Evasione fiscale da 30 milioni, nei guai il gruppo Marino di Reggio
redazione | Il 24, Lug 2012
Tre prestigiosi negozi di abbigliamento situati sul corso principale, nonostante il flusso di clienti risultavano non avere ricavi
Evasione fiscale da 30 milioni, nei guai il gruppo Marino di Reggio
La Guardia di finanza, al termine di un’articolata attività investigativa, ha scoperto che tre prestigiosi negozi di abbigliamento ed accessori situati sul corso principale, nonostante il flusso di clienti risultavano non avere ricavi
(ANSA) – REGGIO CALABRIA – Un’evasione fiscale per oltre 30 milioni di euro è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria indagando su tre società facenti capo al gruppo Marino, una nota famiglia reggina. Secondo l’accusa l’evasione avveniva attraverso l’omessa dichiarazione dei ricavi. In particolare i finanzieri hanno accertato che tre prestigiosi negozi di abbigliamento ed accessori situati sul corso principale, nonostante il flusso di clienti risultavano non avere ricavi.
Gli approfondimenti successivi hanno portato i finanzieri ad accertare che i tre negozi, uno dei quali con punti vendita anche a Taormina e Riccione, erano riconducibili ad un unico nucleo familiare che li gestiva attraverso tre distinte società a responsabilità limitata che, a partire dal 2007, avevano regolarmente operato pur omettendo di versare le imposte dovute. Le società sono risultate intestate alla moglie ed ai due figli di U.M. di 58 anni, commerciante noto negli ambienti reggini risultato essere, nei fatti, secondo l’accusa, l’effettivo dominus di tutte e tre le società. Esaminando i flussi finanziari in entrata ed in uscita sui conti correnti personali ed aziendali, le Fiamme gialle hanno ricostruito una base imponibile sottratta a tassazione pari a oltre 30 milioni di euro cui si collega un’evasione Iva superiore ai 4 milioni di euro. Tutti i componenti del nucleo familiare sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per evasione fiscale e sottrazione/occultamento delle scritture contabili obbligatorie. Le indagini, coordinate dal pm della Procura Luca Miceli, proseguono.