Feto nato morto a Vibo, nuove verifiche La Procura ha avviato diversi accertamenti, sospetti sul peso durante la gravidanza
VIBO VALENTIA – L’indagine sul decesso del piccolo Angelo, avvenuto il 7 gennaio scorso, prima ancora che aprisse gli occhi al mondo è in pieno svolgimento. Gli accertamenti che la Procura, nella persona del sostituto Claudia Colucci, sta svolgendo potrebbero focalizzarsi su un altro aspetto che, a sua volta, potrebbe aprire un nuovo filone fino ad oggi inesplorato. In sostanza ci si sta concentrando sul peso del feto acquisendo documentazione clinica e sentendo i diretti interessati.
Sostanzialmente, da quello che trapela da fonti vicine alla famiglia De Masi-Marturano, il piccolo, agli inizi di dicembre scorso, vale a dire ad un mese esatto dal termine della gravidanza (sarebbe scaduto proprio il 7 gennaio), non avrebbe avuto un peso normale e soprattutto congruo al tempo fino a quel momento trascorso in grembo. Ecco perché gli investigatori dell’Arma di Mileto stanno approfondendo le verifiche in tal senso.
Sempre secondo fonti vicine alla famiglia – assistita dall’avvocato Aldo Currà – un’ulteriore circostanza, sulla quale saranno effettuati scrupolosi accertamenti, avrebbe fatto emergere come sempre il peso della creatura, a pochi giorni dal parto, fosse ancora anomalo. A questo si cerca, infatti di capire, se i problemi al cordone ombelicale, venuti definitivamente alla luce nel corso dell’esame autoptico, siano o meno emersi già da tempo e se ci siano o meno responsabilità da parte di qualcuno dei tre indagati, in particolare della ginecologa che ha seguito la madre da quando è tornata dal Nord Italia.
Per il momento si attendono le risultanze dei periti incaricati dalla Procura che hanno eseguito l’esame nescroscopico sia sul corpicino del piccolo Angelo che sulla placenta e che dovrebbero essere depositate nell’arco di 80 giorni. Intanto, il caso è finito stamani sui network televisivi nazionali visto che se n’e occupata la trasmissione “I fatti vostri” alla quale hanno preso parte la famiglia e il loro legale di fiducia con quest’ultimo che ha confermato in trasmissione le indiscrezioni pubblicate dal nostro giornale e relative al peso anomalo del bimbo.