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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 30 DICEMBRE 2024

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Gentile (Cgil): “L’abbandono in cui versa l’Asp riguarda anche l’errata utilizzazione della posizione organizzativa”

Gentile (Cgil): “L’abbandono in cui versa l’Asp riguarda anche l’errata utilizzazione della posizione organizzativa”

| Il 14, Lug 2011

Per il sindacalista l’Azienda sanitaria provinciale si trova in crisi per errori commessi da chi la dirige

Gentile (Cgil): “L’abbandono in cui versa l’Asp riguarda anche l’errata utilizzazione della posizione organizzativa”

Per il sindacalista l’Azienda sanitaria provinciale si trova in crisi per errori commessi da chi la dirige

 


 

REGGIO CALABRIA – L’abbandono in cui si trova l’Azienda Sanitaria Provinciale, non è dovuto soltanto al Piano di rientro e alla cancellazione di molti servizi e posti letto ma riguarda anche l’errata utilizzazione di un importante strumento quale la “posizione organizzativa” necessaria per affrontare e risolvere problematiche impellenti e strutturali nei settori critici Aziendali. Le ultime delibere varate dalla gestione commissariale dell’ASP, sembravano colpi di coda di chi doveva cedere il passo, invece, con decreto di Giunta Regionale n. 55 del 08 Luglio 2011, la Dr.ssa Squillacioti è stata confermata alla guida dell’ASP per un ulteriore triennio  nella veste di Direttore Generale. Diventa quindi incomprensibile l’adozione di un atto deliberativo monco, privo di quella visione generale e del livello gestionale necessario a superare le individualità vicine ai vari avvicendamenti. La delibera in questione è la n. 642 del 30 Giugno 2011 che riavvia il percorso per l’assegnazione delle Posizioni Organizzative al personale del Comparto Sanità, per soli 26 posti sui 56 previsti ma sospesi da un’ordinanza del Giudice del Lavoro di Reggio Calabria. Questi 26 incarichi, stranamente, riguardano quasi esclusivamente il personale amministrativo rendendo conseguentemente incerta l’assegnazione delle altre 30 posizioni organizzative deliberate in precedenza a seguito di accordo tra le parti. Se la motivazione di fondo era quella di ottemperare all’ordinanza, il neo Direttore Generale, avrebbe dovuto dare seguito a tutte e 56 le Posizioni Organizzative affrontando nella sua globalità tale problematica così come concordato con le OO.SS. Ciò non è stato e le 26 posizioni organizzative deliberate sono tutte concentrate all’interno di Palazzo Tibi con pesature portate al massimo stipendiale anche in quei casi dove vengono indicate molte posizioni per la stessa funzione. La Dr.ssa Squillacioti è troppo intelligente per non capire la fase delicata della riorganizzazione e della conseguente necessità di dotarsi di uno strumento organizzativo funzionale alle necessità dell’intero assetto aziendale e capace di fronteggiare le criticità dell’intero territorio. La cartina di tornasole la troviamo nella delibera n. 638 del 28 Giugno 2011, dove prende atto della nota del Presidente della Commissione esaminatrice, costituita per l’affidamento dell’incarico di Coordinamento e Posizione Organizzativa, presso l’ex ASL di Locri. Tuttavia non vorremmo pensare che la neo Direttrice si sia fermata a quelle posizioni vicine alla Direzione Aziendale con sede a Palazzo Tibi, abbandonando tutto il resto dell’ASP provinciale. Vogliamo invece sottolineare la nullità dell’atto deliberativo 642 per due semplici motivi: il primo attiene l’utilizzo dei fondi contrattuali assegnati in precedenza alle 56 posizioni con diverse pesature (le attuali 26 hanno la massima pesatura di € 8.160,49 e tali costi non si conciliano con la presenza di un considerevole numero d’incarichi nella stessa struttura); il secondo attiene semplicemente al rispetto dell’accordo sottoscritto tra Direzione Generale e tutte le Rappresentanze Sindacali in data 15.06.2011. Il mancato rispetto di quanto appena osservato, a parere della F.P. CGIL, comporta la nullità dell’atto. D’altro canto, ci permettiamo di osservare che vi è la necessità di una varietà di posizioni organizzative che possano gestire ed affrontare le diverse e complesse criticità sanitarie e sociali presenti nei Distretti, al Dipartimento Ospedaliero, alla Direzione Sanitaria e Amministrativa aziendale, alle Direzioni Sanitarie di Presidio Ospedaliero, al Dipartimento di Emergenza Urgenza, al Dipartimento di Prevenzione, all’area della Riabilitazione, alla Salute Mentale, ai Servizi Sociali. In buona sostanza l’organizzazione concreta e strutturata di tutto ciò che riguarda il personale dell’area del comparto afferente al Servizio Infermieristico e Tecnico, all’area del Sociale, della Medicina Legale, ecc. Per concludere, pur non entrando nel merito delle prerogative assegnate al nuovo Direttore Generale, come F.P. CGIL, chiediamo l’immediata revoca dell’atto deliberativo n. 642 del 30.06.2011 e il contestuale rispetto dell’accordo sottoscritto tra tutte le Rappresentanze Sindacali e il Direttore Generale dell’ASP in data 15 Giugno 2010. Da ciò ne consegue l’auspicio, nell’interesse generale dell’ASP e di tutti i lavoratori, che la Dr.ssa Squillacioti riproponga, in termini d’informazione preventiva, una nuova deliberazione garante dell’accordo sottoscritto, al fine di dotare l’intera ASP del numero di posizioni organizzative, già stabilite in 56, quale strumento indispensabile di governo del personale del Comparto Sanità. Si precisa infine che, la pesatura di tali incarichi deve assumere un valore diversificato a seconda delle responsabilità assegnate con equa gradazione in presenza di più posizioni afferenti alla stessa direzione.

Riservandoci eventuali azioni a tutela dell’interesse generale dei lavoratori, restiamo in attesa di tempestivo esaustivo riscontro.