Finti messaggi per “Whatsapp” da rinnovare: non solo la truffa del click sul link, ma anche i pericolosi allegati
Set 01, 2018 - Giovanni D'agata
La possibilità di perdere tutti i contenuti media di Whatsapp tipo
video, foto, ecc…, per molti è un evento quasi da infarto, perché
gli strumenti di messaggeria istantanea sono diventati insostituibili
nella vita di molti di noi ed i relativi archivi possono contenere non
solo momenti della nostra esistenza e di quella dei nostri cari, amici
e conoscenti, ma anche fatti e circostanze della nostra professione.
Questo lo sanno bene hacker e truffatori telematici che approfittano
della possibilità di nostre distrazioni determinate dal panico che un
messaggio di questo tipo può crearci, per entrare abusivamente nei
nostri dispositivi e sottrarre i nostri dati, per i più disparati
usi. Fra tutti, quello di azzerare i conti correnti o utilizzare le
nostre carte di credito. Ecco perché non passa giorno che noi dello
“Sportello dei Diritti [http://www.sportellodeidiritti.org/]” non
segnaliamo quali possano essere i tipi di strumenti truffaldini che
possono pervenire sui nostri account email, via sms o sulle app di
messaggeria istantanea, come quello rilanciato dalla Polizia Postale
sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia
[https://www.facebook.com/commissariatodips/?ref=br_rs]” con un post
[https://www.facebook.com/commissariatodips/photos/a.224725717689117/1031579707003710/?type=3&theater]
con tanto di screenshot del tipico messaggino che c’invita a
rinnovare il nostro account di “Whatsapp”: “A guardarla bene
questa mail, oltre al fatto che asserisce una falsità, ha tutti i
requisiti per essere pericolosa. Non solo ci chiedono di seguire un
link ma ci sono anche due allegati. Blocchiamo il mittente e
cestiniamo con l’accortezza di svuotare il cestino della posta.”:
è questo il contenuto della comunicazione della Polizia Postale che
c’invita ad innalzare la soglia della nostra attenzione e ci
fornisce i consigli più banali, ma anche più efficaci, per evitare
di cadere nella trappola. È bene ricordare ancora una volta –
sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti
[http://www.sportellodeidiritti.org/]” – che “Whatsapp”, almeno
per il prossimo futuro e salvo diverse indicazioni ufficiali degli
sviluppatori e titolari del marchio, è un’applicazione
completamente gratuita. In tal senso, va sottolineato che i titolari
di App compreso Whatsapp utilizzano specifici canali per i loro
aggiornamenti ed in particolare Apple Store per i sistemi IOS dei
dispositivi Apple e i Market Store (tra cui Google Play Store) per i
dispositivi Android. È evidente, quindi, che questi messaggi sono
falsi e vanno semplicemente cancellati per evitare conseguenze dannose
per i nostri dispositivi.