Fiat: Bagnasco, seguire le parole di Napolitano
redazione | Il 29, Ago 2010
Il capo dello Stato aveva invitato a rispettare la decisione dei giudici sui 3 lavoratori di Melfi.
Fiat: Bagnasco, seguire le parole di Napolitano.
Il capo dello Stato aveva invitato a rispettare la decisione dei giudici sui 3 lavoratori di Melfi.
GENOVA – ”Da un parte l’auspicio che tutti facciamo e’ che si risolva la vertenza Fiat nel modo migliore per tutti, dall’altra parte le parole che il Capo dello Stato ha detto mi pare siano proprio una linea di azione valida per tutti”. E’ stato stamani a Genova l’invito dell’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, fatto a margine delle celebrazioni per il 520/mo anniversario dell’apparizione della Madonna della Guardia.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aveva esortato affinche’ sui ”tre lavoratori licenziati poi reintegrati a Melfi si rispetti la decisione dei giudici”.
”L’equilibrio demografico non solo e’ necessario alla sopravvivenza fisica di una comunita’, che senza bambini non ha futuro, ma e’ anche condizione per quella alleanza tra generazioni che e’ essenziale per una normale dialettica democratica” ha affermato.
”Anche per questo – ha ricordato l’arcivescovo di Genova – la Chiesa da molto tempo va dicendo che, in Occidente, dietro ad una bassa demografia sta una catastrofe culturale grave”.
”La scarsita’ di bambini – ha proseguito il presidente della Cei – significa non solo un futuro autunnale, ma gia’ ora crea squilibri tra le generazioni, causa una poverta’ educativa non solo perche’ noi adulti siamo sottratti al compito di educare, ma anche perche’ non siamo piu’ educati noi stessi. I ragazzi e i giovani, infatti, ci costringono a metterci in discussione; ci provocano a uscire da noi che, per eta’ e acciacchi, tendiamo a ripiegarci sui nostri bisogni immediati”.
”Non sono solamente i genitori che, avendo dei figli, devono cambiare prospettive e stili, devono pensare e organizzarsi in rapporto ai figli nelle diverse eta’ – ha osservato il prelato -. E’ la societa’ nel suo insieme che deve pensarsi e organizzarsi in tal senso. Per assurdo, una societa’ senza bambini e ragazzi, cosi’ come una societa’ senza anziani, sarebbe gravemente mutilata, non potrebbe funzionare”.
”Una nuova classe politica, cristiana nei fatti non nelle parole, e’ un richiamo da sempre. Fa parte della fede di ogni credente essere in modo intelligente coerente con la propria fede e presente nelle diverse responsabilita’ sociali, civili e politiche” ha dichiarato l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei.