Figlio di magistrato tra imputati per droga, chiesta la rimessione del processo Sospeso il procedimento in attesa della decisione della Cassazione
Atti in Cassazione e procedimento penale sospeso a Vibo Valentia perchè uno dei sette imputati è il figlio di un magistrato in servizio nello stesso Tribunale. E’ stato Francesco Gambardella, avvocato dell’imputato Francesco Morano, a sollevare il problema sostenendo che il suo assistito “è il figlio di Lucia Monaco, presidente della sezione penale del Tribunale di Vibo Valentia”.
Per il difensore, il giudice che dovrà giudicare il figlio del magistrato “potrebbe quindi non avere quella indispensabile serenità che, invece, è sempre necessaria e deve presiedere in qualsiasi giudizio”. Da qui la richiesta di rimessione del processo in una sede diversa da quella di Vibo per l’istituto giuridico del “legittimo sospetto”.
Il gup del Tribunale di Vibo Valentia, Lorenzo Barracco, ha così sospeso il procedimento in attesa della decisione della Cassazione. Detenzione ai fini di spaccio, cessione, offerta in vendita, procacciamento e consegna di sostanze stupefacenti le accuse mosse a vario titolo agli imputati. L’inchiesta del pm Claudia Colucci e della Squadra Mobile di Vibo, scattata ad ottobre, ha fatto luce sullo spaccio di marijuana in città e nella frazione Piscopio. La droga sarebbe stata spacciata anche dinanzi agli istituti scolastici superiori della città di Vibo.