Fondi europei per sistemare le ville dei parenti. Indagati ex sindaco di Isola, tecnici e amministratori I carabinieri hanno provveduto a sequestrare tre ville che, secondo l'accusa, avrebbero goduto degli interventi pubblici. I soldi servivano per combattere l'erosione costiera. Nuova tegola per Carolina Girasole
ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) – Tre ville con annessi terreni sono state sequestrate dai carabinieri a Isola Capo Rizzuto nell’inchiesta della Procura di Crotone che vede indagate sei persone, tra cui l’ex sindaco Carolina Girasole, per presunto abuso dei fondi per l’intervento di opere costiere per combattere l’erosione, finanziati con il Por Calabria 2007/2013. L’ex sindaco, secondo l’accusa, avrebbe concesso i fondi per sistemare l’area dove si trovano le ville abusive di alcuni suoi congiunti.
Le persone coinvolte nell’inchiesta, oltre all’ex sindaco Girasole, sono l’ex vice sindaco Rizzo Anselmo; l’ing. Antonio Otranto, responsabile unico del procedimento nonché responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune; il geometra Raffaele Muraca, responsabile del Settore tecnico del Comune di Isola ed i progettisti delle opere.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di lottizzazione abusiva, abuso di ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, distruzione e deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto, omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Crotone, Bianca Maria Todaro, che ha accolto la richiesta dell’ex Procuratore della Repubblica, Raffaele Mazzotta, e del sostituto Luisiana Di Vittorio.
Le indagini hanno avuto inizio dopo la denuncia di una persona residente a Isola Capo Rizzuto. All’ex sindaco gli inquirenti contestano l’abuso d’ufficio per aver omesso di
rilevare ed includere nel novero delle aree di intervento prioritarie e conseguentemente di segnalare all’Autorità di Bacino regionale nonché al Consiglio Comunale, la presenza sul territorio, nel contesto dei versanti costieri soggetti a grave dissesto idrogeologico, del gravissimo stato di dissesto dell’area su cui insiste la «Torre Vecchia», sottraendola all’intervento di consolidamento che sarebbe stato possibile usando il finanziamento regionale. I finanziamenti regionali, furono invece utilizzati per favorire i lavori di risanamento della costa in dissesto sulla quale insistono gli immobili abusivi di proprietà di una famiglia di Isola Capo Rizzuto e legati da rapporti di parentela con l’ex sindaco, l’ex vicesindaco e con il responsabile del Settore tecnico Muraca.
All’ingegnere Antonio Otranto, in concorso con i tecnici firmatari del progetto, viene contestato l’abuso d’ufficio e la falsità ideologica perché nel realizzare la relazione di
fattibilità ambientale e la relazione tecnica, avrebbero affermato falsamente che sull’area di intervento non vi erano vincoli e nascondendo tra l’altro, l’esistenza del sito di
interesse comunitario “Torre Vecchia”.
Per l’ex sindaco del Crotonese è un nuovo guaio giudiziario che era stato anticipato dal Quotidiano quando le indagini furono avviate. In precedenza Carolina Girasole era già finita in alcune inchieste giudiziarie, a partire dallo scambio elettorale di voti che si aggiunge alle accuse di corruzione elettorale, turbativa d’asta e abuso d’ufficio con l’aggravante mafiosa, nell’ambito della quale finì agli arresti domiciliari (successivamente revocati). Nel processo, però, il figlio del boss ha fornito una ricostruzione diversa delle intercettazioni, chiamando fuori la stessa Girasole.