultura, prof. Mario Caligiuri, di valorizzare, dal punto di vista della Calabria, la figura e l’opera del grande scrittore argentino d’origine calabrese Ernesto Sabato. Credo che alla Calabria mancherà lo scrittore  morto  sabato scorso  in Argentina. Pur  così  lontano da noi, lo scrittore, i cui genitori  emigrarono in Argentina (suo padre Francesco era di  Fuscaldo e sua madre Giovanna Maria Ferrari era  di San Martino di Finita),  costituiva per il nostro Mezzogiorno un prezioso riferimento culturale”. Lo sostiene Luigi Fedele, capogruppo del Pdl, che, nel 2002, esattamente il 24 giugno, quando era Presidente del Consiglio regionale della Calabria,   andò a trovare Sabato  nella sua casa di Santos Lugares, alla periferia ovest di Buenos Aires. “Fu un incontro    di cui ancora ricordo  ogni parola. Sono rimasto nella sua casa per un paio d’ore,  lui voleva sapere tutto della Calabria e ricordo che prima di lasciarci, quasi con le lacrime agli occhi, mi disse: Prima di morire tornerò nella terra di mio padre. Quando rientrai in Calabria, feci di tutto per rendere possibile una sua visita. Anche l’Università della Calabria lavorò per questo scopo comune, avrebbe voluto fargli fare una lectio magistralis, ma poi, purtroppo, le sue condizioni di salute non lo consentirono. Allora aveva 91 anni, compiuti proprio il giorno in cui andai a trovarlo, non stava molto bene”. Conclude Fedele: “Per la Calabria fu un’occasione persa il non essere riusciti ad averlo qui  per qualche giorno. Avremmo potuto  apprendere dalla viva voce di un grande intellettuale la sofferenza dell’emigrazione meridionale  e l’importanza della pace nel mondo, concetti su cui lo scrittore  ha insistito fino alla fine”. Fedele, presidente del Consiglio regionale dal 2001 al 2005, guidò una ‘missione’  dell’Assemblea regionale nel 2002, quando il Paese sudamericano era attanagliato dalla  crisi economica  che colpiva direttamente i 12 milioni di italiani (su una popolazione di 35 milioni) tra cui la comunità più popolosa era quella calabrese che reclamava dalla Regione Calabria assistenza sociale e sanitaria. Nel corso della visita Fedele, da Presidente del Consiglio regionale,  incontrò il Presidente del Senato (Maqueda), il ministro del Turismo (Scioli) l’ambasciatore italiano a Buenos Aires (Nigido) , il sindaco di Rosario (Binner),  politici di primo piano d’origine italiana, imprenditori,  esponenti delle associazioni calabresi e una delegazione delle Madres de Plaza de Mayo.