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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Fusione comuni della presila, Rota vota sì al Referendum "La fusione valorizzerebbe il sistema delle risorse, attualmente trascurate e mal gestite in quanto singoli elementi isolati"

Fusione comuni della presila,  Rota vota sì al Referendum "La fusione valorizzerebbe il sistema delle risorse, attualmente trascurate e mal gestite in quanto singoli elementi isolati"
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Il 26 marzo voterò sì alla fusione! Ad entrare a gamba tesa con una presa
di posizione netta, il consigliere comunale di Pedace Carmelo Rota, già
assessore ai lavori pubblici del suddetto comune. Attraverso una nota
stampa, ha affermato: “Non solo un fatto di mera convenienza economica e
nemmeno una scontata somma algebrica delle popolazioni dei comuni di
Pedace, Serra Pedace, Casole Bruzio e Trenta, piuttosto un’opportunità di
crescita sociale e culturale. I veri temi, quali il dissesto idrogeologico,
la gestione della montagna, la pianificazione territoriale, non possono
essere affrontati entro i ristretti confini degli attuali comuni, ma devono
necessariamente interessare un’area più ampia, per porre in essere una
politica del territorio efficace ed efficiente. Le nostre migliori risorse
quali i laghi, i parchi naturali, i monumenti, i centri storici, e quindi
il patrimonio geologico e naturale, sono estese ad un insieme ampio di
comuni. La fusione valorizzerebbe il sistema delle risorse, attualmente
trascurate e mal gestite in quanto singoli elementi isolati. Per avere un
futuro bisogna alzare il livello del pensiero, dell’amministrazione, delle
iniziative locali e culturali. Questo anche per poter competere con realtà
più qualificate, per esempio con la zona urbana di Cosenza e Rende, che ci
circondano e ci stanno relegando ad un vero e proprio dormitorio. Qualcuno
paventa il rischio della perdita d’identità, ma ciò che sta succedendo è
che l’identità storica, culturale e sociale di questi territori, va
scomparendo progressivamente, divorata dalla mancanza di risorse e idee
necessarie per il mantenimento e la rivitalizzazione di questa intera area.
Detto questo, il mio è un sì convinto al referendum per la fusione, senza
se e senza ma, auspicando una crescita esponenziale a partire
dall’unificazione”.