femmiinicidio a Cutro. La morte di Vincenza Ribecco Marilina intrieri : "Non deve rimanere impunito"
Nuovo femminicidio del 2022 La morte di Vincenza Ribecco per mano dell’ex marito a Cutro, territorio arretrato e violento del profondo sud di Marilina Intrieri L’ennesimo femminicidio da parte di un ex coniuge che ha ucciso la ex moglie di 60 anni sull’uscio di casa e la bestialità dell’abbandono del suo corpo destinato ad essere trovato dai figli conviventi ci lascia ancora una volta sgomenti,atterriti per l’immane violenza. Tutto ciò richiama anche all’urgenza dell’approvazione di interventi verso gli autori di simili inauditi atti in una ottica eradicamento di comportamenti anche recidivanti da modificare per prevenire nuove violenze. Ciò serve anche a dare attuazione all’art 16 della legge 77/2013 di ratifica della convenzione di Istanbul, il trattato internazionale che dispone appunto che gli Stati adottino misure legislative per programmi di intervento a carattere non solo preventivo ma di trattamento per gli autori di violenza. L’Italia con l’approvazione del codice rosso, la legge 69/2019,ha potenziato gli strumenti normativi a contrasto della violenza di genere con l’introduzione di nuove fattispecie di reato e l’inasprimento delle pene. Attualmente al Senato in commissione giustizia vi è’ in discussione il ddl s1868 per l’introduzione di tali strumenti. Bisogna fare presto.Il ddl mira a promuovere e potenziare la rete delle iniziative sperimentali messe in campo dai centri di ascolto e trattamento per gli autori delle azioni violente di genere. Riguarda percorsi rieducativi trattamentali per apprendere corrette modalita di gestione delle proprie emozioni, il disvalore sociale, comprendere fino in fondo la gravità penale delle condotte.E’ un ddl per sistematizzare normativamente i centri per gli autori di violenza che tendono a reiterare i gravi comportamenti e indurli a riconoscere la violenza perpetrata .La convenzione di Istanbul prevede l’adozione di un piano straordinario.Chi usa violenza contro le donne se non inserito subito in percorsi obbligatori di recupero tende ad atti aggressivi sempre più gravi e a recidivare nell’ 85 % dei casi .