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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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Firmato il protocollo d’intesa con la fondazione Lanzino Esecutivo Russo continua a lavorare per dare sostegno alle categorie più deboli

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CROSIA (Cs) – Violenza sulle donne, firmato il protocollo d’intesa con la Fondazione Roberta Lanzino onlus. Continua l’impegno dell’Esecutivo Russo nel settore delle politiche sociali. L’obiettivo è quello di aprire lo sportello di ascolto e successivamente di destinare alla fondazione stessa una struttura comunale per garantire supporto e accoglienza alle donne vittime di violenza e maltrattamenti.

È quanto fa sapere il Sindaco Antonio Russo che nei giorni scorsi, insieme all’Assessore al ramo Graziella Guido, ha firmato il protocollo d’intesa con i vertici della Fondazione che opera in Calabria dal 1989.

Il primo passo è stato compiuto. Ora – fanno sapere gli Amministratori – la cosa più importante è quella di incontrare le dirigenti degli Istituti cittadini, per concordare e pianificare un piano di formazione ed informazione nelle scuole, luoghi privilegiati per educare e sensibilizzare alla prevenzione dei fenomeni di violenza. Successivamente apriremo lo sportello di ascolto e, nel frattempo, sarà destinata una struttura comunale alla Fondazione, perché possa garantire il giusto supporto psicologico e il necessario sostegno alle donne in difficoltà. Un tassello importante – concludono – per la nostra comunità, perché non ci si può considerare una società civile se non si pone al centro dell’azione istituzionale e amministrativo l’interesse verso la persona, le famiglie e soprattutto le categorie più deboli.

La Fondazione “Roberta Lanzino” Onlus nasce in Calabria nel 1989 in seguito alla morte per stupro di Roberta, 19 anni- studentessa al primo anno di Scienze economiche, Unical. Nel corso degli anni ha lavorato affrontando il difficile problema da diverse angolazioni, facendosi conoscere sull’intero territorio calabrese e poi anche nazionale e diventando nel tempo sempre più un riferimento preciso sia di sostegno per le donne maltrattate e vittime di violenza sessista, sia culturale per il territorio nella sua globalità. Particolare rilevanza nella sua storia, acquista la costruzione del primo lotto di una importante struttura abitativa, funzionale ai bisogni delle donne e dei minori maltrattati e in difficoltà a causa di situazione di violenza: “La Casa di Roberta”, che sorge a Rende, ed è stata costruita con progetto finanziato con Fondi Por della Regione Calabria. La Casa di Roberta comprende anche ambulatori medici, un ambiente per le Audizioni protette, un ampio salone di rappresentanza.