Festival d’Autunno, viaggio tra “Arte e fede in Calabria” Il protagonista sarà Oreste Sergi Pirrò
Quando Erminio Perocco, regista che gode di ottima fama, lo scorso anno presentò in prima nazionale al pubblico del Festival d’Autunno “God blessed Calabria”, lo definì uno “splendido spot per la nostra regione”. Il taglio delle immagini, la rapidità della narrazione, le testimonianze di chi conosce a fondo la storia di una terra impregnata di spiritualità che si è manifestata anche attraverso i gioielli artistici che custodisce, fanno di questo docu-film un prezioso documento divulgativo. E che sia davvero così lo hanno dimostrato i soci dell’Accademia Italiana di cultura Artstur di Londra, dove il cortometraggio è stato proiettato nello scorso mese di giugno: affascinati da quanto hanno visto, quest’estate hanno voluto visitare i luoghi così ben restituiti dal lavoro di Perocco di cui è stato direttore artistico di progetto Antonietta Santacroce.
La quale, in qualità di direttore artistico del Festival d’Autunno, ha pensato di riproporlo al pubblico calabrese con un appuntamento dal titolo “Arte e fede in Calabria” che si terrà domani, venerdì 20 ottobre alle ore 18,30, nella sala conferenze del Complesso monumentale del San Giovanni. Prima la proiezione, poi la conferenza dell’architetto e storico Oreste Sergi Pirrò, eccezionale conoscitore della storia calabrese, delle sue tradizioni e dei suoi culti, che traccerà un itinerario caratterizzato dall’intrecciarsi di religione e testimonianze artistiche.
«Il documentario – afferma Antonietta Santacroce – vuole colmare un vuoto: far conoscere una regione di cui tanto si sa relativamente al suo periodo magno-greco ma molto poco è nota per le sue radici bizantine. Una lacuna che non può essere risolta certo con questa produzione ma che ha il merito, a mio avviso, di avviare un percorso di riscoperta che è essenziale per pensare a un futuro diverso. Si tratta di un lavoro che ha visto collaborare professionisti di primo piano e che può diventare, anche dal punto di vista turistico, uno straordinario biglietto da visita per la Calabria. Il titolo scelto può sembrare provocatorio per come è considerata la nostra regione oggi ma in quell’epoca è stata davvero una terra benedetta da Dio. Una terra in cui le culture, quella greca e latina, si fondono. E bene lo spiegherà lo storico Oreste Sergi Pirrò il quale saprà proporci un itinerario eccezionale che racconta, come lui stesso l’ha definita – una terra sacra a bizantini, a normanni, a monaci basiliani, benedettini e certosini. Una terra che preserva beni architettonici di varie epoche e di varia grandezza, testimonianze di un millenario ecumenismo in cui Oriente e Occidente sono stati così vicini da fondersi».
Nella relazione di Sergi Pirrò si accennerà alla presenza, in Calabria, di santi come Gioacchino da Fiore, Bruno di Colonia, Francesco di Paola; ai riti spagnoleggianti come le processioni della settimana santa; alla devozione alla Madre di Dio, venerata con titoli orientali e latini, il cui culto, legato ad antiche apparizioni o straordinarie conversioni, è ancora oggi sottolineato dalla presenza di magnifici e silenziosi santuari. Il tutto legato agli aspetti artistici che hanno caratterizzato i diversi periodi storici che saranno passati in rassegna.
“Arte e fede in Calabria” è il penultimo appuntamento della sezione del Festival d’Autunno intitolata “La Calabria al centro” che si concluderà, nella prossima settimana, con una particolare visita al Museo Numismatico di Catanzaro – March, con l’archeologo Alessandro Russo. Il gran finale di tutto il cartellone è invece fissato per venerdì 17 novembre con l‘imperdibile concerto, al Teatro Politeama, di Vinicio Capossela. Un evento straordinario considerato che il cantautore è reduce da una riuscitissima tournée nelle più belle capitali europee. Tutti gli eventi inseriti in cartellone sono consultabili sul sito ufficiale del Festival all’indirizzo www.festivaldautunno.com o sull’App scaricabile gratuitamente.