Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 10 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Fondazione Campanella, proroga dei licenziamenti. Per Bruno è la scelta più opportuna Ecco le dichiarazioni del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, sulla proroga di sessanta giorni sui termini di preavviso di licenziamento dei 172 dipendenti della Fondazione Campanella

Fondazione Campanella, proroga dei licenziamenti. Per Bruno è la scelta più opportuna Ecco le dichiarazioni del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, sulla proroga di sessanta giorni sui termini di preavviso di licenziamento dei 172 dipendenti della Fondazione Campanella
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“Non possiamo che condividere la decisione assunta ieri dalle parti istituzionali coinvolte al tavolo convocato dal prefetto di Catanzaro: la proroga di sessanta giorni sui termini di preavviso di licenziamento dei 172 dipendenti della Fondazione Campanella, in attesa dell’insediamento della nuova giunta regionale, è la scelta più opportuna. Prima di tutto dal punto di vista umano e sociale, tanto nell’ottica delle famiglie dei lavoratori coinvolti, quanto dei tanti pazienti che in questi anni hanno avuto nel Polo oncologico un punto di riferimento importante nella dura lotta quotidiana alla malattia. Una posizione in linea a quanto proposto, e condiviso unanimemente dal Consiglio Provinciale nel corso della prima seduta svoltasi il 27 ottobre, nell’atto con cui si chiedeva agli organismi competenti di bloccare l’esecutività degli atti che di fatto decretano il licenziamento e quindi la chiusura della Fondazione, in attesa del nuovo Consiglio e della nuova Giunta regionale che saranno eletti il prossimo 23 novembre. Il documento era stato inviato al commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal debito sanitario, al direttore generale Fondazione Campanella, al presidente Fondazione Campanella, al prefetto di Catanzaro, al presidente giunta regionale facente funzioni.

La preoccupazione dell’amministrazione provinciale è rivolta all’inevitabile ricaduta economica che il venir meno della principale fonte di reddito di molte famiglie avrà in un tessuto sociale già fragile come quello calabrese,  ma anche a quello che rappresenta un attacco mirato al sistema sanitario del capoluogo di regione.

Bloccare l’esecutività degli atti che di fatto decretano il licenziamento e quindi la chiusura della fondazione rappresenta una boccata d’ossigeno per le parti coinvolte, ma nello stesso tempo la necessità di riconoscere la risoluzione della vertenza come una priorità. La nuova Giunta regionale avrà il compito di individuare la strada realmente percorribile per garantire ai lavoratori, e ai pazienti, una prospettiva di riorganizzazione che consenta a tutti di guardare avanti con chiarezza sulle prospettive possibili”.