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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 GENNAIO 2025

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G20, fondi a Grecia solo dopo sì ad accordi. Sarkozy-Merkel: “Vogliamo resti in euro”

G20, fondi a Grecia solo dopo sì ad accordi. Sarkozy-Merkel: “Vogliamo resti in euro”

| Il 03, Nov 2011

Cancelliera: ‘Applicare programma concordato’. Barroso alla Grecia, intesa o vita più dolorosa

G20, fondi a Grecia solo dopo sì ad accordi. Sarkozy-Merkel: “Vogliamo resti in euro”

Cancelliera: ‘Applicare programma concordato’. Barroso alla Grecia, intesa o vita più dolorosa

 

 

CANNES – SARKOZY, FONDI A GRECIA SOLO DOPO SI’ AD ACCORDI – “Abbiamo detto chiaramente alla Grecia che la sesta tranche del finanziamento potrà essere versata dall’Europa soltanto quando la Grecia avrà adottato l’accordo di Bruxelles del 27 ottobre”: lo hanno detto in una dichiarazione congiunta a Cannes, il presidente francese Sarkozy e la cancelliera tedesca, Angela Merkel.

MERKEL,PRIORITA’EURO STABILE CON O SENZA LA GRECIA – “Il nostro obiettivo, la nostra missione, la priorità è avere un euro stabile e tornare a una gestione sana della nostra moneta”: lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, congiuntamente al presidente francese Nicolas Sarkozy, aggiungendo l’obiettivo sarà raggiunto “con o senza la Grecia”.

SARKOZY-MERKEL, GRECIA DECIDA SE RESTARE IN EURO – La Grecia deve ora “decidere se restare o meno” nell’euro. Lo affermano in una conferenza congiunta il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine dell’incontro con il premier greco Papandreou e dopo la decisione di indire un referendum da parte di Atene.

G20: SARKOZY-MERKEL, VOGLIAMO GRECIA RESTI IN EURO -“Vogliamo che la Grecia resti nell’euro”. Lo affermano in una conferenza stampa congiunta del presidente Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel al termine dell’incontro con il premier greco Papandreou.

SARKOZY-MERKEL, REFERENDUM POSSIBILE 4-5 DICEMBRE – Il referendum sul piano di austerità della Grecia potrebbe essere celebrato i prossimi 4-5 dicembre, Lo affermano in una conferenza stampa congiunta il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine dell’incontro con il premier greco Papandreou.

I leader dei Paesi di Eurolandia che fanno parte del G20 – Italia, Francia e Germania, più la Spagna che è “invitata” al summit dei Grandi – si dovrebbero incontrare domani mattina, alle 10:30, prima dell’inizio del summit di Cannes con i vertici delle istituzioni europee. Lo si apprende da fonti diplomatiche.

APPELLO LAGARDE IN FAVORE ACCORDO UE SU GRECIA – La direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ha lanciato un appello a Cannes, alla “determinazione” in favore dell’accordo raggiunto a Bruxelles sulla Grecia.

“Ciò che conta – ha detto la Lagarde parlando in una pausa dei lavori e andando a incontrare gli imprenditori riuniti nel ‘B20’ – è la fermezza e la determinazione dei partner europei nell’applicare l’accordo del 27 ottobre, superando gli ostacoli che inevitabilmente si presenteranno”.

Durante la riunione alla vigilia del G20 dedicata alla Grecia e all’Eurozona, la Lagarde ha aggiunto: “certamente ci saranno ostacoli sul cammino, a volte ostacoli importanti”, con riferimento alla decisione della Grecia di sottoporre a referendum il piano di salvataggio messo a punto a Bruxelles. Ma, ha assicurato, raramente ho visto “una tale determinazione nell’agire in maniera coordinata”.

NON PIACE ALL’EUROPA L’IDEA DEL REFERENDUM GRECO

– Non è piaciuta in Europa l’idea di un referendum sull’accordo raggiunto a Bruxelles per salvare Atene: non solo le borse internazionali sono colate a picco nel giro di poche ore e lo spread btp-bund è volato fino a oltre 455 punti in pochi minuti, ma i leader dell’Ue non hanno nascosto la loro sorpresa di fronte a una proposta del tutto inattesa, che non aveva neanche sfiorato l’agenda del summit decisivo di mercoledì scorso. Alla vigilia del G20 di Cannes, quindi, il premier greco Giorgio Papandreou manda l’Europa i fibrillazione e – di fatto – apre una crisi nella crisi che rischia di concludersi con un default della Grecia, annullando tutti gli sforzi fatti finora per salvare il Paese e l’euro. A parlare di default è stato lo stesso presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, alla radio Rtl: secondo il premier lussemburghese, infatti, potrebbe essere questo il risultato se i cittadini greci votassero ‘no’ al referendum proposto da Papandreou sul secondo piano di salvataggio di Atene. Una prospettiva che oggi ha fatto sprofondare le piazze azionarie europee, che in una sola seduta hanno bruciato oltre 219 miliardi di euro.

Lo spread btp-bund, inoltre, ha sfondato il muro dei 455 punti base toccando i 455,1 punti. E sul mercato secondario il rendimento del decennale italiano è volato al 6,33% dal 6,29% in meno di 20 minuti. L’attuale situazione rende ancora più difficile unG20 già complicato. Tanto che per domani, a margine del summit di Cannes, è prevista una riunione tra Papandreou e – tra gli altri – la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francese, Nicolas Sarkozy, il nuovo presidente della Bce, Mario Draghi, e il direttore dell’Fmi, Christine Lagarde. Nel frattempo, secondo quanto ha detto all’ANSA un portavoce della Commissione europea, la Lagarde e il commissario Ue all’Economia e agli affari monetari, Olli Rehn, hanno avuto nel pomeriggio una conversazione telefonica sulla crisi greca, soffermandosi in particolare sulla proposta del referendum e sulla reazione dei mercati finanziari.

Da parte loro, i presidenti della Commissione Ue, José Manuel Barroso, e del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, hanno sottolineato in una nota che “per la Grecia accettare l’accordo Ue è la cosa migliore”, dichiarandosi , “fiduciosi che Atene rispetterà gli impegni presi a livello di Eurozona e con i partner internazionali”. Entrambi hanno avuto conferma della proposta del referendum dallo stesso Papandreou durante una conversazione telefonica: “Prendiamo nota dell’intenzione della Grecia”, hanno sottolineato nel comunicato, spiegando che continueranno ad avere consultazioni costanti con tutti i membri dell’Eurozona in relazione a quest’ultimo sviluppo. Adesso i riflettori sono puntati sul premier greco, che secondo il primo ministro belga, Yves Leterme, “ha una responsabilità molto pesante”, soprattutto di fronte alla debacle dei mercati, che in questo momento “hanno bisogno di stabilità e sicurezza”.

redazione@approdonews.it