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TAURIANOVA (RC), SABATO 21 DICEMBRE 2024

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Fiat-sindacati: per Berlusconi è un accordo storico

Fiat-sindacati: per Berlusconi è un accordo storico

| Il 24, Dic 2010

Sacconi: “Una firma che cambia tutto”

Fiat-sindacati: per Berlusconi è un accordo storico

 

Sacconi: “Una firma che cambia tutto”

 

(ANSA) ROMA – ”E’ un accordo storico”. Cosi’ Silvio Berlusconi commenta l’intesa tra Fiat e sindacati raggiunta ieri. Il premier, parlando a ‘Mattino5′, si augura che l’azienda automobilistica possa mantenere la produzione in Italia, evitando il trasferimento all’estero degli impianti. E’ ”un accordo storico e positivo”, co ntinua Berlusconi che aggiunge: ”Quello di ieri della Fiat e’ qualcosa che conforta. E’ una intesa innovativa. E’ un investimento importante per il Paese, riprende a lavorare un impianto storico per l’Italia”. ”La delocalizzazione – conclude – e’ un problema di tutta l’Ue. Nelle economie ormai non piu’ emergenti la manodopera costa molto meno e quindi e’ forte l’interesse delle aziende”.

SACCONI: UNA FIRMA CHE CAMBIA TUTTO – Per il ministro del Welfare Maurizio Sacconi l’accordo su Mirafiori corrisponde a ”una scommessa vinta” e all’approdo a ”un nuovo mondo” perche’ prende corpo ”un vero sindacato-partecipativo” il cui compito e’ ”far crescere assieme produttivita’ e salari e consentire di attrarre nuovi investimenti”. Intervistato dalla Stampa, Sacconi afferma: ”Quando le parti vogliono una cosa, riescono a farla. Non ho mai creduto alle Cassandre che dicevano che la Fiat bluffava”, mentre spiega che cio’ che cambia con l’intesa firmata e’ che ”d’ora in avanti chi non firma gli accordi ne subisce le conseguenze nei rapporti con l’azienda”. Il ministro si rivolge alla Fiom: ”Doveva firmare per garantire l’investimento a Mirafiori e salari migliori a tutti. Ma purtroppo la Fiom e’ ancora legata alle ideologie del Novecento”. ”La Fiom – continua il ministro – rispetti quelli che hanno opinioni diverse dalla sua”, ”perche se tornera’ a criminalizzare le tesi altrui, poi sara’ molto piu’ difficile ricostruire il tessuto unitario nel mondo sindacale”.

LANDINI: (FIOM) COSI’ DISSENSO NON ESISTE – ”Chi dissente non esiste”. ”E’ evidente che la Fiat vuole un sindacato corporativo e aziendale che sia parte integrante delle gerarchie di fabbrica”. Lo afferma alla Stampa il leader della Fiom, Maurizio Landini, motivando la scelta del sindacato di non firmare l’accordo su Mirafiori. ”Le aziende dell’indotto – spiega Landini – vorranno applicare lo stesso schema. Che poi sara’ emulato da altre categorie. E’ un problema che riguarda la Cgil”. Per questo, aggiunge, ”tra tutte le iniziative che metteremo in campo chiedo esplicitamente che non si escluda lo sciopero generale”. Al contrario Rocco Palombella, leader della Uilm, si dice ”soddisfatto” dall’accordo. ”Come puo’ non esserlo – afferma – un sindacalista che mette al sicuro 10 mila posti di lavoro e un miliardo di investimento?”. ”Oltretutto – aggiunge – siamo di fronte a una svolta epocale: stiamo riportando in Italia lavoro dopo gli anni della delocalizzazione”. Riguardo alla trattativa, Palombella osserva: ”Sergio Marchionne ha capito che non c’era piu’ bisogno del muro contro muro”.

redazione@approdonews.it