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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 08 GENNAIO 2025

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Foti: “Livello polemiche inaccettabili, non è più FI” "E'evidente che il nostro Partito sta lentamente perdendo aderenza a quelli che sono i suoi valori e i suoi principi"

Foti: “Livello polemiche inaccettabili, non è più FI” "E'evidente che il nostro Partito sta lentamente perdendo aderenza a quelli che sono i suoi valori e i suoi principi"
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Prima la questione dei recenti ingressi, ora quella sulle presunte mancanti iscrizioni al Partito da parte degli stessi, passando per le polemiche sulla nomina del Presidente della Commissione Vigilanza. Da troppi giorni, mentre la Calabria continua ad affondare, Forza Italia sale costantemente alla ribalta delle cronache, e non per informare sui risultati raggiunti nell’esercizio della sua funzione d’opposizione: è evidente che il nostro Partito sta lentamente perdendo aderenza a quelli che sono i suoi valori e i suoi principi. Una situazione preoccupante della quale ho ritenuto necessario informare anche il Presidente Berlusconi durante un recente incontro. E’ quanto dichiara in una nota il Vice Coordinatore Regionale di Forza Italia in Calabria Nino Foti.

La gestione della vicenda degli ultimi ingressi in FI ad esempio, continua Foti, non è stata una delle nostre migliori pagine. Ci ritroviamo, infatti, ferma restando la mia convinta apertura a nuovi contributi che possano arricchire il Partito, di fronte a degli eventi che hanno destabilizzato il nostro movimento, per il semplice fatto che non hanno tenuto conto né degli equilibri interni né del contesto. Senza considerare gli aspetti di carattere etico che contribuiscono ad alimentare le attenzioni mediatiche intorno a Forza Italia, visto che ad esempio alcuni organi di stampa hanno sottolineato come il Senatore Caridi, nominato Vice Coordinatore Regionale, non abbia avvertito la necessità di iscriversi al Partito contestualmente all’ufficializzazione del suo ingresso, né tantomeno ad oggi risulti iscritto a Forza Italia. Non credo che questo sia un buon esempio da fornire ai nostri iscritti e dirigenti ai quali da sempre chiediamo il rispetto delle basilari regole di convivenza in una comunità come la nostra e che invece in questo caso sono state disattese. Non mi sembra sia il massimo per coloro i quali dovranno, già in primavera prossima, essere in prima linea per motivare i nostri elettori abituali che dobbiamo riconquistare.

Così come non è edificante, aggiunge Foti, lo spettacolo offerto in questi giorni in relazione all’assurda querelle sulla nomina del Presidente della Commissione Vigilanza.

In merito a questa vicenda, che finora avevo evitato di commentare auspicando invano una conclusione pacifica e dignitosa, credo sia bene ricordare alcuni semplici passaggi. Ad esempio che la nomina del Presidente della Commissione di Vigilanza da prassi è da sempre stata riservata, ad eccezione purtroppo della scorsa legislatura, alla minoranza del Consiglio Regionale e che era pertanto pieno diritto del Capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò, dopo essere riuscito ad acquisire la carica in favore del nostro Partito, cosa non scontata considerate le forze delle diverse minoranze presenti in Regione,  avanzare la proposta di nomina dell’On. Ennio Morrone. Del resto, il fatto che su questa proposta si siano registrate ampie convergenze anche tra le fila della maggioranza non può che essere letto come una conferma della bontà della scelta avanzata da Forza Italia, e del riconoscimento delle indiscusse capacità e della prestigiosa esperienza dell’On. Morrone, al quale colgo l’occasione per formulare i miei auguri per un proficuo lavoro. Tutte le controargomentazioni che ne sono conseguite in aula e anche sulla stampa sono note di contorno che si sarebbero dovute evitare o quantomeno contenere. Bisognava essere più responsabili, non è questo lo stile che ci appartiene. Tuttavia, al di là delle divergenze, che talvolta nonostante il confronto possono naturalmente divenire insanabili, non è comunque ammissibile che il dibattito si sia animato fino a raggiungere toni inaccettabili e non ulteriormente tollerabili, il tutto sulla pelle di Forza Italia. Certo, una composizione così nebulosa e dai confini troppo equivoci delle forze di minoranza non aiuta.

Occorre pertanto, conclude Foti, che chi di dovere si assuma la responsabilità di fare chiarezza e lavori per cambiare il passo ristabilendo alcuni principi che al momento, e non solo in questa circostanza, non sono stati rispettati, ma che costituiscono la struttura portante di Forza Italia: il rispetto dei ruoli, delle regole e della storia. Diversamente, quanto più continuerà questa deriva di modi e argomenti tanto più si amplierà la distanza con la nostra gente, che non riconoscerà più in Forza Italia quella storica casa dei moderati, ma una rappresentazione con la quale non ha nulla in comune.