Furto e detenzione abusiva di armi, un arresto a Seminara Tre arresti anche a Reggio Calabria
A Reggio Calabria, i Carabinieri della Stazione di Cardeto hanno tratto in arresto BRANCATI Domenico, di anni 33 da Cardeto (RC), in atto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per il reato di violazione delle prescrizioni imposte dalla citata misura, in esecuzione all’ordine di custodia cautelare, emessa dal locale Tribunale concordante con la richiesta avanzata dai militari dell’Arma, poiché sorpreso più volte dagli operanti ad associarsi a persone già condannate, in palese violazione alle prescrizione imposte. Prevenuto veniva sottoposto agli arresti domiciliari.
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A Reggio Calabria, i Carabinieri della locale aliquota Radiomobile hanno tratto in arresto GRUDNIEWSKY Przemyslaw Krzysztof, di anni 40, Polacco, residente a Reggio Calabria, già noto alle FF.OO., per il reato di detenzione di fini di spaccio di sostanza stupefacente, poiché, a seguito di perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di 18gr. di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”, 42 gr. di mannitolo, € 660,00 in contante, ritenuti provento dell’attività illecita e materiale vario atto al peso e confezionamento dell’illecita sostanza
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A Seminara (RC), i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto SCHIPILLITI Antonino, di anni 58 da Seminara, già noto alle FF.OO., per i reati di furto aggravato e detenzione abusiva di armi o munizioni poiché, a seguito controllo dei militari operanti unitamente a personale dell’Azienda E.n.e.l. presso l’abitazione del predetto, veniva accertata la presenza di un cavo elettrico collegato a monte del misuratore di energia elettrica che ne consentiva l’illecita erogazione. Nel medesimo contesto il prefato veniva trovato in possesso di nr. 4 proiettili di vario calibro.
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A Reggio Calabria, i Carabinieri della Stazione Principale hanno tratto in arresto LAHAMI Kaled, di anni 20 da Reggio Calabria, sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G., in esecuzione all’ordine di aggravamento della misura cautelare, emessa dalla locale Corte d’Appello, concordante con la proposta avanzata dai militari dell’Arma, a seguito del reiterato mancato rispetto delle prescrizioni imposte. Prefato veniva associato presso la casa circondariale di Arghillà.