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Gennaro “Rino” Gattuso candidato in Calabria con Berlusconi?

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Bindi, Casini e Fini capilista nella nostra regione. Antonio Marziale in pole position in una lista di centro?

di LL

Gennaro “Rino” Gattuso candidato in Calabria con Berlusconi?

Bindi, Casini e Fini capilista nella nostra regione. Antonio Marziale in pole position in una lista di centro?

 

di LL

 

 

Il quadro politico delle candidature alla Camera ed al Senato per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 stanno per prendere forma. Le primarie del partito democratico e Sel in Calabria hanno indicato i nomi che i cittadini si troveranno sulla scheda elettorale. Un passo avanti per limitare i danni di una legge elettorale che noi definiamo antidemocratica. Il popolo italiano non ha direttamente la possibilità di scegliere i propri rappresentanti nella massima assemblea elettiva del Paese. Come abbiamo rimarcato in più occasioni, gli eletti vengono indicati dalle segreterie dei partiti in base ai sondaggi interni con la certezza ormai quasi matematica dei voti riportati per ogni singola lista. Le primarie del Pd e di Sel salvano la faccia da una legge voluta da Calderoli della Lega Nord, ma poi negli anni sostenuta da tutti i governi succedutisi sia a destra che a sinistra che al centro e perfino al governo tecnico di Monti.

I candidati a premier sono quasi definiti: Mario Monti per il centro con l’appoggio di Casini, Fini, Montezemolo e Rutelli, oltre al sostegno incondizionato del Vaticano con le più alte gerarchie ecclesiastiche. Obiettivo ridare vita alla Democrazia Cristiana.

Pierluigi Bersani per la sinistra progressista e riformista di Sel di Vendola e del Psi di Nencini. L’ex Pm Ingroia per la sinistra massima lista del Pdci di Diliberto, rifondazione comunista di Ferraro, i Verdi ed il movimento arancione dei sindaci capeggiati da De Magistris e Orlando, oltre a quello che rimane del partito di Antonio Di Pietro.

Discorso a parte merita la destra di Berlusconi, il Pdl un partito in difficoltà per la non alleanza con la Lega nord sul nome a premier di Berlusconi e sopratutto per le tante defezioni in seno al partito con l’uscita di numerosi esponenti di primo piano.

La Russa e Meloni con il loro neonato movimento, in termini di numeri non ha niente a che vedere con il vecchio partito di AN.

Le primarie si, le primarie no: e’ stata una mazzata politica difficilmente recuperabile in termine di credibilità e consensi elettorali, indipendentemente dalla capacità comunicativa del patron di Mediaset. Berlusconi sa benissimo che la partita definitiva non si gioca il 24/25 febbraio, il rischio elevatissimo di una vittoria alla Camera di Bersani ed un voto frastagliato al Senato senza una maggioranza rimette in gioco il cavaliere, nel riscrivere le regole della Costituzione dopo il voto politico.

La sorte sembra volere Bersani nelle mani di Berlusconi (nel bene e nel male), se non chiude l’alleanza al Senato in Lombardia con il partito di Maroni (si assegnano 46 Senatori) alla fine farà il gioco del leader del Partito democratico.

In tutto questo si inserisce in Calabria la candidatura (auspicata dalla società civile) del fondatore dell’Osservatorio sui diritti dei minori Antonio Marziale, una figura di primo piano oltre che di prestigio per i calabresi e non solo. Voci accreditate lo collocano nell’area del rinascente centro politico e, a ben vedere, le voci risulterebbero credibili considerata la sua formazione di matrice cattolica. Va anche detto che una candidatura come quella di Marziale e’ un valore aggiunto in termini di consensi elettorali in Calabria. Salvo sorprese dell’ultimo momento, tra le quali anche quella di non accettare alcuna candidatura come già accaduto nelle consultazione politiche del 2008.

Gennaro “Rino” Gattuso con molte probabilità sarà il n. 2 del Pdl in Calabria. Del popolare giocatore del Milan e della nazionale di calcio, non si sa ancora quale sia la sua idea guida per lo sviluppo della Calabria. Rosy Bindi con molte probabilità sarà capolista del Pd in Calabria. La presidente del partito democratico non ha avuto un grande successo alle primarie a Reggio Calabria. Demetrio Battaglia, un nome molto meno conosciuto della “Pasionaria” del Pd, ha vinto il confronto diretto. Certo nessuno ha capito per quale ragione la Bindi e’ stata catapultata nella nostra provincia.

Va anche detto che la Calabria e’ diventata terra di conquista nel momento elettorale per poi finire nel dimenticatorio (la storia ci da ragione).

Stesso ragionamento per i vari Berlusconi, Fini, Casini ecc, che si apprestano a fare i capolista nella nostra regione. In Calabri non ci sono intelligenze capaci di guidare le liste elettorali? Un mistero lungo anni…….

Un quadro politico che si presenta irto di difficoltà, a meno che, Bersani e Monti dopo il voto, con la regia del presidente della Repubblica Napolitano, non trovino la quadra nell’interesse della nazione. Bersani presidente del cConsiglio dei ministri e Mario Monti, presidente della Repubblica. Una Santa alleanza per eliminare dalla scena politica Berlusconi e la Lega Nord.

Attendiamo per capire.

redazione@approdonews.it