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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Franco Bordo di Sinistra Italiana visita il porto di Gioia Tauro Presente all'incontro Mimmo Gattuso

Franco Bordo di Sinistra Italiana visita il porto di Gioia Tauro Presente all'incontro Mimmo Gattuso
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Su iniziativa congiunta di Sinistra Italiana e della CGIL territoriale della Piana rappresentata da Salvatore Larocca (Filt) e Valerio Romano (Filcams) è stato possibile far visitare, nella mattinata di domenica 20 novembre, l’intera area del Porto di Gioia Tauro all’On. Franco Bordo, Sinistra Italiana, componente della Commissione Trasporti della Camera al fine di comprendere dal vivo le maggiori criticità presenti e le potenzialità inespresse della più importante infrastruttura logistica italiana e forse europea.
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Insieme a loro il docente di Ingegneria dei Trasporti – Università Mediterranea Ing. Domenico Gattuso e Antonio Guerrieri di Sinistra Italiana Calabria, già responsabile Trasporti e Infrastrutture di SEL Calabria.

Durante la visita, che ha riguardato sia l’area interna che esterna del porto, ci si è soffermati ad analizzare e comprendere quali potrebbero essere le azioni di rilancio dell’infrastruttura per troppo tempo quasi abbandonata a sé stessa e a logiche non corrispondenti al livello di importanza che potrebbe naturalmente ricoprire per l’intero continente europeo.

Questa visita, che segue di poche settimane un atto parlamentare di Sinistra Italiana a firma dell’On. Celeste Costantino sul mancato utilizzo dell’infrastruttura per la spedizione dei treni prodotti a Reggio Calabria, è un’ulteriore dimostrazione della vicinanza dell’intero partito nei confronti della Calabria, pur se da opposizione ai Governi nazionale e regionale che han dimostrato finora un eufemistico disinteresse riguardo al Porto di Gioia Tauro.

Da parte dell’On. Bordo vi è stato l’impegno a seguire con particolare attenzione in Commissione Trasporti tutte le istanze che il territorio vorrà e saprà indirizzare al Governo nazionale anche e soprattutto in relazione al destino dei circa 400 lavoratori attualmente oggetto di possibile nuova collocazione ancora oggi da definire.