Gabbiani killer: una minaccia per le balene e non solo Per gli studiosi hanno causato la morte dei cetacei fuori la costa Argentina tra il 2013 e 2014. "Strappano le carni per mangiarne il grasso dei piccoli dei cetacei"
Un nuovo studio punta il dito contro i gabbiani etichettandoli come possibile
causa della morte dei balenotteri. Lo studio pubblicato sull’ultimo numero della
rivista internazionale “PLOS ONE”, ha ipotizzato che i gabbiani sono diventati
infatti un vero pericolo per le balene. Secondo i ricercatori fuori della penisola
di Valdes, luogo di riproduzione delle balene, gli uccelli banchettano strappando
le carni per mangiarne il grasso. E con il passare degli anni, a partire dal 1970
da quando sono stati avvistati i primi attacchi, i gabbiani sono diventati sempre
più aggressivi rivolgendo la loro attenzione sui piccoli dei cetacei. I biologi
sostengono che il numero dei gabbiani sia aumentato esponenzialmente e che gli uccelli
abbiano iniziato prima a sorvolare i cetacei semplicemente passando sopra l’acqua,
poi nutrendosi della pelle morta, e successivamente ad attaccando le balene in superficie,
strappando le carni per mangiarne pelle e grasso. Ma hanno avuto coraggio attaccando
solo le balene, formando dei fori che col passare del tempo sono diventati più grandi
su ogni cetaceo. Per lo studio, negli anni ‘ 70 solo il 2 per cento delle madri delle
balene in vita e i loro piccoli hanno avuto lesioni causate dai gabbiani; tre decenni
più tardi, hanno ferito il 99 per cento. Le madri delle balene si sono fatte furbe
e hanno iniziato a tenere le spalle sott’acqua, ma i gabbiani poi hanno preso d’assalto
i più piccoli. Un autore dello Studio “Live Science” ha dichiarato ” I piccoli cetacei
non sanno come tenere le spalle sott’acqua.” “Le spalle sono troppo piccole per arcuarle,
e ora gli obiettivi primari dei gabbiani sono i balenotteri appena nati”. Lo studio
ha documentato un piccolo che ha avuto il 19 per cento della parte posteriore coperta
da lesioni. Per gli scienziati gli uccelli sono diventati infatti un vero pericolo
per le balene in quanto le ferite possono causare infezioni, disidratazione e altri
patologie, che potrebbero avere un impatto sulla loro mortalità complessiva. Un
incubo per tutti coloro che sono rimasti traumatizzati dal celebre film di Hitchcock,
osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, in cui
gli uccelli facevano strage di esseri umani. Uno scenario che, secondo i biologi,
non è tanto lontano dalla sfera del possibile. Quella dei gabbiani killer è una
questione che preoccupa gli scienziati che stanno effettuando in questi ultimi anni,
studi sugli uccelli marini. Secondo Simon Prentis, un 61enne attivista, in seguito
all’aggressione da parte di gabbiani ai danni di animali domestici e persone, culminata
con l’uccisione di un cane e una tartaruga in Cornovaglia, ha ipotizzato che ben
presto gli uccelli violenti potrebbero scagliarsi sui bambini. Anche in Italia stanno
diventando sempre di più e sempre più pericolosi i gabbiani che vivono nelle nostre
città italiane. Sono varie le città che sono più soggette ad attacchi da parte
dei gabbiani, ma su tutte c’è la capitale d’Italia, Roma, seguita da Napoli,
Venezia e Trieste. La specie di gabbiani in questione è la Larus michahellis: gabbiani
reali a zampe gialle che si nutrono di pesci, carcasse, uova, piccoli animali, rifiuti
e anche altri uccelli come piccioni, in quanto sono carnivori e possono trasformarsi
in veri avvoltoi pur di nutrirsi. Grazie al loro becco riescono a uccidere e sventrare
le loro vittime e con le feci si difendono da attacchi di disturbo.