Furto in casa del giornalista Nerazzini, la deputata Nesci presenta un’interrogazione
redazione | Il 05, Ago 2013
Un furto anomalo, secondo la parlamentare grillina, per via dell’«asportazione solo dei personal computer e di materiali per il montaggio video di interviste e servizi, mentre altri beni di valore non sono stati prelevati e analoga attrezzatura video del coinquilino di Nerazzini non risulta sottratta»
Furto in casa del giornalista Nerazzini, la deputata Nesci presenta un’interrogazione
Un furto anomalo, secondo la parlamentare grillina, per via dell’«asportazione solo dei personal computer e di materiali per il montaggio video di interviste e servizi, mentre altri beni di valore non sono stati prelevati e analoga attrezzatura video del coinquilino di Nerazzini non risulta sottratta»
Nel pomeriggio odierno, il deputato Cinque Stelle Dalila Nesci ha depositato un’interrogazione parlamentare sul recente furto nell’abitazione bolognese del giornalista d’inchiesta Alberto Nerazzini. Nell’atto, indirizzato ai ministri dell’Interno e della Giustizia, la deputata, membro della commissione di Vigilanza Rai, sottolinea forte preoccupazione per il professionista, nota firma di Report, di Milena Gabanelli. Un furto anomalo – secondo la parlamentare – per via dell’«asportazione solo dei personal computer e di materiali per il montaggio video di interviste e servizi, mentre altri beni di valore non sono stati prelevati e analoga attrezzatura video del coinquilino di Nerazzini non risulta sottratta».
Per Nesci, l’episodio potrebbe essere anche collegato a indagini di Nerazzini sulla ‘ndrangheta a Locri o in Canada, dove un’inchiesta del giornalista, curata con altri colleghi, è andata nelle scorse settimane in prima serata sulla televisione pubblica canadese (trasmissione «Enquete»). «Questo lavoro – spiega la deputata Cinque Stelle – aveva avuto vasto risalto su giornali nazionali canadesi, con l’obiettivo di sottolineare il radicamento della ‘ndrangheta nella regione di Toronto, sottovalutato dai media e dagli inquirenti, a differenza del Québec dove il governo ha recentemente creato la Commissione d’inchiesta Charbonneau sull’infiltrazione della mafia italiana negli appalti pubblici». La parlamentare Cinque Stelle ricorda che «dopo la messa in onda dell’inchiesta fu ammazzato in Canada Salvatore Calautti, personaggio di spicco dell’organizzazione calabrese».
Al ministro Angelino Alfano Nesci ha dunque chiesto se intenda assumere iniziative «volte a garantire l’incolumità del giornalista Nerazzini» e se «voglia disporre monitoraggi più efficaci in provincia di Bologna, dove la ‘ndrangheta sta acquisendo spazi sempre più rilevanti nell’economia e nel controllo del territorio».