Fiamma tricolore di Catanzaro promuove un’attività di contrasto all’Imu
redazione | Il 13, Giu 2012
In una lettera al sindaco chiede l’esclusione dell’abitazione principale dalla base imponibile dell’imposta municipale unica ai sensi dell’articolo 12 comma 1 lettera B della legge 42/2009
Fiamma tricolore di Catanzaro promuove un’attività di contrasto all’Imu
In una lettera al sindaco chiede l’esclusione dell’abitazione principale dalla base imponibile dell’imposta municipale unica ai sensi dell’articolo 12 comma 1 lettera B della legge 42/2009
Riceviamo e pubblichiamo:
La Segreteria Provinciale del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore, di concerto con le Sezioni sul territorio e con la Segreteria Regionale della Calabria, per come già ampiamente preannunciato nelle sorse settimane, ha avviato una intensa attività di concreto contrasto a quella che, come più volte ripetuto, riteniamo la più iniqua delle tasse, l’IMU, che colpisce in maniera indiscriminata il bene materiale che lo Stato ha il dovere di garantire a tutti gli Italiani: la Casa.
La Casa è infatti, assieme al Lavoro ed alla Famiglia, un Diritto inalienabile dei cittadini e quindi, in quanto tale, soggetto alla attenzione ed alla tutela da parte di chi ci governa. Oggi è invece, grazie ad un governo che non è espressione della volontà popolare, un elemento sottoposto all’attacco concentrico di forze oscure ed antipopolari.
La Fiamma Tricolore – che invece individua nel Lavoro il mezzo più alto di espressione e compiutezza dell’Uomo, che tramite esso mira a “conquistarsi” un suo territorio, la Casa, dove poter formare una Famiglia – si è immediatamente schierata a difesa di questo Diritto e ha organizzato una serie di attività di contrasto all’IMU.
In particolare venerdì 15 giugno 2012 alle ore 10,30 terremo una conferenza stampa divulgativa presso la ex Sala del Consiglio Circoscrizionale di Pontegrande, in Via Ettore Vitale, cui sono invitati a partecipare tutti gli operatori e le testate dell’informazione operanti sul nostro territorio ed aperta alla cittadinanza interessata. Domenica 17 giugno 2012 l’appuntamento è dalle ore 17,30 sul Lungomare di Soverato per un volantinaggio ed una raccolta di firme “anti-IMU”, effettuato in collaborazione con altre associazioni che condividono la nostra battaglia.
Intanto il sottoscritto, nella sua qualità di responsabile politico del Movimento, ha provveduto ad inoltrare al Sindaco di Catanzaro una nota, che alleghiamo per i cortesi amici dell’informazione, dove si indicano i motivi per cui la Fiamma Tricolore ritiene esistano i presupposti giuridici per escludere la tassazione IMU per la prima casa e quelli per cui sarebbe opportuno fissare al minimo la tassazione sulle restanti unità immobiliari. Nel proseguo saranno organizzate altri volantinaggi e raccolte di firme per l’abolizione dell’IMU tra i cittadini delle varie Città della Provincia, mentre già in settimana sarà sottoposto all’attenzione del Garante del Contribuente, organo collegiale istituito presso la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, un esposto per segnalare l’illegittimità dell’applicazione dell’IMU sulla “prima casa”.
Sia la nota presentata al Sindaco di Catanzaro che l’esposto al Garante del Consumatore, elaborati avvalendoci della consulenza dell’avv. Bellacoscia, resteranno a disposizione di qualsiasi cittadino interessato che, contattandoci, voglia intraprendere analoghe iniziative in merito.
Nell’occasione della conferenza stampa di venerdì la scrivente Segreteria sarebbe onorata e lieta di ospitare i cortesi collaboratori delle varie testate giornalistiche, sia della stampa che della radio e della televisione, per poter divulgare alla cittadinanza le posizioni della Fiamma Tricolore in merito.
Certi che vorrete positivamente accogliere la richiesta, come già avvenuto in passato, restiamo in attesa di incontrarvi e, nel frattempo, cogliamo l’occasione per salutare distintamente.
Il Segretario Provinciale del Ms-Fiamma Tricolore Natale Giaimo
ECCO LA LETTERA INVIATA AL SINDACO
Ill.mo Sig.
Sindaco del Comune di
Catanzaro
Oggetto: esclusione dell’abitazione principale dalla base imponibile dell’IMU ai sensi dell’articolo 12 comma 1 lettera B della legge 42/2009.
Dopo un’attenta lettura delle vigenti disposizioni di legge il Movimento Sociale Fiamma Tricolore è giunto alla conclusione che sia legittimo escludere dalla base imponibile dell’IMU gli immobili adibiti ad abitazione principale.
Riteniamo, infatti, che le disposizioni contenute nella decretazione d’urgenza adottata dalla BCE attraverso il Governo Monti non possano abrogare i principi fondamentali sanciti dalla legge n. 42 del 5 maggio 2009 (“Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’art. 119 della Costituzione”).
Ed invero l’articolo 1 comma 1 di tale legge recita testualmente: ” La presente legge costituisce attuazione dell’articolo 119 della Costituzione, assicurando autonomia di entrata e di spesa di comuni, province [..]. A tali fini, la presente legge reca disposizioni volte a stabilire in via esclusiva i princìpi fondamentali del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario [..]”.
Sembra dunque che il Parlamento, nell’approvare tale legge, abbia voluto conferire alla stessa una sorta di efficacia “rafforzata” nel sistema delle fonti assegnandole una competenza esclusiva nel fissare i principi fondamentali in materia di tributi locali.
Tra questi principi deve certamente annoverarsi quello relativo all’esclusione della “prima” casa dalla base imponibile. Prescrive infatti l’art. 12 comma 1 lettera b) della predetta legge delega che le spese dei comuni sono finanziate dall’imposizione immobiliare “con esclusione della tassazione patrimoniale sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo”. Nel sistema delineato da queste norme, pertanto, l’abitazione principale non può essere tassata.
L’art. 8 del D.Lgs n. 23 del 14/03/2011, nel dare attuazione alla succitata legge delega, introduceva l’IMU, salvo precisare che “L’imposta municipale propria non si applica al possesso dell’abitazione principale ed alle pertinenze della stessa”.
Su tale assetto normativo è poi intervenuto il D.L. n. 201 del 6/12/2011 ( c.d. decreto Salva-Italia) il quale, ribaltando la precedente impostazione, non solo ha anticipato “in “via sperimentale” l’istituzione dell’IMU ma, in contrasto ai principi fondamentali enunciati dalla legge delega n. 42/2009, ne ha esteso la base imponibile, artificiosamente rivalutata, all’abitazione principale.
Il decreto-legge in questione veniva poi frettolosamente convertito in legge, peraltro con una procedura poco rispettosa delle norme regolamentari (cfr. i resoconti stenografici della Camera dai quali emergono palesi irregolarità nella votazione degli emendamenti in commissione).
Se dunque il dichiarato intento del Governo Monti e della sua maggioranza era quello di “tranquillizzare” i mercati finanziari dilatando ingiustamente i presupposti dell’imposizione immobiliare, vi è però da rilevare che l’ansia da euro-prestazione ha forse giocato un brutto scherzo ai “professori” favorendo, involontariamente, il ripristino di una quota di equità sociale.
Occorre infatti osservare che se alla legge delega del 2009, per espressa volontà del legislatore, era stata assegnata la funzione di stabilire in via esclusiva i principi fondamentali in materia di tassazione locale e se tra tali principi vi è quello di esclusione dell’abitazione principale dalla base imponibile, ne consegue che la successiva estensione dell’IMU a quest’ultima, introdotta con il successivo decreto-legge, avendo disatteso quei principi, è da considerare INEFFICACE.
L’interprete, infatti, per superare l’antinomia sussistente tra il principio posto dall’art. 12 comma 1 lettera b) della legge 42/2009 e quello introdotto dal decreto-legge 201/2011, dovrà ricorrere al criterio della “competenza”. Ne deriva che la legge delega del 2009, avendo competenza esclusiva nello stabilire i principi fondamentali in materia di finanza locale, non potrà essere inficiata dalle disposizioni introdotte dal decreto-legge 201/2011 e dalla relativa legge di conversione, ancorché successive.
Per concludere: il principio della esclusione dalla base imponibile della casa adibita ad abitazione principale, affermato dalla legge delega del 2009, non solo è pienamente vigente ma è allo stato l’unico che possa trovare legittima applicazione in materia di IMU.
Abbiamo ritenuto opportuno sottoporre alla Sua attenzione le riflessioni che precedono affinché possa adottare, in conformità alle summenzionate disposizioni di legge, ogni determinazione volta ad escludere dalla tassazione l’abitazione principale mantenendo al minimo, altresì, le aliquote per gli altri immobili sottoposti al tributo, per come è peraltro aspettativa e richiesta della gran parte dei cittadini catanzaresi.
Con osservanza.
Il Segretario Provinciale del Ms-Fiamma Tricolore (Natale Giaimo)