Flora Sculco su migranti: “Coinvolgere le Regioni” "Si rischia di produrre drammatici conflitti sociali"
“Pur nella perdurante freddezza dell’Europa a voler occuparsi unitariamente dei migranti, è apprezzabile lo sforzo del governo italiano di governare un fenomeno storico e dalla portata enorme. A mio avviso, tuttavia, anche le Regioni italiane vanno coinvolte in progetti che aiutino i migranti a casa loro. Condivido la proposta del presidente Roberto Maroni (oggi sul Corriere della Sera), seppure riferita a quella virtuose. E aggiungo che le Regioni del Mezzogiorno, aldilà delle oggettive difficoltà in cui operano, hanno tutto l’interesse a darsi da fare. Il flusso quotidiano di uomini, donne e bambini sulle nostre coste non è più sostenibili e, continuando così, si rischia di produrre drammatici conflitti sociali.
D’altra parte – aggiunge la consigliera regionale – è ormai chiaro che, se non si incide sulle cause delle fughe, e per farlo non si può prescindere da politiche condivise dall’Europa per ridurre le partenze, gli effetti saranno sempre più pressanti e non ci sarebbe accoglienza, neanche la più generosa, in grado di sopportarne la gestione. Il coinvolgimento dei comuni in patti con le città africane su cui il Ministero degli Interni sta lavorando va affiancato dalle Regioni. E da quelle del Sud in specie, poiché i migranti sono un problema ma anche una risorsa. Questa è l’occasione per trasformare i flussi dal Mediterraneo in piattaforme di relazionalità, ossia per fare sviluppo e crescita. E per iniziare a rispondere, con politiche commerciali mirate che coinvolgano il sistema delle imprese pubbliche e private, all’esigenza di rilancio delle ragioni del Mezzogiorno italiano, che può essere capace di integrarsi e di far fronte comune con gli altri Paesi del Mediterraneo in una logica di riequilibrio e di multipolarità degli assi verso l’Oriente e verso il Sud del mondo”.