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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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Francia: il governo sta attaccando il “binge drinking” Bere fino a stordirsi o binge drinking favorito dai miscugli con gli energy drink. Il testo presentato ieri prevede di punire penalmente l'incitamento dei minori a questa prassi con multe di 15 000 euro e un anno di prigione

Francia: il governo sta attaccando il “binge drinking” Bere fino a stordirsi o binge drinking favorito dai miscugli con gli energy drink. Il testo presentato ieri prevede di punire penalmente l'incitamento dei minori a questa prassi con multe di 15 000 euro e un anno di prigione
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Incoraggiare i bambini al “binge drinking”, l’odiosa e diffusa prassi del bere sino
a stordirsi, sarà presto punibile con una multa di 15.000 euro e un anno di prigione,
secondo il disegno di legge presentato ieri dal governo francese, che prevede inoltre
di includere l’ ubriachezza incoraggiante nella legislazione contro il ragging (antiviolenza).
“Dobbiamo porre fine alle intossicazioni che hanno causato tanto male ai giovani”,
ha detto in una conferenza stampa il ministro della Sanità Marisol Touraine, aggiungendo
che la legge dovrebbe colpire gli “organizzatori del bullismo” e le “provocazioni
alcoliche su Internet. ” Il testo presentato dal Consiglio dei Ministri crea in concreto
una nuova fattispecie di reato: “Chiunque induce un minore direttamente al bere eccessivo
(binge drinking) è punito con la reclusione per un anno e 15.000 euro di multa”.
Ma si prevede anche che le sanzioni previste contro il bullismo saranno estese a
qualsiasi persona che incita gli altri a “bere fino ad intossicarsi”. Questo reato
sarà punibile con sei mesi di reclusione e una multa di € 7.500. Il ministro della
Salute vuole anche combattere “le immagini festose e amichevoli” della diffusione
dell’ubriachezza dai “giochi o oggetti che promuovono il consumo eccessivo di alcol.”
Tra i prodotti considerati, Marisol Touraine ha citato mercoledì mattina su Europe
1 le “protezioni per i telefoni cellulari o T-shirt con scene di ubriachezza” Dobbiamo
“proteggere la gioventù contro gli interessi mercantili,” ha detto. Una notizia
importante che da ragione a quanto sostiene da anni la nostra associazione, sottolinea
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, ossia che è
urgente un intervento diretto dello Stato per fermare queste assurde prassi che tanti
danni stanno causando ad un’intera generazione di giovani spinti da spirito emulativo
che si diffonde a macchia d’olio attraverso la rete ed i social network in ogni angolo
del Paese. Anche questa volta, l’Italia si dimostra in colpevole ritardo rispetto
agli altri Paesi europei dove il governo dimostra maggiore attenzione a queste problematiche
sociali che stanno assumendo rilevanza di vere e proprie piaghe che però possono
essere combattute con strumenti legislativi, come quelli penali, se e solo c’è volontà
di farlo e non piegandosi alla volontà delle multinazionali dell’alcol.