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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Follia nel Reggino. Nel colloquio scuola-famiglia, il figlio va male e un genitore aggredisce il professore I carabinieri hanno identificato l’aggressore denunciandolo alla Procura della Repubblica per il reato di lesioni

Follia nel Reggino. Nel colloquio scuola-famiglia, il figlio va male e un genitore aggredisce il professore I carabinieri hanno identificato l’aggressore denunciandolo alla Procura della Repubblica per il reato di lesioni

| Il 30, Nov 2024

Una storia di ordinaria follia quella accaduta a Locri nel Liceo Scientifico “Zaleuco”, dove un docente è stato aggredito e malmenato dal genitore di uno studente, tanto da dovere fare ricorso al pronto soccorso dell’ospedale cittadino.
Dalle prime ricostruzioni fatte dai carabinieri della locale compagnia, l’aggressione sarebbe avvenuta a seguito di un colloquio scuola-famiglia durante cui il docente aggredito avrebbe espresso alla madre dello studente l’insufficienza nel profitto scolastico.
E proprio nel giorno successivo al colloquio, il padre del ragazzo si è presentato a scuola e dopo avere interloquito con il docente, lo ha aggredito fisicamente. Il docente, pur non avendo riportato traumi gravi, ha deciso comunque di ricorrere alle cure mediche, con una prognosi di una settimana di guarigione.
I carabinieri hanno identificato l’aggressore denunciandolo alla Procura della Repubblica per il reato di lesioni.
La scuola, nella persona della Dirigente Serafino, ha prontamente risposto con un comunicato, “Esprimo a nome di tutto il personale del Polo Liceale la mia vicinanza e solidarietà al prof. Claudio Romeo, che ieri è stato oggetto, all’interno della Sala Docenti, della sede centrale, di una vile aggressione da parte di un genitore. Approfitto, inoltre, per mettere a conoscenza tutta la comunità scolastica e l’intero territorio locrideo della sempre più crescente difficoltà che tutto il personale della Scuola sta incontrando nello svolgere serenamente la fondamentale funzione di far crescere i nostri figli nel rispetto degli altri e delle regole di buona convivenza civile. Non posso, in questa sede, indagare le ragioni di ciò che è accaduto, ma è bene che tutto il territorio, in particolare le famiglie e le istituzioni, si interroghino e facciano sì che episodi di questo genere non accadano mai più. E’ un pericoloso segnale d’allarme che non può e non deve essere sottovalutato. Serve riflettere sulla responsabilità dei genitori e sul ruolo dei docenti come educatori. Serve tornare a costruire rapporti sani, che rispettino l’autonomia del docente, nell’esprimere una valutazione senza condizionamenti, soprattutto senza sfociare in una ingiustificata violenza Mi vedo, pertanto, costretta a ribadire alcune regole fondamentali, per garantire il sereno andamento delle attività didattiche e amministrative”.