Francesco Ruberto: «Distribuire nelle scuole prodotti alimentari biologici» Nella richiesta, avanzata dal consigliere provinciale di Catanzaro, anche sistemi di filtraggio dell'acqua potabile e il divieto di vendita di cibi ipercalorici
CATANZARO – Il Consiglio provinciale di Catanzaro sta lavorando alla predisposizione di un regolamento per la creazione di punti ristoro e l’installazione di distributori automatici all’interno degli istituti scolastici di competenza provinciale. Il consigliere Francesco Ruberto, a tal proposito, annuncia la presentazione di un emendamento che consenta il recepimento, nel Regolamento, del divieto di vendita di cibi ipercalorici, contenenti sostanze che incidono sulla corretta alimentazione o che siano deleteri per la salute dei ragazzi.
“Stabilire che nelle scuole si debba trovare cibo sano inteso come valori nutrizionali – afferma Ruberto – è un modo per dare attenzione alle nuove generazioni. I ragazzi devono potersi nutrire con alimenti che non siano dannosi per il proprio organismo. Non è un’azione contro i tradizionali marchi di snacks e bevande ma di volere bene agli adolescenti. E’ un’idea immaginata per fare entrare nelle nostre scuole prodotti biologici e sani anche e soprattutto per tutelare la salute pubblica. L’idea è quella di mutuare esperienze di altre regioni dove si è già pensato a sperimentare soluzioni di vendita di prodotti biologici. L’esperienza di riferimento è quella condotta dalla regione Emilia Romagna che ha elaborato un progetto di inserimento dell’agricoltura biologica nei distributori automatici collocati non solo nelle scuole ma anche nei luoghi di lavoro. Per l’utilizzo dei liquidi propongo invece di procedere con l’installazione di opportuni sistemi di filtraggio che senza nessun utilizzo di corrente elettrica ma solo attraverso uno speciale filtro meccanico consenta l’eliminazione di tutte le sostanze nocive potenzialmente presenti nell’acqua. L’idea è quindi di installare in ogni istituto pubblico degli opportuni rubinetti, con tale sistema di filtraggio, atti a soddisfare i bisogni di ogni allievo o persona, garantendo il solo costo di gestione dei filtri e non avendo più il bisogno di smaltire i rifiuti prodotti dall’utilizzo della plastica. Con una sola operazione si hanno vantaggi elevatissimi per l’intero ecosistema riducendo l’inquinamento da CO2 e fornendo un’ottima qualità e salubrità dell’acqua consumata. Una disciplina in tal senso – conclude il consigliere provinciale Francesco Ruberto – potrebbe dare l’inizio ad una fase di educazione alimentare più volte auspicata da specialisti medici, nutrizionisti ma soprattutto genitori che spesso vedono i loro figli convivere con standard di vita certamente non salutari”.