Festival Leoncavallo, standing ovation per Mogol e Mingardi L'intero incasso della vendita dei biglietti sarà infatti devoluto alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto
Montalto Uffugo (CS) – Sullo schermo in fondo al palco scorrono le immagini della dolce vita, dei film di Totò, degli anni 50, del boom economico, delle trasmissioni tv con Mina, Celentano e Battisti che hanno fatto la storia della tv, mentre Andrea Mingardi canta “La Grande Musica” e apre lo spettacolo che assieme al paroliere Mogol racconterà un pezzo della vita degli italiani attraverso i grandi successi discografici. Emozioni che non hanno tempo, al Festival Internazionale Ruggero Leoncavallo con uno spettacolo unico in Calabria e che si conferma contenitore di musica a 360°.
Le canzoni scritte da Mogol e che Andrea Mingardi canta dal palco sono come cartoline del passato, che quando le senti ti ricordano gli anni passati e non puoi fare a meno di intonarle.
“La cosa che mi fa più piacere è l’affetto della gente perché capita spesso che qualcuno mi fermi e mi dica “grazie Mogol”. Questo affetto che mi dimostrate è la più grande delle fortune, ed io sono stato fortunato” – spiega Mogol dal palco.
Poi inizia a ripercorrere le tappe della sua lunga e brillante carriera e si susseguono i ricordi, per niente sgualciti dal tempo, e le canzoni che lo stesso Mogol, intona dal palco: l’incontro con un Lucio battisti appena 20enne, la scoperta di un talento un po’ acerbo che in poco tempo scalò tutte le classifiche. “Lo incontrai in un bar – racconta Mogol – mi fece ascoltare due canzoni che aveva scritto. Gli dissi in sincerità che non erano un granché e lui rispose: “sono d’accordo”. Dopo qualche tempo compose 29 settembre”. Oppure quella volta in cui Bobby Solo gli chiese di scrivere le parole di quella che sarà poi “Una lacrima sul viso” . “Mi dimenticai di scriverla ed alla fine me la inventai, dalla prima all’ultima strofa, nel tragitto da casa alla sala di incisione”.
Una serata magica d’estate, nella splendida terrazza che affaccia su Piazza Rizzo, all’insegna anche della solidarietà. L’intero incasso della vendita dei biglietti sarà infatti devoluto alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto.
Soddisfatto il direttore artistico, Enrico Provenzano: “C’eravamo prefissi di dare una “struttura” a questo Festival e ci siamo riusciti, partendo da risorse comunali con un investimento di appena 50 mila euro per spettacoli di grande spessore spalmati in due mesi. Ora con il finanziamento ottenuto dalla Regione Calabria possiamo continuare a lavorare per questo progetto ambizioso anche nei prossimi mesi”.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA
Stasera 26 agosto, Chiostro de Municipio, di scena l’opera “La femme de Tabarin” di M. Catulle Mèndes, tradotto da A. Novak. Adattato e diretto da R. D’Alessandro .
Domani, 27 Agosto, lo spettacolo “Leoncavallo e dintorni”, un evento lirico che attraversa epoche e compositori con tre ospiti d’eccezione: C.Gargiulo, A. Rezza e L.Bruno.
Domenica 28 Agosto, infine, la SERATA DI GALA DEL FESTIVAL LEONCAVALLO. Si conclude Il “primo atto” del Festival con una serata evento, come da tradizione, sul sagrato del Duomo della Madonna della Serra. Una serata tra musica e spettacolo…da incorniciare.