Furgiele (Lega), Interrogazione su apertura palestre e piscine In particolare, il mondo natatorio, è tra i più penalizzati, in quanto con la chiusura degli impianti delle piscine, in seguito al DPCM del 9 marzo 2020, ha penalizzato non solo i singoli atleti, ma anche i gestori delle piscine che anche chiuse generano costi
Al Ministro per le politiche giovanili e lo sport
Per sapere premesso che la crisi del Covid-19, una delle più grandi crisi sanitarie che la Nazione abbia dovuto affrontare, sta mettendo in seria difficoltà non solo il sistema sanitario, ma anche la coesione sociale e soprattutto il sistema economico;
anche il mondo dello sport ha avuto gravi ricadute a seguito dell’emergenza sanitaria;
con le misure prese dal Governo sono stati sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati e sono state altresì interrotte le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri sociali e ricreativi, azzerando in tal modo gli incassi del settore sportivo;
in particolare, il mondo natatorio, è tra i più penalizzati, in quanto con la chiusura degli impianti delle piscine, in seguito al DPCM del 9 marzo 2020, ha penalizzato non solo i singoli atleti, ma anche i gestori delle piscine che anche chiuse generano costi;
le attività motorie e sportive in tutte le sue forme sono presupposto indispensabile per la buona salute di una popolazione di qualsiasi classe sociale e per la formazione e la crescita socioculturale di bambini e ragazzi;
tale attività è praticata all’interno di impianti sportivi i quali nella maggioranza dei casi sono dotati di piscina e palestra. Quest’ultima è necessaria per l’addestramento e l’allenamento sia degli utenti che la frequentano sia per la preparazione degli atleti agonisti,
le piscine pertanto non sono ‘soltanto impianti sportivi’ ma anche presìdi per la sicurezza individuale, collettiva e sociale. La riapertura degli impianti sportivi è quindi una impellente necessità, anche considerando i drammatici effetti economici che una chiusura ancora più prolungata avrebbe sulla gestione degli stessi e delle piscine in particolare, molte delle quali si avvierebbero a una chiusura definitiva, con conseguenze facilmente comprensibili sugli effetti positivi appena sottolineati in precedenza,
quali iniziative il Ministro interrogato intende prendere al fine di permettere una ripresa delle attività natatorie e con quali misure di sicurezza.