“Fusione Comuni: pronto a discuterne con Graziano” Lo dichiara Orlandino Greco
L’argomento fusioni dei comuni è senza dubbio uno dei temi cruciali e più importanti che questo governo regionale si trova e deve affrontare, non posso che quindi accogliere positivamente le dichiarazioni del consigliere Giuseppe Graziano. Nei giorni scorsi mezzo stampa il collega Graziano ha affermato di volere dare ordine alla disciplina regionale sulla fusione dei Comuni discutendo nel più breve tempo possibile in consiglio regionale della proposta di legge sulle fusioni da me depositata insieme al collega Franco Sergio.
Un’ipotesi normativa, oramai diffusa nelle altre regioni, che sta registrando condivisioni ovunque, non fosse altro per la sua funzionalità a normare strutturalmente l’istituto e il suo percorso applicativo, ricco di strumenti preparatori e di quelle ineludibili analisi che a esso devono essere necessariamente preposti. La proposta di legge e le motivazioni che ho più volte espresso sull’argomento sono il frutto di un’attenta analisi maturata nell’esercizio della mia funzione di sindaco di Castrolibero, dove ho appreso dall’esperienza quotidiana e dal confronto diretto e aperto con i cittadini le certezze che devono essere alla base del governo del territorio e dell’esercizio delle politiche locali. Una seria e ragionata gestione degli enti locali e della governance dei territori non possono essere messi in discussione da iniziative superficiali e non attentamente vagliate come nel caso dei processi aggregativi, decidendo per dare ragione a taluni invece che guardare all’interesse collettivo e la confusione generale che stanno vivendo i comuni dei “Casali del Manco” ne sono un esempio.
Tenuto conto delle dichiarazioni del collega Graziano, che ha riconosciuto senso e valore alla proposta di legge, garantisco sin da ora la mia disponibilità ad un confronto diretto sulla stessa per arrivare all’approvazione che, pur mantenendo immutate le fondamenta, sia quanto più condivisa possibile. Ben vengano le iniziative politiche volte a dare alla nostra regione e ai calabresi leggi di avanguardia che sappiano disciplinare gli strumenti giuridici che faranno la differenza tra una passato pieno di errori e un futuro all’insegna del progresso e della nuova occupazione. Ma soprattutto di una pubblica amministrazione locale che sappia fare ciò che deve e non già ricorrere, a prescindere, a tutte quelle prebende statali utili a tappare quei buchi di bilancio per i quali non ha mai pagato alcuno tranne i cittadini con le proprie tasche.