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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Finisce il sogno del film “A Ciambra” agli Oscar Escluso dalla lista dei nove finalisti per la categoria miglior film straniero. Il commento del Garante Marziale: "Il quartiere rom ha bisogno di ben altre attenzioni"

Finisce il sogno del film “A Ciambra” agli Oscar Escluso dalla lista dei nove finalisti per la categoria miglior film straniero. Il commento del Garante Marziale: "Il quartiere rom ha bisogno di ben altre attenzioni"
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A “Ciambra”, candidato italiano agli Oscar nella categoria migliore film straniero, non è entrato nella lista dei nove finalisti che si contenderanno l’Oscar. Scritto e diretto da Jonas Carpignano e incentrato sull’omonima comunità rom di Gioia Tauro, si è visto superato da “A fantastic woman”, Cile; “On body and soul”, Ungheria; “Foxtrot”, Israele; “The insult”, Libano; “Loveless, il favorito”, Russia; “Felicite”, Senegal; “The wound”, Sudafrica; “The square”, Svezia. Le nomination finali verranno annunciate il 23 gennaio, gli Oscar consegnati il 4 marzo.

ANTONIO MARZIALE (GARANTE INFANZIA E ADOLESCENZA REGIONE CALABRIA)

“A ‘Ciambra’ ha bisogno di ben altre attenzioni che l’Oscar del Cinema”. E’ quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, che da tempo aveva richiamato l’attenzione pubblica e delle istituzioni sullo stato di abbandono e di degrado in cui versa quella contrada di Gioia Tauro.
“Segnalazioni – ricorda Marziale – che hanno portato lo Stato a iniziare ad occuparsi di quel quartiere dove vivono centinaia di bambini in condizioni disumane. Qualcosa, grazie al prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, si è mosso, ma il da farsi è tanto, perché troppo è stato il tempo di abbandono. Ma, se devo essere onesto, senza entrare nel merito del valore cinematografico del film di Jonas Carpignano, sarebbe stato terribile assistere alla glorificazione del film a Los Angeles, nel mentre per i bambini continua il calvario”. Marziale termina: “Ho inghiottito anche bocconi amari quando ho visto la politica commuoversi per ‘A Ciambra’ a Los Angeles nella stessa misura in cui se ne frega dei bambini che quel film rappresenta. La sorte ogni tanto rende giustizia”.