Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Fiat Chrysler richiama 1,3 milioni di Dodge, Chrysler e Jeep Per un problema all'alternatore che mette a rischio la sicurezza dei passeggeri

Fiat Chrysler richiama 1,3 milioni di Dodge, Chrysler e Jeep Per un problema all'alternatore che mette a rischio la sicurezza dei passeggeri
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Il gruppo italo americano Fiat Chrysler Automobiles ha annunciato un richiamo volontario
di oltre un milione di Dodge, Chrysler e Jeep negli Usa. I veicoli colpiti hanno
un servosterzo elettroidraulico (EHPS) e sono dotati di un motore da 5,7 o 3,6 litri
e da un alternatore da 160, 180 o 220 amp. La casa automobilistica ha comunicato
che i veicoli coinvolti sono i modelli Dodge Challenger, Dodge Charger, Chrysler
300, Dodge Durango prodotti dal 2011 al 2014 e la Jeep Grand Cherokee prodotta dal
2012-2014. Secondo quanto dichiarato in un comunicato un guasto all’alternatore
può causare irregolarità nel funzionamento del motore. Questo potrebbe anche causare
l’arresto improvviso e inaspettato del motore. Ovviamente una simile evenienza
potrebbe essere molto pericolosa e causare incidenti, mettendo in serio rischio l’incolumità
di guidatore e passeggeri. Proprio per questo motivo la casa italiana ha deciso di
ricorrere a questo richiamo. Dal 24 agosto 2017 i proprietari dei veicoli coinvolti
nel richiamo possono portare la propria vettura nelle più vicine concessionarie
Fiat del paese dove verrà valutato gratuitamente se la vettura richiede la sostituzione
del componente difettoso. Il tempo di riparazione del problema è stato stimato dagli
esperti di FCA in circa un’ora. Per Fiat Chrysler dunque prosegue una lunga stagione
negativa che ne ha penalizzato l’immagine di costruttore votato alla qualità globale.
Infatti, diversi problemi tecnici hanno costretto la casa italo-statunitense a richiamare
centinaia di migliaia di veicoli. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei
proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”
ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle
multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti
coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.
È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei
Diritti [2]”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate
o ai concessionari o ai Concessionari FCA Italia, nel caso in cui la propria autovettura
corrisponda al modello in questione.