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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 GENNAIO 2025

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Genova, rabbia contro sindaco: ‘Vergogna’. Procura indaga per disastro e omicidio

Genova, rabbia contro sindaco: ‘Vergogna’. Procura indaga per disastro e omicidio

| Il 05, Nov 2011

Berlusconi: ‘Si è costruito dove non si poteva’

Genova, rabbia contro sindaco: ‘Vergogna’. Procura indaga per disastro e omicidio

Berlusconi: ‘Si è costruito dove non si poteva’

 

 

 

(ANSA) La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti per l’alluvione che ieri ha fatto sei morti e provocato ingenti danni a Genova. L’inchiesta e’ seguita dal procuratore capo facente funzioni, Vincenzo Scolastico, e dal sostituto procuratore Stefano Puppo. Intanto e’ rientrato l’allarme in via Fereggiano, a Genova. Lo ha comunicato la Protezione Civile. Dagli accertamenti effettuati il presunto ‘tappo’ del torrente Fereggiano non rappresenta un problema. In via Fereggiano sono ripresi i lavori di sgombero della strada.
GENOVA: URLA AL SINDACO, VERGOGNA – “Vergogna, vergogna, vattene a casa, dimissioni”. Così alcuni residenti di via Fereggiano, a Genova, hanno contestato il sindaco, Marta Vincenzi, che era venuta a rendersi conto della situazione. “Qui non sei su facebook – hanno aggiunto – qui siamo nel tempo reale”.

Lungo via Fereggiano la contestazione nei confronti del sindaco Marta Vincenzi è stata pressoché unanime. “Perché ha lasciato le scuole aperte?”. “Qui sono morti dei miei amici, perche?”. “Voi lo sapevate che questo è un posto a rischio, ma non avete fatto niente, non avete fatto niente”. Quasi impossibile per Marta Vincenzi rispondere. E’ dovuta intervenire la polizia e improvvisare lì per lì un cordone di sicurezza. Ciononostante Marta Vincenzi ha continuato il suo sopralluogo, tentando, in alcuni casi con successo, di rispondere.

“Non è vero, no è vero che non abbiamo fatto niente”: il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ha risposto così ai cittadini di via Fereggiano che la contestavano. Inizialmente si era imposta il silenzio, poi è sbottata: “Abbiamo ripulito il Bisagno, abbiamo speso sei milioni sul Fereggiano. Non potete dire che non abbiamo fatto niente”. Quindi, sempre protetta da un cordone di sicurezza della polizia, il sindaco si è a lungo intrattenuta con i titolari di un negozio distrutto, i signori Glauco e Mario Giachero. Dentro a ciò che resta della loro rivendita di bomboniere, Marta Vincenzi ha cercato di difendersi dalle accuse. “Faremo tutto ciò che potremo per aiutarvi, ma non abbiamo colpe. Se non quella di non aver spiegato meglio cosa significa allerta 2”.

PROTEZIONE CIVILE MONITORA PIEMONTE, LIGURIA E PO – E’ in corso in una riunione del Comitato operativo della Protezione Civile, con il prefetto Franco Gabrielli e le autorità locali, per monitorare l’emergenza maltempo che sta interessando le regioni nord-occidentali, Piemonte e Liguria in particolare, ma anche la situazione del Po e degli affluenti. Dopo aver duramente colpito la città di Genova, infatti, la perturbazione si è estesa a comprendere anche il Piemonte e la Liguria di Ponente. Persistono, nella mattinata di oggi, precipitazioni nell’Alessandrino, sui bacini del Bormida e dell’Orba, sull’area dello Spezzino e sull’alto Magra. Il Sistema di Protezione Civile è attivato per fornire assistenza e supporto alla popolazione colpita e per presidiare il territorio. La perturbazione è infatti destinata a protrarsi per 36-48 ore, insistendo ancora sulle zone già colpite. Per monitorare le zone a rischio e fronteggiare la situazione emergenziale, oltre a Vigili del fuoco, Forze armate e Forze di polizia, è al lavoro il Volontariato di Protezione Civile. Operative le colonne mobili delle regioni Toscana, Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta e, a sostegno delle regioni colpite, attivate anche Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Provincia autonoma di Trento. Operative anche le organizzazioni nazionali di volontariato: Associazione nazionale alpini, Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, Federazione Italiana Ricetrasmissioni Citizen’s Band, Associazione radioamatori italiani, Raggruppamento nazionale radiocomunicazione di emergenza, Prociv, Misericordie e Anpas, oltre alla Croce Rossa Italiana e al Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico.

APERTO FASCICOLO SU VITTIME ALLUVIONE – La Procura di Genova ha aperto un fascicolo sulle sei vittime dell’alluvione che ha colpito il capoluogo ligure. Si tratta, hanno spiegato in Procura, di un atto dovuto quando ci sono decessi per cause di morte non accertate. Al momento, quindi, non c’é alcuna ipotesi di reato.

Del fascicolo si sta occupando il sostituto procuratore Stefano Puppo, che attende le relazioni delle forze di polizia per valutare i fatti. Soltanto successivamente potrà essere formulata una eventuale ipotesi di reato. Dalla Procura si apprende inoltre che non sarà effettuata alcuna autopsia sui sei cadaveri.

PAPA CHIAMA BAGNASCO, SONO VICINO A VITTIME – Il Papa ha telefonato all’arcivescovo di Genova, card. Angelo Bagnasco, per manifestargli la sua “personale vicinanza e la sua preghiera per le vittime e tutte le persone colpite dal disastro” causato da maltempo in Liguria. La telefonata – fanno sapere i collaboratori di Bagnasco – è giunta mentre era nelle zone colpite.
Il cardinale Bagnasco ha visitato di persona il quartiere Marassi colpito ieri dall’alluvione. Il porporato, giunto in auto in via Fereggiano, si è incontrato con alcuni cittadini. “Siate forti – ha detto loro – è come l’alluvione del ’70. Il dolore e’ grande, ma ora è il momento di rimboccarsi le maniche”.

SI LAVORA NEL FANGO, A GENOVA ANCORA PIOGGIA – Cittadini con le pale, ruspe per rimuovere le auto accatastate una sull’altra, mezzi di soccorso per lo spurgo di seminterrati e cantine: via Ferragiano si è svegliata ancora invasa dal fango che ieri ha travolto ed ucciso sei persone. Lungo la strada simbolo dell’ennesima tragedia italiana i segni del disastro sono evidenti: tutti i negozi hanno subito danni, alcuni sono stati completamente distrutti dalla furia dell’acqua. Centinaia di cittadini stanno lavorando per cercare di salvare le poche cose risparmiate dal fango, mentre le ruspe caricano sui camion le auto distrutte per portarle via. Ancora sospesa in tutta la zona l’erogazione del gas, ci sono infatti ancora rischi. Nella parte più alta della strada, dove il torrente ha sfondato gli argini, i tombini sono saltati e continua a fuoriuscire l’acqua. Ed intanto su Genova é ripreso a piovere.

AUMENTA PIOGGIA NELLO SPEZZINO, NUOVE FRANE – Aumenta ancora l’intensità della pioggia in tutta la Val di Vara, nella provincia di la Spezia alluvionata la scorsa settimana. Nuovi fronti di frana sono caduti nell’ultima ora in luoghi dove si erano già verificati importanti smottamenti. Due squadre del soccorso alpino e speleologico sono partite per monitorare le frane più importanti e l’alveo del torrente Pogliaschina che resta sorvegliato speciale. Dopo il breafing del mattino al centro operativo di Borghetto, si attende il vertice del primo pomeriggio per la definizione delle aree di maggiore crisi. Un nuovo picco di pioggia è previsto per il tardo pomeriggio di oggi.
GEOLOGI, DISSESTO E’ EMERGENZA NAZIONALE – “C’é bisogno urgente di pianificare con la natura e non contro la natura” . Lo ha affermato Gian Vito Graziano , Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, secondo i quali occorre attivare i presidi territoriali e fare prevenzione a tutto campo 365 giorni l’anno”. “In Italia ormai i bollettini meteo sono diventati bollettini di guerra, dobbiamo essere pronti a combattere contro il nemico che è il dissesto idrogeologico, è un’emergenza nazionale – ha detto Graziano – L’autunno è iniziato con i tragici eventi alluvionali del salernitano, di Roma, ancora della Campania, della Liguria, della Toscana e nuovamente in Liguria, nell’arco di 20 giorni abbiamo avuto frane, alluvioni, morti, centinaia di sfollati e danni per milioni di euro”. “Non bisogna perdere più tempo – ha concluso – Così come furono considerate emergenze quella dei rifiuti a Napoli e quella dell’acqua in Sicilia , credo che anche questa debba essere considerata una vera emergenza nazionale”.

redazione@approdonews.it