Geologi, ricorso contro annullamento elezioni 2013 Il Consiglio dei Geologi difenderà la volontà degli iscritti
“Il Consiglio regionale dell’Ordine dei Geologi, anche a tutela dell’immagine dell’Istituzione rappresentata, ricorrerà in appello contro la sentenza emessa dal Tribunale di Catanzaro che annulla il risultato delle elezioni dello scorso luglio 2013, chiedendone anche la sospensione. A tal proposito si precisa che, in attesa di definitivo provvedimento giurisdizionale, il Consiglio dovrà restare in carica. Naturalmente, nonostante queste nuove ed ulteriori contrarietà continuerà, come sempre, a perseguire gli interessi della categoria in ossequio a quanto democraticamente deciso dagli iscritti”. È quanto si legge in una nota del Consiglio dell’Ordine regionale dei Geologi, che ribadisce la bontà dell’operato dell’Ordine in merito alle elezioni per la composizione del Consiglio, e che ritiene “assolutamente ingiusto annullare, per il ritardo di un giorno nell’invio per posta prioritaria della convocazione a qualcuno degli elettori, le elezioni regolarmente indette, democraticamente svolte con ciò violando la volontà della maggioranza dei Geologi elettori”.
“Le operazioni di voto per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Calabria, avvenute nel mese di luglio 2013 – prosegue il documento – sono state impugnate da dieci professionisti (tra cui alcuni candidati della lista concorrente “Ambiente Energia e Territorio”) perché ritenute illegittime, con la contestazione di 13 “vizi”. Come per legge, il ricorso venne presentato al CNG che, ritenendolo infondato, lo ha rigettato.
I ricorrenti impugnarono poi la decisione del Consiglio Nazionale dinanzi al Tribunale Ordinario di Catanzaro. In data 10 dicembre u.s. il Tribunale ha depositato il Decreto, così annullando le elezioni per un errore procedurale. Dei 13 vizi contestati dai ricorrenti, il Tribunale ne ha ritenuto fondato soltanto uno, ovvero: il ritardo di un giorno nell’invio della convocazione per le elezioni a qualcuno degli elettori.
In altre parole, è stato accertato che, a qualcuno dei professionisti aventi diritto di voto, la convocazione è stata inviata 9 giorni prima delle elezioni (anziché dieci), in violazione di quanto previsto all’art. 3, comma 3, del DPR 169/2005. La norma dispone che “L’avviso di convocazione è spedito a tutti gli iscritti nell’albo, esclusi i sospesi dall’esercizio della professione, per posta prioritaria, per telefax o a mezzo posta elettronica certificata, almeno dieci giorni prima della data fissata per la prima votazione…”. Può ritenersi che i contorni di questa vicenda siano quantomeno paradossali. Continua a meravigliare, a distanza di anni, l’animosità di alcuni Colleghi nei confronti di un esito elettorale oggettivamente chiaro nelle indicazioni espresse dalla gran parte degli iscritti al nostro Ordine. Peraltro, i termini temporali previsti dalla succitata norma, a nostro parere, non sono perentori ma soltanto ordinatori, ed è poco plausibile che un ritardo di un giorno per nell’invio della convocazione possa avere influenzato significativamente l’esito delle elezioni.
Del resto, per stimolare la massima partecipazione possibile alle operazioni di voto, oltre a inviare l’avviso elettorale via P.E.C. (a tutti i professionisti che ne avevano comunicato gli estremi, ai sensi del D.L. n. 185/2008 e del D.L. 179/2012) e per posta prioritaria, ancor prima, e precisamente in data 4/6/2013, l’Ordine aveva diffuso un preavviso elettorale mediante una comunicazione on line sul proprio sito Web, fornendo anche istruzioni per la richiesta della scheda elettorale. Nel messaggio del 4 giugno 2013 (inviato anche per e-mail il 5 giugno 2013) veniva specificata sia la data di indizione delle elezioni (27 giugno 2013) sia quella di scadenza per la presentazione delle candidature (5 luglio 2013). Il 26 giugno 2013 veniva, infine, indetta un’Assemblea Generale degli iscritti presso l’Hotel Eurolido di Falerna Lido (CZ), avente come ordine del giorno proprio le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine 2013-2017. Nel corso di detta Assemblea, il Presidente uscente ebbe modo di informare in dettaglio gli iscritti sulla normativa inerente lo svolgimento delle elezioni e sulle procedure di voto.
Per queste ragioni, e per i fatti sopraelencati, il Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Calabria, nel rispetto comunque del provvedimento giurisdizionale, non ne condivide però il contenuto ritenendo assolutamente ingiusto annullare, per il ritardo di un giorno nell’invio per posta prioritaria della convocazione a qualcuno degli elettori, le elezioni regolarmente indette, democraticamente svolte con ciò violando la volontà della maggioranza dei Geologi elettori”.