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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Franco Laratta lancia l’allarme sull’evoluzione della ‘ndrangheta Parla di una nuova dimensione globale della criminalità organizzata

Franco Laratta lancia l’allarme sull’evoluzione della ‘ndrangheta Parla di una nuova dimensione globale della criminalità organizzata
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Alla biblioteca del Senato, l’allarme sull’ evoluzione della ‘ndrangheta: “
Si è trasformata in una potentissima holding internazionale! Siamo davanti
ad una nuova dimensione globale della criminalità organizzata. Addio alla
visione naif di picciotti, lupare e coppole”!

Al convegno promosso dall’ Università di Reggio Calabria, tenutosi ieri a
Roma presso la Biblioteca “Giovanni Spadolini” del Senato della Repubblica,
hanno partecipato esperti, docenti universitari, autori di testi sulla
criminalità organizzata.

“ Dalla coppola agli swap”, il tema che ha guidato i diversi interventi che
hanno messo in luce un aspetto fondamentale: l’ evoluzione della mafia e
della ‘ndrangheta globalizzata!

Secondo il *prof. Domenico MARINO*, docente di Politica economica presso la
‘Mediterranea’ di Reggio Calabria, autori di diversi testi e analisi
economiche, sociali e sull’evoluzione della criminalità organizzata: “Una
nuova generazione di colletti bianchi cura gli affari delle organizzazioni
criminali che oggi investono in maniera globale attraverso società legali,
società offshore e banche di investimento. Le operazioni societarie che
negli anni Ottanta venivano effettuate dai grandi gruppi industriali per
spostare capitali all’estero, per creare fondi neri e per operazioni
finanziarie *borderline* sono entrate nel patrimonio culturale. Le grandi
opere sono sempre a rischio di infiltrazioni mafiose. E questo vale a
maggior ragione per EXPO 2015 e per il Ponte sullo Stretto. Va innanzitutto
messo in evidenza il fatto che una parte considerevole degli appalti-
soprattutto quelli che saranno assegnati immediatamente dopo l’inizio
dell’opera – sarà concentrata nei settori del cemento e del movimento
terra., Questi settori sono storicamente ad alta intensità criminale, e al
tempo stesso svolgono un servizio che difficilmente, se non a costi molto
più elevati, può essere fatto giungere da altre parti del Paese. In genere
le imprese aggiudicatarie degli appalti subappaltano queste lavorazioni a
imprese locali, proprio perché esiste una convenienza reale nell’affidare a
terzi queste lavorazioni.

Si può quindi parlare in assenza di azioni correttive di un effetto
moltiplicativo dell’investimento pubblico in Grandi Opere sui profitti
privati tratti da imprese che operano illegalmente”.

*Franco Laratta*, già Membro della Commissione parlamentare antimafia, ha
parlato della ndrangheta in Calabria e della colonizzazione, iniziata 30
anni fa, delle economie delle Regioni del nord: ”senza sparare un colpo”.
Franco Laratta ha poi detto provocatoriamente che “ in effetti nel nord del
Paese si è lasciata entrare la criminalità mafiosa, entrandoci subito in
affari, di fatto ‘legalizzandola’, non provando nemmeno ad opporsi alla sua
invadenza e al suo disegno criminale. Ha avuto più coraggio il sud, e la
Calabria in particolare, che comunque in larga parte ha almeno provato a
combatterla, e molti hanno pagato con la vita per questo”!
Laratta ha poi duramente attaccato sul ‘caso Reggio’: “Parte delle
istituzioni hanno lasciato andare avanti per anni la corruzione mafiosa, ed
anche lo Stato è intervenuto tardi, troppo tardi, mentre noi in parlamento
ci battevamo per fermare lo sfascio di un’intera città e del suo comune, le
cui porte venivano spalancate alle cosche”!

*Gaetano Giunta*, Segretario generale della Fondazione Comunità di Messina,
ha parlato dei “tradizionali traffici illeciti della criminalità
organizzata che riguardano contrabbando, traffico di droga, di preziosi, di
rifiuti e di armi. Negli ultimi anni a questi tradizionali ambiti si è
aggiunto quello del traffico degli esseri umani. Sono queste le attività
che forniscono grossi guadagni alle associazioni criminali. Un altro
aspetto fondamentale nelle strategie delle organizzazioni criminali è il
riciclaggio e il reinvestimento dei proventi criminali nei mercati legali.
La ‘ndrangheta e la mafia del XXI secolo sono quindi ben diverse da quella
del XX secolo. Sono una holding internazionale con rapporti in tutto il
mondo ricicla i capitali illeciti investendo in maniera globale. Il punto
fondamentale da cui far partire l’analisi è il fatto che un’organizzazione
criminale che trae dalle attività illecite un profitto economico deve
necessariamente investire i proventi nell’economia legale, magari passando
attraverso un’opera di ripulitura dei capitali che oggi è molto facilitata,
sia per la globalizzazione dei mercati, sia per la moltiplicazione delle
opportunità legali di riciclaggio”.