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Terremoto sul Pollino: evacuato l’ospedale di Mormanno. Un morto a Scalea per malore

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Scossa di magnitudo 5 tra Calabria e Basilicata. SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE

Terremoto sul Pollino: evacuato l’ospedale di Mormanno. Un morto a Scalea per malore

Scossa di magnitudo 5 nell’area tra Calabria e Basilicata. Situazione più critica, a Mormanno, dove la gente è per strada e ci sono crolli a diverse abitazioni 

 

 

MORMANNO (COSENZA) – “Noi a casa non ci torniamo. E’ stato terribile e abbiamo troppa paura”. Carmelo Parlato è un brigadiere dei Carabinieri in pensione. Come la gran parte degli abitanti di Mormanno ha trascorso la notte in auto dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5 che all’1:05 ha colpito l’area del Pollino, tra la Calabria e la Basilicata. Una scossa che ha rappresentato l’apice di uno sciame sismico che si protrae da oltre due anni e che ha registrato oltre 2.000 episodi. La scossa della scorsa notte ha fatto registrare la morte di un pensionato di 84 anni, deceduto a Scalea a causa di un infarto provocato dalla paura. Gli effetti più evidenti del terremoto si sono registrati a Mormanno, dove è stato deciso di evacuare l’ospedale e di chiudere le scuole per due giorni, ed in altri centri come Laino Borgo, Altomonte e Rotonda. Ad Anche ad Altomonte, dove si sono verificati alcuni crolli, il sindaco, Gianpietro Coppola, ha deciso la chiusura della scuole. A Laino Borgo è stata sgomberata una casa di riposo per anziani. A Mormanno l’impatto che si avverte arrivando in paese è quello con il terrore che ha vissuto e che continua a vivere la gente. Carmelo Parlato ha trascorso la notte in auto insieme alla moglie ed ai figli. “E’ stato terribile”, dice la moglie di Parlato con le lacrime agli occhi. “Abbiamo vissuto – dice – momenti di vero e proprio terrore. La casa ha tremato ed abbiamo temuto che da un momento all’altro ci crollasse addosso. Abbiamo preso le poche cose che siamo riusciti a trovare e ci siamo precipitati in strada. Eravamo preparati dopo le tante scosse degli ultimi mesi ma non pensavamo che potessimo vivere momenti così terribili”. I segni del terremoto si notano già lungo la strada che collega Mormanno con l’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Sull’asfalto sono tanti i pezzi di roccia staccatisi dai costoni laterali in seguito alla scossa di terremoto. La macchina dei soccorsi è in piena attività. A Mormanno si é svolta una riunione presieduta dal Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, con i vertici delle forze dell’ordine e con i sindaci dei comuni danneggiati. Durante la riunione è stato fatto il punto della situazione e sono state decise una serie di iniziative per fronteggiare la situazione. Il comando provinciale dei vigili del fuoco ha richiamato il personale libero da servizio in modo da poter attuare tutti gli interventi necessari. Con la luce del giorno inizieranno i sopralluoghi per avere una quadro completo dei danni.

 

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5 è stata registrata all’1:05 nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria tra le province di Potenza e Cosenza. Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 6,3 km di profondità ed epicentro in prossimità del comune potentino di Rotonda e di quelli cosentini di Laino Borgo, Laino Castello e Mormanno. Alla prima scossa sono seguite già quattro repliche, di magnitudo rispettivamente 2.7, 3.3, 2.1 e 2.5 (l’ultima all’1:35).

Il sisma ha provocato molto panico tra le persone, ma al momento alle strutture centrali di sicurezza non sono giunte segnalazioni di feriti; le verifiche tuttavia sono ancora in corso. In alcuni comuni della zona interessata molte persone hanno deciso di proseguire la notte fuori dalle case. Il terremoto è stato avvertito non solo in Calabria e Basilicata, ma anche in Campania.

ECCO GLI AGGIORNAMENTI ARRIVATI DURANTE LA NOTTE

ORE 2,23 – GENTE IN STRADA A MORMANNO E ROTONDA

Quasi l’intera popolazione dei comuni di Mormanno (Cosenza) e Rotonda (Potenza) è in strada, dove si è riversava impaurita per la scossa di terremoto di magnitudo 5 che ha interessato stanotte l’area del massiccio del Pollino. Dalle strutture centrali di sicurezza viene ribadito che non sono giunte fino a questo momento segnalazioni di persone ferite. Carabinieri e operatori di soccorso stanno raggiungendo tutte le contrade delle aree interessate dal sisma. Nell’area di Rotonda è stata segnalata, in conseguenza del sisma una figa di gas in una centrale elettrica, che è stata subito posta sotto controllo.

ORE 2,26 – CROLLI E DANNI NEL COSENTINO

Secondo quanto riferito dal comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, il colonnello Francesco Ferace, a Mormanno (Cosenza), ci sono stati crolli e danni all’ospedale e si sta valutando l’ipotesi di evacuare il nosocomio. Ferace e il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, si stanno recando sul posto.

Oltre all’ospedale, a Mormanno, al momento, risultano danni anche a case e ad una strada che collega il centro del Pollino a Campotenese. Tutte le stazioni dei Carabinieri della zona interessata alle scosse, al momento sei, stanno inoltre effettuando verifiche ma al momento non ci sarebbero feriti o morti. Tanta la paura e la gente è scesa per strada anche a Cosenza, dove le scossa di terremoto sono state distintamente avvertite.

ORE 2,40 – P.CIVILE: NO FERITI MA VERIFICHE IN CORSO

Alla Sala situazione Itala della Protezione civile non risultano al momento segnalazioni di feriti in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 5 registrata all’1:05 al confine tra Calabria a Basilicata. Verifiche da parte dei Vigili del fuoco sono comunque in corso, specifica il Dipartimento in un comunicato.

ORE 2,47 – EVACUATO PARTE OSPEDALE MORMANNO

I piani alti dell’ospedale di Mormanno sono stati evacuati a scopo precauzionale. Lo ha riferito il direttore regionale della Calabria dei Vigili del fuoco Claudio de Angelis. Al momento i responsabili dell’ospedale stanno effettuando le verifiche sulla struttura.

Nell’ospedale ci sono state scene di panico dopo la scossa di magnitudo 5 che ha colpito la zona. I pazienti in grado di muoversi autonomamente sono usciti dall’ospedale per lo spavento. Sul posto stanno intervenendo anche squadre dei Vigili del fuoco per verificare se vi siano danni. Al momento non sono comunque segnalati feriti.

ORE 3,00 – ATTESE TENDE PER PAZIENTI OSPEDALE. DANNI ANCHE A CATTEDRALE E IN CENTRO STORICO MORMANNO

Secondo quanto riferito dal presidente del parco del Pollino, Mimmo Pappaterra, che vive a Mormanno (Cosenza), è attesa da un momento all’altro l’arrivo di una colonna mobile per la sistemazione nelle tende di una cinquantina di pazienti dell’ospedale evacuati dopo la scossa della notte. Dalle prime verifiche che sono in corso nel centro del Pollino, risultano danni anche alla cattedrale di Mormanno ed in numerose abitazioni del centro storico.

ORE 3,16 – EVACUATO INTERO OSPEDALE MORMANNO

L’ospedale di Mormanno é stato evacuato interamente. I degenti, 36 in tutto, si trovano ora al di fuori della struttura e per 14 di loro le autorità locali hanno chiesto la ricollocazione in altri nosocomi. Notte all’aperto anche per gran parte degli abitanti del centro storico.

ORE 3,19 – USGS, MAGNITUDO 5.3 E EPICENTRO MORMANNO

Secondo i rilievi del Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs), la scossa registrata all’1:05 al confine tra Calabria e Basilicata ha avuto magnitudo 5.3 ed epicentro 6 km a sudest di Mormanno e 14 a ovest di Castrovillari (Cosenza). Sempre secondo l’Usgs, l’ipocentro della scossa è stato a soli 3,8 km di profondità.

ORE 3,30 – A MORMANNO LESIONI CASE, GENTE IN STRADA

Diverse abitazioni del centro storico di Mormanno presentano lesioni provocate dalla scossa di magnitudo 5 di stanotte, ma solo nelle prossime ore, hanno riferito i Carabinieri, sarà possibile fare una verifica dell’enità dei danni. Gli abitanti del centro del Pollino sono tutti in strada. Lo spavento è stato tanto e nessuno, al di là dell’agibilità delle case, ha intenzione di trascorrere la notte al chiuso.

ORE 3,39 – 84ENNE MORTO PER INFARTO A SCALEA

Per lo spavento provocato dal terremoto di stanotte un uomo di 84 anni è morto per infarto a Scalea, località marittima del cosentino non lontana dall’epicentro. Subito dopo il sisma, l’anziano è stato colto da malore nella sua abitazione ed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti.

La scossa, infatti, è stata chiaramente avvertita dalla popolazione anche sulla costa tirrenica cosentina dove, secondo quanto riferito dai Carabinieri, non ci sono stati danni. Anche a Cosenza il sisma è stato avvertito, ma non si sono verificate scene di panico.

ORE 3,41 – SINDACO MORMANNO, NON CI SONO FERITI

“C’é stato tanto panico, ma fortunatamente non ci sono feriti”. Lo ha detto il sindaco di Mormanno, il centro più vicino all’epicentro del terremoto che ha interessato il Pollino, Guglielmo Armentano. “Nel centro storico – ha aggiunto il primo cittadino – ci sono alcune case lesionate, ma dobbiamo stabilire l’entità dei danni. Per precauzione abbiamo evacuato l’ospedale e stiamo cercando di gestire al meglio la situazione che si è creata”.

ORE 3,54 – OPERAZIONI PER SISTEMARE DEGENTI OSPEDALE. CHI PUO’ ESSERE DIMESSO TORNERA’ A CASA, ALLERTATI ALTRI NOSOCOMI

A Mormanno sono in corso le operazioni per sistemare i degenti dell’ospedale che sono stati evacuati dopo il sisma. Sul posto si trova il prefetto di Cosenza Raffele Cannizzaro, che sta coordinando le operazioni con il comandante provinciale dei Carabinieri Francesco Ferace, il sindaco Guglielmo Armentano ed il presidente del Parco del Pollino Mimmo Pappaterra. I pazienti che possono essere dimessi torneranno a casa, per gli altri sono stati allertati gli ospedali della zona.

ORE 4,26 – FINORA 15 REPLICHE, PIU’ FORTE 3.3

La scossa di terremoto di magnitudo 5 che ha colpito all’1:05 la zona del Pollino è stata seguita finora da altre 15 scosse, con magnitudo variabile da 2 a 3.3. Lo rileva l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Dopo la scossa più forte, le altre sono state registrate in rapida successione tra l’1:12 e le 3:31. Una scossa di magnitudo 2 è stata registrata alle 3:30 anche nella zona sismica Alpi Sirino, sempre in Calabria, in un’area più a nord del Pollino.

ORE 4,28 – SQUADRE CROCE ROSSA AL LAVORO A MORMANNO

Numerose squadre di volontari della Croce rossa italiana sono giunte nella zona di Mormanno, epicentro della scossa di terremoto di magnitudo 5 registrata stanotte. I volontari della Croce rossa stanno lavorando in collaborazione con la centrale operativa del Servizio di urgenza ed emergenza medica 118 di Cosenza. Il comitato provinciale di Cosenza della Croce rossa ha attivato le squadre e gli equipaggi di Scalea a Castrovillari.

ORE 4,30 – DA MESI ABITANTI AREA DORMONO IN AUTO

Da diversi mesi gli abitanti della zona del Pollino hanno deciso di dormire in auto o sistemazioni di fortuna, perché impauriti dalle numerose scosse di terremoto che si verificano quotidianamente. Il massiccio del Pollino, al confine tra la Calabria e la Basilicata, è interessato infatti, da circa due anni da uno sciame sismico che ha già fatto registrare oltre 2.200 scosse di terremoto. Nessuna, però, fino ad oggi, era stata dell’intensità di quella che ha colpito la zona compresa tra i comuni di Mormanno, Laino Borgo e Laino Castello all’1:05 con magnitudo 5. Già in altre occasioni, però, le scosse sono state distintamente avvertite dalla popolazione ed il susseguirsi di terremoti ha creato un clima di ansia e di paura nelle popolazioni delle zone colpite. La situazione di disagio è stata segnalata nelle settimane scorse dal sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, che il 2 ottobre scorso, in una comunicazione inviata al Dipartimento nazionale della Protezione civile ed al presidente della Regione Calabria, ha parlato di “un grave stato di disagio, accompagnato da panico e apprensione da parte dei cittadini e dalla modifica del loro stile di vita, tanto che in molti preferiscono trascorrere le notti in auto”. Lo stesso giorno il Dipartimento della Protezione civile aveva convocato la Commissione nazionale Grandi Rischi – settore Rischio sismico per analizzare lo sciame sismico del Pollino, “come era già stato previsto di fare per affrontare il tema delle sequenze sismiche che periodicamente e ripetutamente interessano diverse aree del Paese”.

ORE 4,43 – SGOMBERATA CASA RIPOSO A LAINO BORGO

Una casa di riposo per anziani è stata sgomberata a Laino Borgo (Cosenza) per disposizione del sindaco a causa delle lesioni provocate alla struttura dal forte terremoto che ha colpito nella notte il Pollino. Gli anziani vengono adesso trasferiti in altre strutture della zona.

ORE 5,25 – DICHIARATA INAGIBILE CATTEDRALE MORMANNO

In seguito al terremoto di magnitudo 5 registrata stanotte, la cattedrale di Mormanno è stata dichiarata inagibile a causa di vaste lesioni nella volta. Lo ha riferito il comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, colonnello Francesco Ferace, che si trova a Mormanno insieme al prefetto Raffaele Cannizzaro. Anche nella chiesa si è verificata la caduta di calcinacci. La strada per Campotenese, inoltre, è interrotta per il distacco di alcuni massi da un costone.

ORE 5,26 – TRASFERIMENTO DEGENTI OSPEDALE MORMANNO

I degenti dell’ospedale di Mormanno sono in via di trasferimento in altri ospedali della zona. L’evacuazione dell’ospedale è stata decisa in via precauzionale dopo la scossa di magnitudo 5 che ha colpito stanotte la zona del Pollino.

ORE 5,28 – RICHIAMATI IN SERVIZIO VIGILI FUOCO LIBERI

Il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Cosenza ha avviato le procedure per il richiamo in servizio del personale libero per raddoppiare il numero delle squadre di soccorso nella zona del Pollino. Le squadre dei Vigili del fuoco sono già presenti in forza nell’area interessata stanotte dal terremoto: sono in corso i sopralluoghi urgenti ed è stato attivato il supporto alla popolazione.

ORE 5,44 – ALTRE 6 REPLICHE IN RAPIDA SUCCESSIONE

Nell’ultima ora nell’area del Pollino si sono verificate altre sei scosse di terremoto in rapida successione, che si aggiungono alle altre 15 che hanno seguito il sisma di magnitudo 5 verificato all’1:05. E’ quanto rilevato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). L’ultima scossa in ordine di tempo è stata registrata alle 4:56, con magnitudo 2.2. Ci sono poi state altre scosse alle 4:25 (2.9), alle 4:14 (2.3), alle 4:01 (2) ed alle 3:50 (2). L’epicentro è stato localizzato sempre tra i comuni cosentini di Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo, e di quelli potentini di Castelluccio Inferiore, Rotonda e Viggianello.

ORE 6,06 – CROLLI AD ALTOMONTE, CHIUSE LE SCUOLE

Alcuni crolli si sono verificati ad Altomonte, nel cosentino, a causa del sisma di magnitudo 5 registrato stanotte nell’area del Pollino. Il sindaco Gianpietro Coppola, ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture. In particolare sono crollate due abitazioni già evacuate perché danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione.

Resteranno chiuse per due giorni tutte le scuole di Mormanno. E’ quanto è stato deciso nel corso di una riunione, presieduta dal prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, durante la quale è stato il punto sui danni provocati dalla scossa di terremoto Sono state predisposte anche le misure per fronteggiare la situazione relativa ai danni provocata dal sisma. Alla riunione hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine ed i sindaci dei comuni interessati dal sisma.

ORE 6,41 – RIUNIONE A MORMANNO, CHIUSE LE SCUOLE 

Il comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, colonnello Francesco Ferace, ha affermato che “nel corso della riunione abbiamo fatto il punto della situazione e predisposto gli interventi più urgenti da attuare. Con la luce del giorno completeremo i controlli ed effettueremo tutti i sopralluoghi necessari per completare il quadro della situazione dei danni”. Il prefetto di Cosenza insieme ai vertici delle forze dell’ordine e delle associazioni di protezione civile si sono recati in ospedale, dopo che ne è stata disposta l’evacuazione, per verificare la situazione. Altre riunioni sono in programma in mattinata.

ORE 7,28 – FINORA OLTRE 100 REPLICHE

Sono state registrate finora oltre 100 repliche della scossa di terremoto che nella notte ha colpito l’area del Pollino. Lo rende noto il funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Rita Di Giovambattista. Al momento, la replica piu’ forte, di magnitudo 3.3, è avvenuta all’ 1:16. Altre repliche rilevanti sono avvenute alle 4:25 e alle 4:40, entrambe di magnitudo 2.9.

ORE 7,40 – IN MATTINATA GABRIELLI A MORMANNO

Il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, arriverà in mattinata a Mormanno per fare il punto della situazione dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5 della scorsa notte. Gabrielli incontrerà l’unità di crisi che è stata costituita per seguire gli sviluppi della situazione e si recherà nell’ospedale di Mormanno che è stato evacuato per i danni subiti a causa del sisma.

ORE 7,45 – INGV, COLPITA ZONA ALTA PERICOLOSITA’

La zona colpita oggi dalla scossa di magnitudo 5 è “una delle aree a più alta pericolosità sismica”, osserva il funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Rita Di Giovambattista. L’area nella quale e’ avvenuto il terremoto e’ infatti classificata nella zona 1 della mappa di pericolosita’ sismica.

La pericolosità sismica è l’insieme di studi che definisce quanto il territorio in cui viviamo sia soggetto agli effetti dei terremoti. Sono analisi di tipo probabilistico, nelle quali si stima cioé la probabilità di osservare un certo scuotimento del suolo in una data area durante un determinato periodo di tempo. Terremoti importanti in quest’area sono avvenuti nel 1708, con una stima basata sulla descrizione degli effetti compresa fra l’ottavo e il nono grado Mercalli, e nel 1998, con un sisma di magnitudo 5,6. “Stiamo monitorando l’area – ha detto ancora Di Giovambattista – e in queste ore stiamo intensificando l’attività con l’installazione di ulteriori stazioni sismiche”. Sono anche in corso le analisi per definire le caratteristiche del sisma.

ORE 7,49 – CC: NESSUN DANNO NELLE ZONE DI CAMPAGNA. A MORMANNO SOLO TANTA PAURA PER CHI VIVE NELLE AREE ISOLATE

Non ci sono danni nelle abitazioni di campagna nella zona di Mormanno. I carabinieri hanno raggiunto tutte le zone per verificare la situazione ed hanno riscontrato che c’é stata solo tanta paura tra le persone che vivono nelle zone isolate. Il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, col. Francesco Ferace, è in stretto contatto con tutti i militari che hanno effettuato i sopralluoghi. “Abbiamo avuto – ha detto Ferace – una buona notizia dalle zone di campagna dove non si sono verificati danni alle strutture. Le persone hanno avuto paura ma al momento non ci sono problemi”.

ORE 8,21 – INGV, SEQUENZA IN ATTO DA DUE ANNI

Nella zona del Pollino, colpita alle 1,05 della notte da un terremoto di magnitudo 5 è in atto da due anni una sequenza sismica nella quale periodi di attività frequente si alternano a periodi di relativa calma. In quest’area al confine tra la Calabria e la Basilicata si é registrata recentemente una ripresa dell’attività sismica, tanto che solo nel periodo compreso fra il primo e il 4 ottobre, rende l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), sono stati registrati almeno 122 eventi, 105 dei quali di magnitudo minore di 2.0, 14 di magnitudo tra 2.0 e 3.0, 3 di magnitudo tra 3.0 e 4.0. L’Ingv, rileva lo stesso ente, “sta seguendo l’evoluzione di questa sequenza dal suo inizio e ha avviato una serie di attività e di progetti per comprendere meglio quanto sta accadendo in quell’area e per contribuire alla diffusione delle informazioni e alla riduzione del rischio sismico”. Negli ultimi due anni, in collaborazione con il dipartimento di Fisica dell’università della Calabria, l’Ingv ha potenziato la rete sismica di monitoraggio nel Pollino per migliorare le localizzazioni anche dei piccoli terremoti ed ha installato una nuova stazione della rete sismica nazionale più tre stazioni temporanee collegate con la sala sismica.

ORE 8,22 – SCOSSE CONTINUE, PAURA NON PASSA

La paura non passa a Mormanno dove le scosse di terremoto, dopo quella di magnitudo 5 della scorsa notte, si susseguono a ritmo intenso e senza sosta. La gente continua a vivere nel terrore anche per la particolare sensibilità che ha acquisito a causa dello sciame sismico che si registra da oltre due anni. Nel municipio gli impiegati stanno lavorando per predisporre tutti gli interventi necessari per fronteggiare i danni provocati dal terremoto. Si registrano, tra l’altro, numerose rotture della condotta idrica, con ripercussioni in diverse zone del paese. L’abitudine della gente alle scosse di terremoto non riduce la paura. Molta gente è ancora per strada, a bordo delle proprie automobili ed esita a rientrare a casa a causa delle repliche al sisma più forte della scorsa notte. L’esposizione di Mormanno alle scosse sismiche è provocato dal fatto che buona parte del centro abitato si trova su una faglia che determina una continua situazione di emergenza.

ORE 8,31 – ANAS, NESSUN DISAGIO SULL’AUTOSTRADA A3

L’Anas ha reso noto che il traffico è al momento regolare sulla rete stradale di competenza in Calabria e Basilicata. Le squadre di emergenza, immediatamente attivate a seguito dell’evento sismico di questa notte nel Pollino, stanno effettuando sopralluoghi e verifiche continue in corrispondenza di gallerie, ponti e viadotti presenti sulla rete stradale in gestione diretta nelle due regioni e, in particolare, sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. “Al momento – è scritto in una nota dell’Anas – non risultano danni al patrimonio stradale e autostradale, ma le verifiche e la sorveglianza proseguiranno anche nelle prossime ore. La circolazione stradale non ha subito interruzioni”.

ORE 8,46 – NESSUNA CONSEGUENZA SU RETE FERROVIARIA

Il terremoto di magnitudo 5 che la scorsa notte ha colpito l’area del Pollino non ha determinato conseguenze alla circolazione dei treni sulle linee tirrenica e ionica delle Ferrovie dello Stato. Lo si apprende da Rete Ferroviaria Italiana. del gruppo FS, i cui tecnici hanno già compiuto ricognizioni e sopralluoghi lungo le linee. La circolazione dei treni è regolare.

POLLINO: DA DUE ANNI OLTRE 2.200 SCOSSE

Da oltre due anni l’area del Pollino, tra Basilicata e Calabria, è interessata da uno sciame sismico che ha registrato oltre 2.200 scosse. Quella dell’1.05 di oggi, di magnitudo 5, è stata la più forte; oltre 2.000 sono state di magnitudo minore di 2 gradi della scala Richter, quasi 200 di magnitudo tra 2 e 3, sei di magnitudo tra 3 e 4, una di magnitudo pari a 4.3. Nel biennio vi sono stati periodi di attività sismica frequente intervallati da periodi di relativa calma. In particolare, si è verificata un’intensa attività sismica ad aprile 2010 a ottobre 2010 e tra novembre 2011 a febbraio 2012. Dopo questo punto massimo di attività, la sismicità dell’area si è attestata su livelli piuttosto modesti, con pochi terremoti al giorno. Alla fine di maggio 2012 l’attività è ripresa a seguito del terremoto di magnitudo 4.3 avvenuto il 28 maggio 2012 alle ore 3:06.

ECCO GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE

ORE 8,56 – A MORMANNO DECINE DI CASE LESIONATE 

Sono decine le case che hanno subito lesioni a Mormanno a causa della scossa di terremoto della notte scorsa. In queste ore si stanno facendo i sopralluoghi per verificare i danni subiti dalle abitazioni ed individuare quelle in cui è possibile far rientrare le famiglie che le occupavano e quelle invece da dichiarare inagibili a causa dei danni subiti. Testimone in prima persona del terremoto è stato il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che vive a Mormanno ed è stato sindaco per molti anni del centro del Pollino. “Abbiamo vissuto – racconta Pappaterra – momenti di estrema paura. Io stesso insieme alla mia famiglia ho dovuto abbandonare la mia casa e precipitarmi fuori a causa della violenza della scossa. Ma insieme alla mia ci sono tante altre case danneggiate, soprattutto nella parte più vecchia del paese. Eravamo preparati a quello che poteva accadere, ma devo dire che l’esperienza è stata ugualmente molto traumatica”.

ORE 9,02 – CHIUSE LE SCUOLE A CASTROVILLARI

Il Sindaco di Castrovillari , Domenico Lo Polito, ha disposto la chiusura delle scuole per poter effettuare le opportune verifiche sulle strutture. Nel corso della notte è stata aperta l’area del mercato ed il campo sportivo per accogliere le persone che hanno lasciato le proprie abitazioni. Le aree rimarranno aperte anche nei prossimi giorni.

ORE 9,19 – ENAC, NESSUNA VARIAZIONE TRAFFICO AEREO

L’operatività dei voli nelle aree della Calabria e Basilicata colpite dal terremoto, al momento, è regolare. Lo comunica l’Enac alla luce di una prima ricognizione effettuata dall’Ente presso le direzioni territoriali coinvolte, non si registrano attualmente ritardi o variazioni alla programmazione del traffico aereo. L’Enac continuerà a monitorare la situazione nelle aree interessate.

ORE 9,21 – GABRIELLI: A MORMANNO OTTIMA RISPOSTA

“A Mormanno la risposta all’emergenza terremoto è stata ottima”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, appena giunto a Mormanno per presiedere una riunione tecnica convocata per fare il punto della situazione dopo il terremoto della scorsa notte. “Quando accadono fatti come questi – ha aggiunto Gabrielli – la gente dà addosso ai sindaci. Qui, invece, la loro reazione é stata estremamente efficiente”.

“Il primo cittadino di Mormanno, Guglielmo Armentano, e tutti gli altri dei centri interessati dal sisma – ha detto Franco Gabrielli poco fa a Mormanno – si sono attivati con puntualità predisponendo tutte le misure necessarie per fronteggiare l’emergenza. Il sistema ha funzionato bene ed i cittadini, che hanno contribuito anche loro a dare una risposta positiva, non sono stati lasciati soli. E’ così che bisogna fare quando accadono fatti del genere. Adesso faremo il punto della situazione per stabilire l’ulteriore da farsi”.

ORE 9,28 – POLLINO AVVERTITO DA SICILIA A MOLISE. SEGNALAZIONI RACCOLTE DA SITO INTERNET INGV

La scossa di terremoto che nella notte ha colpito l’area del Pollino è stata avvertita dalla Sicilia al Molise. Il maggiori numero di segnalazioni arrivate all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) proviene dal comune di Rende, in provincia di Cosenza, poi da Napoli e Cosenza. Le segnalazioni vengono raccolte tramite il sito internet ‘Hai sentito il terremoto’ dell’Ingv, nato per monitorare in tempo reale gli effetti dei terremoti italiani e per informare la popolazione sull’attività sismica. La sua realizzazione, spiega l’Ingv, è resa possibile grazie al contributo di ogni persona che, compilando un questionario online descrive la propria esperienza. Molte segnalazioni al sito sono arrivate anche da Salerno e dalle aree di Potenza e Matera. Ma il terremoto è stato avvertito dalla popolazione anche dalle provincie di Catania e Messina fino a quelle di Isernia e Campobasso da dove arrivano anche diverse segnalazioni. Molti questionari sono stati inviati anche dalla provincia di Foggia, soprattutto dal Gargano, in Puglia il terremoto è stato avvertito fino a Lecce. Nel complesso il terremoto è stato avvertito da parte della Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Basilicata e parte del Molise. I dati dei questionari vengono utilizzati dall’Ingv per compilare delle mappe dei risentimenti dei terremoti si aggiornano ogni volta che è compilato un nuovo questionario.

ORE 10,29 – CLINI: QUELLO CHE CONTA E’ PREVENZIONE. CON INCERTEZZA PREVISIONI INFORMAZIONI AGGIORNATE A POPOLAZIONE

“La prevenzione conta. In una situazione di incertezza sulle previsioni è importante avere sia la sicurezza degli edifici e delle infrastrutture sia le informazioni aggiornate per la popolazione sui comportamenti da adottare”. Lo afferma il ministro Corrado Clini a Radio anch’io a proposito della forte scossa di terremoto che in nottata ha fatto tremare l’area del Pollino.

ORE 11 – DANNI A CHIESE CASSANO, VESCOVO ANTICIPA RIENTRO

Le chiese di alcuni comuni della diocesi di Cassano allo Ionio hanno subito danni a causa della scossa di terremoto della notte scorsa. Per verificare i danni sono in corso i sopralluoghi da parte dei tecnici in tutte le strutture ecclesiastiche. A Mormanno hanno subito danni la chiesa di Santa Maria del Colle, il palazzo vescovile e la chiesetta del seminario. A Laino Borgo sono stati danneggiati la chiesa dello spirito santo e il campanile, a Morano ha subito lesioni la chiesa della Maddalena. Ad Altomonte, infine, la scossa di terremoto ha provocato danni alla chiesa del XIII secondo intitolata a Santa Maria della Consolazione. Il vescovo, mons. Nunzio Galantino, che si trovava fuori sede per un convegno, è in contatto con gli uffici della curia ed ha deciso di anticipare il suo rientro. Il vicario della diocesi, don Franco Oliva, ha detto che “i danni ai beni ecclesiastici non sono notevoli nonostante la forte scossa di terremoto”.

SCOSSA AVVERTITA ANCHE NEL SALERNITANO. PAURA AI PIANI ALTI SALA CONSILINA, TEGGIANO, SANT’ARSENIO E POLLA

Anche in diversi centri del Vallo di Diano, a sud di Salerno, si è avvertita leggermente la scossa tellurica della scorsa notte con epicentro nel Pollino, al confine tra la Basilicata e la Calabria. La scossa è stata avvertita soprattutto nei piani alti dei palazzi di Sala Consilina. Ma anche a Teggiano, Sant’Arsenio e Polla diverse persone si sono svegliate. Non si registra alcun danno a cose, ma c’é stato soltanto tanto spavento fra la gente.

ORE 11,02 – NELLO JONIO COSENTINO NESSUN PROBLEMA

E’ stata avvertita in maniera lieve anche sul litorale jonico della provincia di Cosenza la scossa di terremoto di magnitudo 5 di questa notte che ha avuto epicentro sul massiccio del Pollino. Il sisma è stato avvertito dalla popolazione nelle zone di Sibari, Corigliano Calabro, Rossano e nei paesi della Destra Crati. Secondo la Compagnia dei carabinieri di Corigliano Calabro e i Vigili del Fuoco di Rossano non si sono verificati danni a persone o a cose.

ORE 11,19 – SOPRALLUOGHI A MORANO, SCUOLE CHIUSE

Sopralluoghi per accertare i danni causati dal terremoto sono in corso a Morano Calabro dove il sindaco, Francesco Di Leone, ha disposto la chiusura delle scuole per oggi e domani. Di Leone ha anche insediato il Centro operativo comunale. Nella contrada Campotenese, vicinissima all’epicentro, alcune case hanno subito danni. Tutti i sistemi di intervento sul territorio sono stati attivati per l’assistenza alla popolazione. La struttura del Dipartimento della Protezione civile si è configurata in Presidio operativo per monitorare gli sviluppi della situazione, in stretto raccordo con l’apparato nazionale e il territorio. Di Leone ha partecipato anche alla riunione operativa organizzata a Mormanno alla quale è intervenuto il capo della protezione civile, Franco Gabrielli.

ORE 11,20 – GABRIELLI: NESSUNO PUO’ DIRE CHE E’ FINITA

“Nessuno ci può dire se la scossa della scorsa notte abbia rappresentato l’apice dello sciame sismico in corso da tempo in questa zona, che è e resta sotto questo aspetto ad alto rischio”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, a conclusione del vertice operativo che ha tenuto nel Comune di Mormanno. “Questo lo devono sapere tutti – ha aggiunto Gabrielli – e io non posso fornire alcuna rassicurazione. L’allerta deve restare quindi molto alta”.

“Il sistema di Protezione civile con cui è stata affrontata l’emergenza sismica nel Pollino, anche in relazione allo sciame in atto in questa zona da tempo, è stato improntato alla massima trasparenza”. Lo ha detto a Mormanno il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. “Lo dimostra – ha aggiunto Gabrielli – il sito del Comune di Mormanno, in cui il sindaco Armentano ha pubblicato tutto il carteggio tra il Comune e la Commissione Grandi Rischi”.

“E’ stato importante che gli abitanti del Pollino fossero preparati all’evento sismico perché questo ha consentito a tutto il sistema di fronteggiare l’emergenza con grande efficienza”. Lo ha detto a Mormanno il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. “La risposta del territorio – ha aggiunto Gabrielli – è stata straordinaria. E’ stato un esempio importante di applicazione delle regole e tutti si sono comportati in termini di estrema efficienza”.

“Quello che voglio sottolineare – ha detto Franco Gabrielli – è l’efficienza organizzativa che è stata messa in atto. Adesso si tratta di predisporre tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza gli edifici pubblici e privati che hanno subito danni, ed in questo senso l’ospedale assume un’importanza prioritaria. Poi bisognerà pensare agli edifici privati e a quelli di culto. In questo senso il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, curerà la costituzione di un centro operativo misto che coordinerà tutti gli interventi che vanno attuati sul territorio”.

“L’esperienza dell’Aquila ci ha insegnato che il tema della conoscenza del rischio è fondamentale per affrontare le conseguenze di un terremoto”. Lo ha detto a Mormanno il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. “Il fatto che qui la gente fosse preparata ad un possibile terremoto grave – ha aggiunto Gabrielli – ha reso la situazione più fluida. E a completare il quadro è stata la perfetta rispondenza di tutti i meccanismi operativi che devono scattare in questi casi”.

ORE 12,11 – SCOSSE POLLINO REGISTRATE IN UMBRIA DA STRUMENTI. NO TELEFONATE POPOLAZIONE A OSSERVATORIO PERUGIA

E’ stato registrato chiaramente anche in Umbria dagli strumenti dell’osservatorio sismologico Bina di Perugia, al quale non sono comunque arrivate telefonate di allarme da parte della popolazione, il terremoto che ha interessato la scorsa notte il Pollino. “Un sisma meno forte di quello che colpì la nostra regione e le Marche nel 1997” ha spiegato il direttore della struttura padre Martino Siciliani. “Uno sciame sismico intenso – ha aggiunto riferendosi a quanto sta succedendo in Calabria – e in evoluzione”.

ORE 12,20 – NAPOLITANO: VICINANZA A COMUNITA’ COINVOLTE. SEGUE EVOLVERSI SITUAZIONE ATTRAVERSO PREFETTI

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la notizia dell’evento sismico che questa notte ha interessato l’area del Pollino, al confine delle province di Cosenza e Potenza, sta seguendo l’evoluzione della situazione attraverso i Prefetti, ai quali ha chiesto di rappresentare la propria vicinanza alle comunità coinvolte, e il Dipartimento della Protezione civile. E’ quanto si legge in una nota del Quirinale.

ORE 12,25 – A POTENZA RIUNIONE COMITATO SOCCORSI

A Rotonda (Potenza) i soccorritori hanno allestito punti informativi per i cittadini, e “tutti i controlli successivi al sisma, e richiesti dalle procedure, sono stati attivati”: la Regione Basilicata “metterà a disposizione delle popolazioni tutto ciò che serve per far fronte alla situazione”, e i sindaci dei Comuni del Pollino hanno “confermato che al momento non risultano danni a cose e persone”. E’ quanto è emerso stamani, a Potenza, nel corso della riunione tecnica del Comitato coordinamento soccorsi, convocata dal prefetto, Antonio Nunziante, per valutare la situazione nei Comuni lucani del Pollino interessati dal movimento sismico di questa notte. Acquedotto lucano, in seguito alla segnalazione di problemi di approvvigionamento di acqua potabile, ha inviato alcune autobotti per rifornire la popolazione: l’energia elettrica, invece, “sospesa per 12 minuti dopo le scosse, è stata immediatamente ripristinata”.

ORE 12,25 – PIOGGIA E VENTO NELLE ZONE TERREMOTATE. ILMETEO.IT, LA PERTURBAZIONE DURERA’ FINO A MARTEDI’

Il tempo è in rapido peggioramento nelle zone colpite dal sisma in Calabria e Basilicata, nella zona del Pollino. “La parte più avanzata della perturbazione atlantica collegata al ciclone ‘Cassandra’ che sta investendo l’Italia, raggiungerà nella notte tra venerdì e sabato anche le aree colpite dal sisma nelle province di Cosenza e Potenza, fortemente colpite le aree che si affacciano al versante tirrenico, con venti prima meridionali e successivamente di maestrale”, fa sapere Antonio Sanò direttore del portale www.ilMeteo.it. “Un aggravamento del quadro è atteso lunedì con l’arrivo di forte maestrale e un calo drastico di 6-8 gradi delle temperature, con temporali e raffiche di vento, locali grandinate e temporali” prosegue l’esperto. Una tregua delle piogge è prevista solo martedì.

ORE 12,34 – SISMOLOGO,MECCANISMO COMPLESSO TIPICO AREA. CAUSA PLACCA NORDAFRICANA CHE SPINGE SOTTO PLACCA EUROASIATICA

Il terremoto di questa notte nell’area del Pollino è avvenuto con un meccanismo di tipo distensivo e i movimenti della faglia coinvolta sono generati dalla spinta della placca Nordafricana verso quella Euroasiatica. “Il meccanismo è molto complesso e caratteristico dell’area” spiega Antonio Piersanti, direttore della sezione sismologia e tettonofisica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). In particolare, prosegue Piersanti, la scossa è stata causata “dai movimenti relativi fra la macro placca Africana, la macroplacca Euroasiatica, le microplacche su cui galleggia metà dell’Italia e gli effetti della subduzione tirrenica dove la placca Adriatica si infila sotto quella Euroasiatica”. “Non sta avvenendo nulla di straordinario – rileva l’esperto – i terremoti sono fenomeni naturali il problema si verifica quando avvengono in zone abitate”. Anche se in Italia non avvengono i terremoti più grandi in assoluto, a livello di sismotettonica il nostro Paese è, sottolinea Piersanti, una delle aree più complicate del mondo: “l’Italia si trova al margine della mega placca Africana e della Placca Euroasiatica e metà della Penisola galleggia su delle microplacche”. Dopo la scossa dell’1,05 di magnitudo 5.0, gli esperti della sala sismica dell’Ingv hanno localizzato circa 170 repliche. Si sono verificati 135 eventi di magnitudo inferiore a 2.0, 33 terremoti di magnitudo compresa tra 2.0 e 3.0, uno di magnitudo 3.3, avvenuto alle ore 1,16. La distribuzione di questi terremoti, spiega l’Ingv, continua ad essere prevalentemente concentrata nel settore occidentale della regione, dove è avvenuta la maggior parte dei terremoti negli ultimi mesi. I terremoti di queste ore sono piuttosto superficiali, spiega l’Ingv, quasi tutti localizzati tra 5 e 10 chilometri di profondità, nella parte meridionale del gruppo di epicentri attivo negli ultimi mesi.

ORE 12,44 – SISMOLOGO, MORMANNO NON E’ ANOMALIA. PER DOCENTE UNIVERSITA’ CALABRIA OGNI PUNTO TERRA HA SUE REGOLE

Lo sciame sismico che da due anni sta interessando la zona del Pollino e la scossa di terremoto che ha colpito maggiormente Mormanno non rappresentano una anomalia. Ad analizzare il fenomeno è il docente di sismologia del dipartimento di fisica dell’Università della Calabria, Ignazio Guerra. D. Partiamo subito dalla classica domanda sui terremoti e che tanto fa discutere. E’ possibile prevedere un terremoto? R. Nessun terremoto è prevedibile. Non esiste nessuna scienza al mondo che può dirci dove e quando può accadere un evento sismico. D. Ritiene che lo sciame sismico che da due anni sta interessando il Pollino rappresenta una anomalia? R. Quello che sta avvenendo nell’area del Pollino non è assolutamente una anomalia. A dire il vero in questa scienza non esiste una normalità ed una anomalia, perché ogni punto della terra ha le sue regole ed agisce in modo diverso. E’ per questo motivo che noi analizziamo a studiamo quando avviene al momento del sisma. Nel caso della scossa di Mormanno o dello sciame sismico del Pollino noi non possiamo ritenerli una anomalia perché già in passato si sono verificati episodi analoghi. Penso, ad esempio, al 1888 quando ci fu uno sciame sismico che poi si è ripetuto tra il 1973 ed il 1974. In quei casi, però, parlavamo di qualche mese mentre ora sta andando avanti da due anni. Il lasso temporale però non può portarci a pensare che siamo in presenza di un fenomeno anomalo. D. Lei ha avuto modo di analizzare le scosse di queste ultime ore? Cosa ne pensa? R. Ho passato diverso tempo davanti al monitor del computer. Noi oggi possiamo fare l’autopsia dei terremoti ma prendiamo in considerazione solo eventi significativi e non certo quelli piccolissimi che non servono assolutamente alle nostre analisi ed alle nostre ricerche. Noi rappresentiamo una scienza giovane ed abbiamo bisogno di raccogliere ancora molti e tanti dati. E comunque possiamo fare delle analisi sui fenomeni ma questo non ci porterà mai a poter prevedere il futuro. D. Ha avuto modo di sentire i sindaci dei Comuni interessati dal terremoto della notte scorsa? cosa le hanno raccontato? R. Dopo la forte scossa ho fatto un giro di telefonate per sapere com’era la situazione. Tutto sommato possiamo dire che siamo stati fortunati perché non si è fatto male nessuno e perché i danni non sono stati devastanti. Sicuramente è servita la sensibilizzazione fatta tra le persone da diverso tempo sulla vicenda del terremoto e dello sciame sismico che era in corso.

ORE 13,08 – SOPRALLUOGHI E CONTA DEI DANNI

Sono iniziati i sopralluoghi nei comuni del Pollino danneggiati dal terremoto della notte scorsa. I tecnici comunali, i vigili del fuoco ed i volontari della protezione civile stanno lavorando senza sosta per una prima stima dei danni. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sta seguendo l’evoluzione della situazione attraverso i Prefetti ai quali ha chiesto di rappresentare la propria vicinanza alle comunità colpite dal sisma. A Mormanno, intanto, è arrivato il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, che ha presieduto una riunione con i sindaci interessati. “Il primo cittadino di Mormanno, Guglielmo Armentano, e tutti gli altri dei centri interessati dal sisma – ha detto Gabrielli – si sono attivati con puntualità predisponendo tutte le misure necessarie per fronteggiare l’emergenza. Il sistema ha funzionato bene ed i cittadini, che hanno contribuito anche loro a dare una risposta positiva, non sono stati lasciati soli”. Al momento, per il capo della protezione civile, non ci sono le “condizioni per dichiarare lo stato di calamità nazionale”. A parte l’anziano morto per infarto a Scalea non ci sono feriti ma solo “una serie di criticità a edifici pubblici e privati”. A Mormanno la paura non passa perché le scosse di terremoto si susseguono a ritmo intenso e senza sosta. La gente continua a vivere nel terrore anche per la particolare sensibilità che ha acquisito a causa dello sciame sismico che si registra da oltre due anni. I sindaci dei comuni colpiti dal terremoto, intanto, hanno predisposto la chiusura delle scuole fino a lunedì. La forte scossa della notte scorsa ha provocato danni anche a numerose chiese della diocesi di Cassano allo Ionio ed il vescovo, mons. Nunzio Galantino, che si trovava fuori regione per un convegno, ha deciso di rientrare anticipatamente. Non ci sono problemi invece sul fronte dei trasporti. L’Enac, l’Anas e le Ferrovie hanno effettuato tutte le verifiche possibile ed hanno reso noto che tutto sta funzionando senza alcuna difficoltà. Il Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, si è recato a Mormanno. “Al momento – ha detto – c’é preoccupazione da parte dei cittadini ma il quadro è abbastanza rassicurante. Già da questa mattina ci siamo mobilitati con tutti gli strumenti a nostra disposizione per pianificare gli interventi necessari”. Il Presidente della Basilicata, Vito De Filippo, ha raggiunto le zone del Pollino della lucania colpite dal terremoto. “Le esercitazioni – ha detto De Filippo – hanno preparato molto bene la popolazione, che ha reagito come si deve reagire in questi casi”.

ORE 13,33 – IMPEGNATI PATTUGLIE E ELICOTTERO FORESTALE

Il Corpo forestale dello Stato fin dalle prime ore della notte è intervenuto nelle zone del Pollino colpite dal sisma. Un Comando stazione mobile e due Unità mobili nel comune di Mormanno (CS), si trovano ora nella zona dell’epicentro, e un’altra Unità mobile nel comune di Rotonda (PZ) sono stati messi a disposizione dal Comando Provinciale di Cosenza e dal Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Rotonda. Tra i compiti, quello di aiutare le popolazioni locali a gestire gli stati di panico e confusione e il costante riscontro delle segnalazioni che pervengono oltre a qualsiasi altra attività possa risultare utile. Sono stati mobilitati già da stanotte tutti i Comandi Stazione del cosentino nelle attività di soccorso e assistenza alla popolazione e il Comando Stazione di Rotonda per i controlli effettuati nelle zone del potentino di confine tra Calabria e Basilicata, in particolare nei comuni di Viggianello e Rotonda. A Laino Borgo (CS) oltre 30 anziani ricoverati presso due case di cura sono stati trasportati presso un poliambulatorio ritenuto più sicuro. I Forestali dopo il trasporto hanno effettuato diversi sopralluoghi nella struttura e altri controlli, unitamente ai Vigili del Fuoco, presso la Chiesa di Laino, lesionata dal sisma. Altre decine di anziani sono stati evacuati dall’ospedale di Mormanno e portati presso altre strutture o consegnati ai familiari nel caso in cui potevano essere dimessi. I soccorsi sono scattati anche nei confronti degli abitanti delle zone rurali e un elicottero AB 412 del Corpo forestale dello Stato si è alzato in volo all’alba dalla base del Centro Operativo Aeromobili di Lamezia Terme per effettuare ripetute ricognizioni su queste aree del Parco del Pollino. I Forestali, in questo momento, sono impegnati anche nelle operazioni di sgombero e evacuazione degli abitanti da alcune abitazioni del centro storico di Mormanno.

ORE 13,37 – BELISARIO,DA GOVERNO PIU’SOLDI PREVENZIONE

“Esprimo a nome mio e del gruppo IdV al Senato la piena solidarietà alle comunità colpite dal terremoto in Basilicata e in Calabria, con l’auspicio che le Istituzioni locali non siano lasciate sole a fronteggiare le difficoltà. Il governo ha il dovere di dare risposte immediate alle tante emergenze naturali ed ambientali, che riguardano diverse aree del Paese”. Lo ha dichiarato il senatore Felice Belisario, capogruppo dell’Italia dei Valori a palazzo Madama. “E’ un sollievo sapere che questa volta il sistema di Protezione civile, con cui è stata affrontata l’emergenza sismica, sembrerebbe aver funzionato, come ha comunicato il Capo dipartimento Gabrielli, ma se fosse accaduto altrove? Tutti i cittadini hanno il diritto di conoscere i piani di emergenza, nella massima trasparenza”, prosegue. “Il governo Monti – aggiunge il senatore – ha stanziato per la Protezione Civile solo 139 milioni di euro: praticamente una goccia nel mare, considerato anche il fatto che andrebbero finanziati i cosiddetti studi di microzonazione sismica, rimasti alle calende greche e i controlli a tappeto sugli edifici, a cominciare da scuole e ospedali”. “Insomma, l’esecutivo deve assolutamente trovare nuove risorse, perché in Italia – conclude Belisario – le zone a rischio sismico sono il 44% della superficie nazionale Italiana e in queste vivono ben 22 milioni di persone, più di un terzo degli italiani”.

ORE 13,44 – ZAMBERLETTI, AVVERTITI DA OLTRE UN ANNO. SCONCERTATO PER SENTENZA L’AQUILA, LA SCIENZA VA LASCIATA LIBERA

“La zona del Pollino già un anno e mezzo fa era stata oggetto di una riunione apposita della Commissione Grandi rischi perché l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ci aveva aggiornato circa lo sciame in corso e fra l’altro si era deciso di aumentare i controlli sul territorio, cioè aumentare le strumentazioni necessarie in una zona dove non sono abbastanza numerose come in altre parti in Italia. Si era anche deciso di chiedere alla Protezione Civile di ottenere il collegamento delle reti delle regioni con la rete nazionale in tempo reale, proprio per tenere meglio sotto controllo la situazione”: lo ha detto Giuseppe Zamberletti, presidente emerito della Commissione Grandi rischi, intervenuto alla puntata di oggi di ‘Start, la notizia non può attendere’, in onda su Rai Radio Uno. Sulla sentenza dell’Aquila, Zamberletti ha detto di essere “rimasto sconcertato perché credo che la scienza vada lasciata libera di esprimere le opinioni che derivano da studi, da ricerche approfondite ed espresse senza dolo, in buona fede. Con questa sentenza la Comunità scientifica rischia o di essere condizionata nella sua collaborazione, addirittura col rischio di cessarla, oppure di esprimersi con motivazioni estremamente prudenziali al di là del necessario per evitare di essere imputata di errore”. “Tutto il sistema della Protezione Civile – ha proseguito Zamberletti – si è messo in funzione tempestivamente. C’è un problema molto grosso che è quello dell’ adeguamento sismico degli edifici, per il quale però occorrono risorse ingenti e anche tempi non comprimibili oltre un certo limite. C’è inoltre la necessità di mettere la popolazione in condizione di evitare conseguenze quando queste sono evitabili – i giapponesi ad esempio sono bravissimi in questo e anche noi dobbiamo fare passi in avanti. Tra le soluzioni estreme vi è l’ evacuazione che si può adottare solo quando la Comunità scientifica ha avvertito che dopo una certa scossa di una certa magnitudo si potrebbe verificare una scossa distruttiva nell’arco delle 48 ore, perché finora, nella serie storica degli eventi, è sempre avvenuto così. Ma sempre nell’arco delle 48 ore, non nel lasso del mese, mese e mezzo. Oggi abbiamo delle zone che si sono risvegliate, come per esempio l’Emilia”. “Dobbiamo fare in modo che la popolazione adotti misure di verifica degli edifici, delle loro condizioni di stabilità: so che si sta facendo una verifica molto puntuale sulle scuole e sugli edifici strategici, ma anche sulle abitazioni. Se gli edifici sono costruiti bene, in genere resistono a terremoti di quella magnitudo. Il pericolo – ha concluso – nasce se sono stati costruiti male, se sono state effettuate delle modifiche inopportune oppure ovviamente nei centri storici, che non si chiamano così a caso, ma perché sono stati costruiti prima di qualsiasi normativa antisismica”.

ORE 13,49 – GRANDI RISCHI: NOSTRO PARERE GIA’ 4 OTTOBRE, POI LA PROTEZIONE CIVILE HA CHIESTO INFORMAZIONI A ENTI LOCALI

La commissione Grandi Rischi ha già espresso il 4 ottobre scorso un parere in relazione allo sciame sismico in atto da due anni nel Pollino. Lo ha reso noto il fisico Luciano Maiani, che nei giorni scorsi ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza della commissione Grandi Rischi. “Ci siamo riuniti il 4 ottobre – ha detto – e abbiamo gia’ dato la nostra opinione alla Protezione civile, che su questa base ha chiesto informazioni agli enti locali”.

ORE 13,52 – SCOPELLITI: TAVOLO CON GOVERNO SU SICUREZZA

“Dopo avere lavorato bene per la gestione dell’emergenza insieme ai Comuni, ciò che occorre attivare adesso è un tavolo col Governo centrale per mettere in sicurezza prima gli edifici pubblici e poi quelli privati che hanno subito danni a causa del terremoto della scorsa notte”. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, arrivando a Mormanno per incontrare il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, per fare il punto sulla situazione determinata dal sisma. “Per fortuna – ha aggiunto Scopelliti – a parte il morto di Scalea per infarto, non ci sono stati danni a persone ma solo alle case e al patrimonio artistico. Tutto sta procedendo bene. L’allerta, comunque, non è superata e dobbiamo lavorare ancora tutti insieme per assicurare ai cittadini la tranquillità per il futuro. Un compito che, però, non può essere svolto solo dalla Regione ma dai vari livelli istituzionali che devono attivarsi in questo senso”. Secondo Scopelliti “a questo punto bisogna prendere atto di una situazione di emergenza sismica che non riguarda solo il Pollino, ma tutta la Calabria fino all’area dello Stretto”.

ORE 14,42 – PREFETTO COSENZA: FAREMO SPAZI ACCOGLIENZA

“Stiamo predisponendo degli spazi in cui accogliere gli abitanti dei comuni colpiti dal sisma della scorsa notte le cui abitazioni saranno dichiarate inagibili o che non vorranno, nel timore di nuovi episodi, rientrare nelle loro case”. Lo ha detto a Mormanno il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro. “Sono già arrivati a Mormanno – ha aggiunto – cento letti che saranno messi a disposizione della popolazione. Stiamo individuando adesso le strutture pubbliche, scuole dismesse o palestre, in cui allestire gli spazi di accoglienza”. Cannizzaro ha aggiunto che in questo momento la situazione è sotto controllo ma l’allerta rimane alta per l’imprevedibilità degli sviluppi della situazione. Ci sono lesioni, ma non ci sono feriti o crolli e questo è un dato che conforta ma non fa attenuare l’attenzione”. Cannizzaro alle 18 avrà un incontro con i sindaci dei comuni interessati dal sisma per fare una verifica dettagliata dei danni, fare un calcolo degli edifici pubblici e privati che hanno subito danni gravi e da dichiarare quindi inagibili e programmare gli interventi a breve e medio termine. Il compito primario adesso per tutti, comunque, è la verifica dell’ agibilità degli edifici e l’assistenza alla popolazione.

ORE 14,50 – SINDACO LAINO B.: DANNI STRUTTURE SANITARIE

“Due strutture sanitarie private, un centro per disabili ed una casa di riposo, hanno subito i maggiori danni. Ho disposto con mia ordinanza il trasferimento di 36 persone in una struttura pubblica dell’Asl che ha apparentemente ha tenuto”. Così al sito Anci Giuseppe Caterini, sindaco di Laino Borgo, uno dei Comuni colpiti dal terremoto del Pollino. A Laino Borgo le scuole resteranno chiuse anche domani, mentre proseguono i controlli sugli edifici pubblici. “Nel centro storico – ha aggiunto – ci sono parecchie fessurazioni e lesioni di vario genere che si sono ampliate. Inoltre stiamo facendo le verifiche e nel centro storico più marginale dove ci sono probabili crolli e situazioni da transennare, cosa che stiamo procedendo a fare”. Caterini ha preso parte al vertice convocato a Mormanno dal Capo della Protezione civile Franco Gabrielli con i sindaci degli altri 11 Comuni coinvolti. “Ho l’impressione – ha proseguito – che questo non è periodo né di vacche grasse, né magre, quanto anoressiche. Dobbiamo aiutarci al meglio da soli, cercando di gestire l’emergenza e di tranquillizzare la popolazione. In attesa di capire cosa si potrà ottenere con i meccanismi della legge 100, una volta che sarà operativa al meglio”.

ORE 14,55 – SINDACO MORMANNO: PROBLEMA E’ CENTRO STORICO

“Le verifiche stanno proseguendo, sia sul patrimonio pubblico e le chiese sia sulle abitazioni civili. Il problema è soprattutto quello del centro storico, dove si concentrano gli edifici meno recenti”. Lo afferma al sito Anci il sindaco di Mormanno Guglielmo Armentano, che da questa mattina è impegnato nella verifica dei danni causati dal sisma sul Pollino. Dopo una prima riunione con il Capo della Protezione civile Franco Gabrielli e un sopralluogo nel centro storico della città, Armentano parla di un paio di criticità già segnalate: “Una riguarda la Chiesa madre, che è stata dichiarata inagibile. L’altra riguarda invece l’ufficio postale. Per fortuna invece sulla scuole non abbiamo rilevato, per il momento, danni tali da pregiudicarne l’agibilità”. “La macchina – ha concluso – ha funzionato perfettamente, e di questo siamo grati al prefetto di Cosenza, alla Protezione civile, ai vigili del fuoco e ai tecnici comunali”.

ORE 15,29 – INGEGNERI COSENZA PER VERIFICHE EDIFICI

Gli ingegneri dell’Ordine della Provincia di Cosenza sono partiti stamane alla volta del Pollino per formare una squadra di lavoro che si occuperà delle verifiche sugli edifici. Sotto il coordinamento della Protezione Civile regionale, che da tempo collabora con l’Ordine cosentino grazie ad un’apposita convezione, la squadra dei tecnici bruzi, coordinata dall’Ing. Giuseppe Amendola, ha raggiunto il punto operativo di Mormanno per procedere al monitoraggio dei danni prodotti dalla scossa sismica di questa notte sugli edifici del comprensorio. “I professionisti cosentini – ha dichiarato il Presidente Menotti Imbrogno – come già avvenuto circa tre anni fa in Abruzzo, tornano ad offrire il loro contributo per aiutare, grazie alle loro competenze, le popolazioni dell’area del Pollino colpita dal sisma”

REAZIONI E COMMENTI

Appello a Scopelliti del deputato Franco Laratta ed il consigliere regionale Carlo Guccione per il potenziamento dell’emergenza-urgenza sanitaria nell’area della Calabria interessata dal terremoto. C’é il forte rischio che in quelle ampie zone, che hanno visto un fortissimo ridimensionamento del sistema ospedaliero, che davanti ad una emergenza non ci siano le condizioni per garantire ai cittadini l’immediato soccorso e le cure del caso. Facciamo appello al Commissario ad acta Scopelliti ad intervenire rapidamente. L’on. Laratta interesserà immediatamente anche il Ministro della salute Balduzzi.

*** Esprimo vicinanza e solidarietà ai sindaci e alle popolazioni del Pollino per il perdurare di un disagio che si sta trasformando in angoscia, a causa dell’intensificarsi di uno sciame sismico che da diversi mesi interessa il Territorio. La scossa sismica di questa notte, che ha avuto nuovamente epicentro nell’area del Pollino, deve fare innalzare il livello di responsabilità delle istituzione. Sicuramente non bisogna esasperare l’allarmismo che, a buon ragione si è insediato nella popolazione di quel Territorio, ma non si può essere fatalisti e superficiali. Occorre dichiarare lo stato di emergenza rispetto al rischio sismico, predisporre con gli strumenti propri dell’emergenza un Piano di Previsione e Prevenzione della Vulnerabilita” Sismica del patrimonio pubblico e privato dell’intera area, e mettere in cantiere un conseguente Piano Straordinario di interventi strutturali per la riduzione del rischio e la messa insicurezza degli immobili, a salvaguardia della incolumità delle popolazioni. Questa è la risposta che ci attendiamo dal Governo Nazionale e dalla Regione Calabria a sostegno delle istituzioni locali, in particolare dei Comuni, e della popolazione che attendono di essere tranquillizzati con serietà. Lo afferma Mario Maiolo, consigliere regionale del Pd.

*** Scrivevamo, qualche giorno fa, che servono 40 miliardi per mettere in sicurezza l’Italia dagli effetti di terremoti, rispetto ai 162 già spesi per i post terremoti, ad iniziare dalla Calabria che ha la più alta probabilità di evento sismico. Un buon investimento che dovrebbe sostituire i soldi previsti per l’inutile Ponte sullo Stretto di Messina. Ebbene, questa notte si è verificato quello già ampiamente previsto. Un terremoto in Calabria”.Lo afferma Primo Mastrantoni, segretario Aduc.

*** “Mentre esprimiamo la nostra solidarietà alle popolazioni calabresi colpite dal sisma, ancora una volta, tuttavia, dobbiamo sottolineare che ci troviamo di fronte ad un evento che causa, oltre a lutti e sofferenze, danni al patrimonio edilizio pubblico e privato, a causa della totale assenza di ogni iniziativa di manutenzione e di prevenzione”. Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori nazionale.

*** “Uno sciame sismico che dura da due anni consiglierebbe di mettere in campo tutti gli strumenti e le energie disponibili, anche quella di Giampaolo Giuliani, il ricercatore del Gran Sasso che – dopo la condanna della Commissione Grandi Rischi che lo prendeva per ciarlatano -, ha di fatto avuto ragione sul terremoto dell’Abruzzo nel 2009”. Lo afferma l’onorevole Domenico Naccari, delegato ai rapporti con le comunità regionali del sindaco di Roma Gianni Alemanno.

*** Pubblicato a Strongoli un bando per l’assegnazione di contributi regionali per interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico per edifici privati. Possono partecipare alla selezione tutti i cittadini proprietari di edifici ubicati nel territorio comunale. La richiesta di contributo potrà essere presentata entro il prossimo giovedì 6 dicembre. I lavori potranno partire solo dopo l’11 febbraio 2013, data in cui si renderà nota la graduatoria di priorità delle richieste.

*** “Evitato il peggio grazie adeguamento edifici, servono nuovi fondi per proseguire. Siamo stati fortunati la situazione non è così drammatica, vista l’entità della scossa. Non abbiamo avuto crolli di particolare entità né feriti, ma adesso servono nuovi finanziamenti per proseguire l’adeguamento degli edifici avviato dopo il sisma del 1980 e che in parte ha evitato il peggio”. Lo afferma al sito Anci Giovanni Pandolfi, sindaco di Rotonda, il Comune del potentino più vicino all’epicentro della forte scossa, che la scorsa notte ha interessato la zona del massiccio del Pollino, tra Basilicata e Calabria. “Per ora pochi danni ma massima allerta, le scosse continuano. La gente è ancora in strada, ma per fortuna fino a ora non abbiamo avuto vittime né feriti. Segnaliamo solo qualche crollo di vecchie abitazioni, che però a quanto ci risulta erano disabitate. Le scosse, però, non si arrestano”. Così al sito Anci il sindaco di Laino Castello, Giovanni Cosenza, descrive la situazione dopo la violenta (ma breve) scossa di terremoto che questa notte ha colpito la zona del Pollino.”Non possiamo sapere – spiega Cosenza – se quella di questa notte sia l’ultima forte scossa di uno sciame sismico o la prima di una serie di altri fenomeni sismici più intensi, per questo motivo lo stato di allerta resta massimo, sebbene non si sia ancora dichiarato lo stato d’emergenza.E’ stato istituito presso la Prefettura un tavolo permanente con la Protezione civile e gli altri Comuni, per monitorare costantemente la situazione”.A Laino Castello le scuole resteranno chiuse anche domani, mentre nel frattempo “ci stiamo adoperando per compiere tutti gli accertamenti utili a verificare l’agibilità degli edifici scolastici”.

*** Il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, con una nuova ordinanza, firmata poco fa, ha disposto la chiusura delle scuole cittadine, di ogni ordine e grado, anche per la giornata di domani, sabato 27 ottobre. Ciò al fine di continuare ad effettuare, con gli appositi Uffici, in via precauzionale e cautelare, i necessari controlli tecnici e le verifiche statiche sulle strutture scolastiche in seguito all’evento sismico che ha interessato anche il capoluogo del Pollino.

*** Gli eurodeputati Gianni Pittella, Vicepresidente Vicario al Parlamento Europeo, e Mario Pirillo, componente del gruppo S&D-PD e membro della commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza Alimentare, oltre ad esprimere grande solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma della notte scorsa, incontreranno a breve amministratori e cittadini. In particolare, Pittella e Pirillo, molto vicini alle popolazioni dell’area del Pollino colpite dallo sciame sismico che ha provocato ingenti danni, oltre che paura, in tutto il territorio al confine tra la Calabria e la Basilicata, vedranno i primi cittadini del comune di Mormanno, Armentano ed il sindaco del comune di Lauria, Mitidieri. L’obiettivo degli europarlamentari, é quello di verificare se ricorrono le condizioni di intervento che l’Unione Europea può mettere in atto in caso di calamità naturali. L’intento, è quello di individuare insieme ai sindaci ed ai tecnici, la possibilità di quantificare con ogni possibile urgenza gli effettivi danni provocati dal sisma. Pertanto, sono previsti due incontri nella giornata di domenica 28 ottobre: alle ore 16.00 nel comune di Mormanno, ed alle ore 18.00 nel comune di Lauria.

*** “Governo non lasci sola la Calabria”. Il Governo non deve lasciare sola la Calabria , ma sostenerle in questa fase di dramma e di paura : registro con piacere che il Presidente della Regione sia andato subito nelle zone del Pollino Lo afferma il sen Antonio Gentile, vice coordinatore regionale vicario del Pdl Calabria Il dramma di queste popolazioni – afferma Gentile – non può essere sottovalutato ed è compito delle istituzioni centrali stare vicine ai loro bisogni , espressi ed inespressi E’ fondamentale che, oltre alle azioni di prevenzione -prosegue Gentile – il Governo assicuri assistenza psicologica alla popolazione e si prodighi per verificare immediatamente i danni alle cose e alle persone. Su questo punto siamo intervenuti tempo fa prima del sisma di stanotte – aggiunge ancora Gentile – e ribadiamo al ministro Cancellieri e alla Protezione Civile l’esigenza di far sentire da subito la vicinanza dello Stato.

*** “Lo sciame sismico che da due anni colpisce un vasto territorio tra le province di Cosenza e Potenza ha generato un diffuso senso di allarme e preoccupazione tra i cittadini; quanto accaduto stanotte ed i danni subiti certificano ulteriormente l’esistenza di un problema complesso e rispetto al quale occorre una comune e corale determinazione. Alle popolazioni colpite va la nostra solidarietà e vicinanza, alle istituzioni locali che hanno dimostrato grande senso responsabilità ed organizzazione la certezza che ci avranno al fianco; il grazie più sentito alle forze dell’ordine, alle strutture di primo intervento ed alla protezione civile regionale. Ci confortano – in tal senso – le considerazioni tecniche del responsabile della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, relativamente ad una apprezzabile capacità di reazione ordinata e risposta efficace. Segno evidente che il percorso fatto sulla prevenzione e sulla programmazione di un sistema di reazione e risposta è stato corretto ed adeguato; certo però non bisogna abbassare la guardia e procedere con fermezza nella direzione intrapresa”. Lo afferma Gianpaolo Chiappetta – Capogruppo PDL – Consiglio Regionale.

*** “Massima solidarietà alla popolazione ed agli amministratori locali dei Comuni del versante calabrese e lucano del Pollino, colpiti la scorsa notte da una forte scossa di terremoto”. E’ quanto esprime al sito Anci il presidente di Anci Calabria, Salvatore Perugini. “Insieme alla solidarietà – prosegue Perugini – intendo rappresentare la più totale ed incondizionata disponibilità dell’associazione ad essere vicina alle zone terremotate, fornendo la massima collaborazione alle amministrazioni”. Lo stesso presidente di Anci Calabria ricorda di aver telefonato questa mattina al prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, impegnato nel coordinare la macchina organizzativa dell’emergenza, “per manifestare la più totale disponibilità dell’associazione a qualsiasi forma di collaborazione”. Perugini si augura che “non si abbiano a ripetere altri fenomeni, visto che si tratta di una zona notoriamente ad altissimo rischio sismico. Ma per quanto ci riguarda, non solo come Anci, e credo di interpretare il sentimento di tutti i colleghi sindaci e cittadini della Calabria – conclude – siamo pronti a sostenere in ogni modo le comunità colpite prestando la massima collaborazione”.

ORE 16,13 – 170 INTERVENTI VIGILI DEL FUOCO. IMPEGNATO CONTINGENTE DI 120 VIGILI, RICHIAMATO PERSONALE LIBERO

Proseguono le verifiche di stabilità degli edifici da parte delle squadre dei vigili del fuoco nei territori di Calabria e Basilcata interessati dalla scossa di terremoto delle 1.05 di questa notte. Sono state 170 le operazioni di soccorso che hanno impegnato il contingente di 120 vigili del fuoco da stanotte. In particolare sono state verificate le condizioni di stabilità di due case di riposo per anziani nel comune di Laino Borgo (CS), che restano a scopo precauzionale non agibili. Analogo provvedimento, in attesa di accertamenti definitivi, è stato adottato per quanto riguarda l’ospedale di Mormanno (CS), nel quale dopo un primo sopralluogo sono state accertate lesioni a carico di strutture non portanti. I vigili del fuoco hanno verificato anche la presenza di lesioni a carico della cupola della chiesa di Laino Borgo, del campanile della chiesa di Mormanno e del campanile di Altomonte, che ne hanno reso necessario la chiusura al pubblico delle strutture in attesa di un primo intervento di messa in sicurezza. Verifiche di stabilità anche sulle abitazioni, un intervento che proseguirà senza sosta fino al completo controllo dei centri interessati. I vigili del fuoco hanno raddoppiato i turni di lavoro e richiamato il personale libero dal servizio per i comandi provinciali di Cosenza e Potenza, mentre le colonne mobili del Corpo nazionale sono state allertate. Per la gestione dell’emergenza e per fornire assistenza alla popolazione, sono stati attivati 3 posti di comando locale dei vigili del fuoco, uno a Rotonda (PZ) e due a Laino Borgo (CS).Alla Protezione civile, intanto, i sindaci hanno posto la necessità “di provvedere entro brevissimo tempo a dotare il territorio di strutture mediche e di emergenza, dato che l’ospedale di Mormanno è stato in gran parte evacuato”.

ORE 16,23 – SINDACI: RINVIARE ASSEMBLEA REGIONALE ANCI

I sindaci dei Comuni di Acquaformosa, Mormanno, Civita, Lungro, Laino Castello, Castrovillari, Tarsia, San Basile, Morano e Altomonte, hanno chiesto al Presidente regionale pro-tempore dell’Anci Calabria, Salvatore Perugini, l’aggiornamento ed il rinvio dei lavori dell’Assemblea Congressuale Regionale dell’Anci prevista per lunedì mattina a Lamezia Terme. I sindaci, a seguito della forte scossa di terremoto che ha colpito la zona del Pollino, hanno chiesto il rinvio perché sono tutti impegnati con le popolazioni e le istituzioni a presenziare ai vari tavoli di concertazione. L’assemblea regionale ha all’ ordine del giorno l’elezione del Presidente Regionale Anci Calabria, l’elezione del Consiglio Regionale Anci Calabria, l’elezione del Consigliere Nazionale decaduto,varie ed eventuali.

ORE 17,05 – INGV: NON SI SA SE CI SARA’SCOSSA PIU’FORTE. DA IPOTESI L’AREA POTREBBE GENERARE SCOSSE FINO A MAGNITUDO 6,5

Non si può dire se la zona colpita oggi dal sisma di magnitudo 5 può generare terremoti più forti, perché l’area è povera di informazioni storiche relative ai terremoti e “rimaniamo col dubbio di capire se queste scosse possano preludere a una scossa più forte” spiega Gianluca Valensise dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), esperto della sismicità della zona. Tuttavia, prosegue, “l’Ingv da circa 15 anni ha formulato delle ipotesi di faglia sismogenetica dell’area, che stiamo verificando, e secondo le quali l’area potrebbe generare terremoti fino a magnitudo 6,5”. La zona, in ogni caso è già considerata ad alta pericolosità nella mappatura ufficiale dell’Ingv. Dal punto di vista tettonico l’area non è diversa dalle regioni adiacenti, spiega l’esperto: “é una regione che in questo momento geologico è sottoposta a una estensione, ovvero si allunga, perpendicolare alla direzione della catena appenninica”. L’area in particolare è in estensione, di circa 2 millimetri l’anno, “un valore non diverso – spiega Valensise – dal resto dell’Appennino ma quello che differenzia questa zona dalle adiacenti è la mancanza di informazioni su terremoti avvenuti in passato, ovvero nel periodo coperto da dati storici, perché la zona per motivi di marginalità storica e commerciale é rimasta fuori dai canali normali delle informazioni storiche”. Si conosce la storia sismica dell’area negli ultimi 4-5 secoli “ma – rileva l’esperto – se fosse avvenuto un terremoto anche più forte di magnitudo 5 per esempio nel 1300, noi potremmo non saperlo, ma un sisma forte in quell’epoca ci direbbe che la regione ha la capacità di generare terremoti più forti”. La storia, conclude, da una parte ci dice il massimo potenziale che abbiamo già visto e se per definizione quel potenziale può essere raggiunto ancora e dall’altra parte, dalla diffusione dei terremoti nel tempo, ci dice se l’orologio é pronto per una nuova scossa forte, “tutto questo non è facile dirlo in quella zona”.

PITTELLA E PIRILLO SI RECHERANNO DOMENICA A MORMANNO E LAURIA 

Amantea, 26 ottobre – Gli eurodeputati Gianni Pittella, Vicepresidente Vicario al Parlamento Europeo, e Mario Pirillo, componente del gruppo S&D-PD e membro della commissione Ambiente, Sanità pubblica e Sicurezza Alimentare, oltre ad esprimere grande solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma della notte scorsa, incontreranno a breve amministratori e cittadini. In particolare, Pittella e Pirillo, molto vicini alle popolazioni dell’area del Pollino colpite dallo sciame sismico che ha provocato ingenti danni, oltre che paura, in tutto il territorio al confine tra la Calabria e la Basilicata, vedranno i primi cittadini del comune di Mormanno, Armentano ed il sindaco del comune di Lauria, Mitidieri. L’obiettivo degli europarlamentari, è quello di verificare se ricorrono le condizioni di intervento che l’Unione Europea può mettere in atto in caso di calamità naturali. L’intento, è quello di individuare insieme ai sindaci ed ai tecnici, la possibilità di quantificare con ogni possibile urgenza gli effettivi danni provocati dal sisma. Pertanto, sono previsti due incontri nella giornata di domenica 28 ottobre: alle ore 16 nel comune di Mormanno, ed alle ore 18 nel comune di Lauria.

ORE 17,36 – MIBAC: ATTIVATA L’UNITA’ DI CRISI. TECNICI MINISTERO A LAVORO, MAGGIORI DANNI A MORMANNO E ALTOMONTE

A seguito del sisma che ha colpito il territorio compreso tra le province di Potenza e Cosenza, nella zona del massiccio del Pollino, il segretario generale del ministero per i Beni e le attività culturali, Antonia Pasqua Recchia, ha immediatamente chiesto l’attivazione delle unità di crisi – coordinamento regionale (Uccr), presso le competenti direzioni regionali della Calabria e della Basilicata, per la necessaria cooperazione con le strutture di protezione civile, dei vigili del fuoco e dei carabinieri per la tutela patrimonio culturale. Lo spiega una nota del ministero. L’unità di crisi – Coordinamento Nazionale del Mibac ha partecipato alle riunioni operative con i vertici del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile e con il Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, per garantire il necessario coordinamento in ambito territoriale tra le diverse istituzioni. Squadre di tecnici del Mibac stanno attivamente lavorando per constatare le condizioni degli edifici danneggiati dal sisma, per valutarne l’eventuale necessità di una tempestiva messa in sicurezza e spostamento in luoghi sicuri di quei beni culturali mobili esposti al rischio di crolli o ad agenti atmosferici. Dalle prime informazioni risultano particolarmente colpiti il comune di Mormanno, dove è stata dichiarata inagibile la chiesa di Santa Maria del Colle, e il comune di Altomonte, dove danni sono stati rilevati al campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione.

SOPRALLUOGO DELLA IV COMMISSIONE REGIONALE NEI COMUNI COLPITI DAL TERREMOTO

Una delegazione della IV Commissione “Ambiente e Territorio” del Consiglio Regionale della Calabria composta dal presidente Alfonso Dattolo e dai Consiglieri regionali Carlo Guccione e Fausto Orsomarso questa mattina si è recata nei comuni calabresi colpiti dal sisma per rendersi direttamente conto della situazione. Subito dopo i tre rappresentanti del Consiglio Regionale della Calabria hanno partecipato al briefing convocato presso il comune di Mormanno per fare il punto sulla situazione, a cui hanno preso parte il presidente della Regione, on. Giuseppe Scopelliti, il presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, il Sottosegretario alla Protezione Civile Franco Torchia, i rappresentanti della Protezione Civile nazionale e i sindaci dei comuni interessati.

“Con nostra grande soddisfazione – hanno detto Dattolo, Guccione e Orsomarso al termine della riunione – abbiamo verificato che la macchina organizzativa e dei soccorsi è stata tempestiva ed efficiente. Subito dopo l’evento sismico c’è stato un dispiegamento di forze che si è svolto in maniera ordinata e intelligente, dando subito sollievo e conforto ad una popolazione impaurita e provata da oltre due anni di sciame sismico. I cittadini, nonostante il clima di forte preoccupazione, hanno immediatamente compreso ed apprezzato di non essere stati lasciati soli non solo perché le istituzioni preposte sono intervenute tempestivamente, ma soprattutto perché hanno sentito forte la solidarietà e la vicinanza di tutti i calabresi”.

“Nel corso della seduta del Consiglio regionale della Calabria che si terrà lunedì prossimo, 29 ottobre –hanno concluso Dattolo, Guccione e Orsomarso- ci faremo promotori di un’iniziativa forte a favore delle aree maggiormente colpite dal sisma affinchè il Governo nazionale dichiari per esse lo Stato di Calamità naturale”. 

ORE 17,59 – POLLINO;GRANDI RISCHI IL 4/10, SCIAME ACCELERA. VERBALE RIUNIONE, 5 MILA SCOSSE DAL 2010

Nel Pollino “la sequenza degli sciami in corso mostra un’accelerazione” e dal 2010 si sono registrate nell’area 5mila scosse. Lo rileva il verbale di sintesi della riunione della Commissione Grandi Rischi svoltasi il 4 ottobre dedicata alla situazione nel Pollino. “L’attività sismica – riporta il documento – è focalizzata in tre sciami principali, con quattro fasi temporali e oltre 5000 eventi dal 2010”. “Negli ultimi 6 mesi la distanza temporale tra uno sciame e il successivo è andata diminuendo. L’andamento osservato degli sciami, con magnitudo crescente durante la fase iniziale dello sciame può consentirne l’utilizzo con finalità di allerta”.

Riportando le risultanze delle analisi di “short-term hazard”, il verbale riferisce inoltre che “nel breve termine, la sismicità nell’area del Mercure-Pollino ha avuto un chiaro aumento dalla fine del 2011. Per la sequenza dell’inverno 2011-2012, le probabilità di evento (M5.5+)”, ossia di magnitudo uguale o superiore a 5.5, “sono aumentate rispetto al background di circa 100 volte: nell’area, la probabilità giornaliera di eventi con M5.5+ è passata da valori di background di circa 1/200.000 (1 evento ogni 700 anni nell’area ristretta) a valori interno a 1/2.000 per giorno, o 1/300 nella settimana. Per la sequenza cominciata nel maggio 2012, questa probabilità sono state anche 200 volte superiori al background”.

“Non ci sono sufficienti informazioni sulla durata di sciami in passato che possano dare informazioni chiare sulla specificità di questa sequenza”. Lo rileva il verbale della riunione della Grandi Rischi del 4 ottobre sul Pollino, spiegando che “la conoscenza storica di estende con completezza non oltre cinque secoli nel passato, in quanto si tratta di zone di montagna, impervie e dove è difficile riconoscere eventi storici e strutture sul terreno”. In sostanza la Grandi Rischi, pur rilevando un aumento dello sciame sismico negli ultimi mesi, spiega anche che non esistono evidenze storiche utilizzabili in quest’ambito e che “l’analisi degli sciami sismici del passato va condotta non solo con attenzione agli eventi principali, ma anche per le statistiche sull’andamento temporale delle scosse”.

ORE 19,20 – A MORMANNO 11 CASE INAGIBILI, 40 SFOLLATI. SARANNO ACCOLTI IN PALESTRA LICEO

Undici case di Mormanno sono state dichiarate inagibili a causa dei danni che hanno subito per la scossa di terremoto della scorsa notte. Le famiglie sfollate, per un totale di circa 40 persone, saranno ospitate nella palestra del Liceo scientifico del Paese. E’ quanto è emerso dalla riunione convocata dal prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, che comunque è tuttora in corso, per fare il punto dei danni che hanno subito gli edifici pubblici e privati. Sono stati effettuati complessivamente 24 sopralluoghi, per nove dei quali si è in attesa dell’esito. A riferire i dati emersi dalla riunione è stato il sindaco di Mormanno, Guglielmo Armentano, il quale ha anche reso noto che é stato sospeso in tutto il territorio comunale l’utilizzo dell’acqua per scopi potabili. Armentano ha anche detto che a Laino Borgo sono state dichiarate inagibili due case e due chiese. Anche stanotte a MOrmanno e negli altri centri colpiti dal sisma ci saranno molte persone che per paura preferiranno dormire in auto piuttosto che nelle loro case. Le verifiche, comunque, sono in corso e i dati definitivi dovrebbero essere resi noti in serata.

ORE 20,01 – DOMANI VESCOVO CASSANO VISITERA’ COMUNI

Il vescovo della diocesi di Cassano allo Ionio, mons. Nunzio Galantino, visiterà domani mattina le zone del Pollino colpite dal terremoto. Nei comuni colpiti dal sisma stamane si sono recati il vicario diocesano generale, monsignor Francesco Oliva, e i volontari della Caritas diocesana. Proprio questi ultimi, attraverso il loro direttore Raffaele Vidiri e in coordinamento con Caritas Italiana, dopo un sopralluogo, hanno offerto al sindaco di Mormanno e all’unità di crisi la propria disponibilità a collaborare alle iniziative che saranno adottate per fronteggiare l’emergenza. “Penseremo – afferma mons. Galantino – anche alla tutela e salvaguardia del prezioso patrimonio artistico della nostra diocesi, ma per adesso la priorità è provvedere ai bisogni delle persone e ristabilire le condizioni minimali di vivibilità”.

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