Flora Sculco (Cir) si focalizza sulla sanità crotonese "I cittadini chiedono servizi efficienti e non tagli di nastri"
“Più sanità e meno spesa improduttiva. Al sistema sanitario pubblico crotonese – afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco – i cittadini chiedono servizi efficienti e non tagli di nastri, verniciature di reparti o la continua ricerca di equilibri volti a garantire mera gestione utile a soddisfare esigenze che nulla hanno a che fare con la salute dei cittadini. Il sistema sanitario crotonese – aggiunge la consigliera regionale – e in particolare la struttura ospedaliera, perde sempre più colpi. Non riesce a soddisfare la domanda di sanità e genera, anzi, forte allarme e preoccupazione nell’opinione pubblica e fra gli operatori sanitari, non messi nelle condizioni di lavorare con la necessaria serenità e motivazione, e le associazioni e le istanze rappresentative del settore. Tutto ciò – sottolinea Flora Sculco – non è solo la conseguenza delle scelte improprie di chi gestisce la sanità in Calabria, ma è anche frutto di una conduzione manageriale degli ultimi mesi priva di strategia e interamente ripiegata su se stessa, scollegata e non in rete col territorio e peggio ancora non in linea con i bisogni di tutti i cittadini. Le conseguenze provocate da questa gestione manageriale, dedicata a fare spesa e non invece sanità e orientata a tutelare gli interessi di pochi e di alcuni, penalizzano la qualità dei servizi e non soddisfano la domanda di salute dei cittadini”. Ancora la consigliera regionale: “Occorre avere più coraggio e incominciare ad uscire dalle logiche autoreferenziali che hanno portato la nostra sanità a questo punto, ed alzare il livello della managerialità che deve dotarsi di una visione d’insieme dei problemi, che sappia realizzare un modello di rete dei servizi territoriali e che affronti la prevenzione e la cura in forma coordinata ed integrata, in un ‘continuum’ assistenziale che consenta all’ospedale di Crotone di esercitare il proprio ruolo ed esaltare la propria funzione di struttura nevralgica e fondamentale del sistema sanitario territoriale”. Conclude la consigliera regionale: “Tutto questo richiede una ‘governance’ appropriata del sistema, responsabile, competente e dedicata a conseguire questi obiettivi e ad ottenere questi risultati”.