Fusione Corigliano-Rossano, al via il referendum La Prima Commissione della Regione ha dato mandato agli Uffici del Consiglio di predisporre la risoluzione per l'indizione
La prima Commissione “Affari Istituzionali, affari generali e normativa elettorale”, presieduta dal consigliere Franco Sergio, ha dato mandato agli Uffici del Consiglio regionale di predisporre la risoluzione, da approvare nella prossima seduta, per l’indizione del referendum relativo alla fusione dei Comuni di Corigliano e di Rossano che successivamente sarà sottoposto all’esame dell’Aula.
La decisione è scaturita al termine delle audizioni di Giuseppe Geraci, sindaco del comune di Corigliano Calabro, di Stefano Mascaro, sindaco di Rossano e di Amerigo Minnicelli, rappresentante del comitato Cento Associazioni, sulla proposta di legge n.182/10 di iniziativa del consigliere Giuseppe Graziano nel corso delle quali è stata approfondita la materia e ribadita, da più postazioni, la volontà politica sul progetto di fusione, pur alla luce della necessità, avanzata dal sindaco di Corigliano, di approfondire aspetti di ordine strettamente economico-finanziario.
“Siamo sul punto di riscrivere la storia dei territori calabresi all’insegna di uno sviluppo integrato sociale e culturale che – si badi bene – non è solo quello del territorio interessato, ma coinvolge tutta la Calabria. E’ questa la grande valenza legata alla nascita della terza città della Calabria. Con oggi si raggiunge un nuovo obiettivo. E questo grazie a quanti hanno voluto dare ulteriore impulso all’iter burocratico in atto: al presidente della prima Commissione, on. Franco Sergio, ai colleghi consiglieri Bova, Esposito e Mirabello, ai due sindaci di Corigliano e Rossano, Geraci e Mascaro, che hanno confermato la volontà deliberata dalle Assemblee civiche delle due Città, ed al Comitato delle Cento Associazioni presieduto dall’avv. Amerigo Minnicelli”, ha asserito il proponente Graziano. “L’obiettivo – ha spiegato il presidente Sergio- è realizzare un miglioramento e riqualificazione dei servizi erogati ai cittadini, la razionalizzazione dei costi e disegnare nuove ipotesi di collaborazione tra i territori con un sistema di sussidiarietà nello specifico sulle politiche pubbliche. Partendo da qui, le Amministrazioni comunali di Rossano e Corigliano Calabro hanno recepito le istanze delle associazioni che operano sul territorio, aprendo un dibattito che è vivo ancora oggi sull’opportunità di giungere alla costituzione di un Comune unico. Ha così preso corpo, nel tempo, un percorso di cittadinanza attiva quale momento effettivo di costruzione di una comunità vicina ai bisogni e alle priorità dei territorio, che in questo caso è stato alimentato da riflessioni di carattere storico e civile e sul piano culturale ed identitario. Sullo sfondo- ha rilanciato il presidente Franco Sergio- c’è un traguardo di grande impatto: la valorizzazione politica, amministrativa ed economica in un territorio che, considerato il suo complesso, potrà configurarsi in una vera e propria area vasta e si troverà ad accogliere una comunità di oltre 80.000 abitanti residenti”.
Successivamente, la Commissione, passando all’esame del secondo punto dell’ordine del giorno, ha audito Anna Romina Muraca, sindaco di Petronà e Maurizio Pace, primo cittadino di Belcastro in merito alla proposta di legge d’iniziativa del consigliere Arturo Bova in ordine alla modifica dei confini territoriali dei due Comuni della provincia di Catanzaro. Sul punto, il presidente Sergio ha precisato che “tecnicamente, si è impossibilitati a procedere ad una rettifica delle particelle A e B alla proposta di legge su cui i cittadini si sono favorevolmente pronunciati con il referendum del 26 giugno 2016, senza esporre la legge a rischio di impugnativa per illegittimità costituzionale”.