Gdf scopre 153 falsi poveri nel salernitano
redazione | Il 03, Set 2012
Denunciati anche 11 funzionari comunali, danno da 107mila euro
Gdf scopre 153 falsi poveri nel salernitano
Denunciati anche 11 funzionari comunali, danno da 107mila euro
(ANSA) ROMA – Scoperti dalla Guardia di Finanza di Scafati, in provincia di Salerno, 153 falsi poveri, tutti denunciati insieme a 11 funzionari comunali che avevano consentito l’erogazione dei sussidi. Le Fiamme gialle hanno quindi scoperto una maxi-frode per ottenere indebitamente contributi assistenziali, erogati a tutela delle fasce più deboli e con una bassa consistenza reddituale e patrimoniale.
I 153 segnalati alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore (SA) sono accusati di falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico, per aver beneficiato, senza averne alcun diritto e mediante false dichiarazioni, di prestazioni sociali agevolate erogate dal Comune di Scafati. Il danno per l’erario ammonta a 107.524,52 euro.
Le Fiamme gialle hanno effettuato controlli mirati, volti a riscontrare la veridicità dei contenuti delle dichiarazioni sostitutive di certificazione, di atto di notorietà e ai fini I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) presentate. L’attività investigativa ha evidenziato la responsabilità di 11 funzionari pubblici del Comune di Scafati, denunciati all’autorità giudiziaria per abuso d’ufficio e falso ideologico per le gravi omissioni che hanno agevolato, tra il 2008 ed il 2011, le richieste di intervento assistenziale degli indagati. I funzionari hanno istruito e perfezionato le richieste illecite per l’assegnazione dei contributi assistenziali presentate dai 153 cittadini scafatesi, i quali, hanno visto accogliere tout court la propria richiesta, risultando assegnatari del sussidio. Dagli accertamenti svolti è emerso che i richiedenti avevano falsamente compilato i moduli per l’autocertificazione I.S.E.E., dichiarando una situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare fittizia.
A seguito del confronto tra i redditi dichiarati con quelli riportati nell’Anagrafe Tributaria è emerso che, difformemente dal reddito complessivo I.S.E.E., dichiarato pari a zero per assicurarsi le agevolazioni, i richiedenti avevano conseguito redditi di gran lunga superiori. Bloccata l’erogazione di ulteriori finanziamenti, le somme indebitamente ottenute, ora saranno recuperate mentre i funzionari pubblici dovranno rispondere del danno erariale arrecato.