Gestione rifiuti, saltano i lavori della IV Commissione per l’abbandono di Chizzoniti
redazione | Il 25, Lug 2014
“Ho abbandonato i lavori perché il sottoscritto, e come me tanti altri colleghi, non è omologabile alla logica del pressapochismo politico, imperversante da qualche anno a questa parte, dietro cui si nascondono quasi sempre interessi opachi”. Gallo: “Sono dispiaciuto per l’ennesimo rinvio”. Tripodi: “Scollamento all’interno della maggioranza”
Gestione rifiuti, saltano i lavori della IV Commissione per l’abbandono di Chizzoniti
“Ho abbandonato i lavori perché il sottoscritto, e come me tanti altri colleghi, non è omologabile alla logica del pressapochismo politico, imperversante da qualche anno a questa parte, dietro cui si nascondono quasi sempre interessi opachi”. Gallo: “Sono dispiaciuto per l’ennesimo rinvio”. Tripodi: “Scollamento all’interno della maggioranza”
Il presidente della Commissione “Vigilanza”, Aurelio Chizzoniti, ha abbandonato i lavori odierni della IV Commissione di cui è membro. Per tale ragione, la Commissione, in mancanza del numero legale, non si è svolta.
“Ho abbandonato i lavori – ha spiegato – perché il sottoscritto, e come me tanti altri colleghi, non è omologabile alla logica del pressapochismo politico, imperversante da qualche anno a questa parte, dietro cui si nascondono quasi sempre interessi opachi. Ho già avuto modo di esporre, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale, il mio punto di vista sulla legge circa il ‘riordino del servizio di gestione rifiuti urbani ed assimilati’. In quella circostanza – ha aggiunto Chizzoniti – ho spiegato che il testo pervenuto in Aula era sostanzialmente difforme da quello approvato qualche giorno prima in Commissione con il contributo determinante di alcuni miei emendamenti approvati e volti a ricondurre il testo legislativo in un alveo di trasparenza e legalità. In quale regione dell’Occidente democratico può accadere che un testo di legge approvato in Commissione giunga, all’insaputa dei più, modificato in Aula per la definitiva approvazione? Oggi ho avuto conferma, direttamente dai vertici burocratici di riferimento della IV Commissione, della fondatezza delle sostanziali difformità da me denunciate in Aula e giustificate con motivi tecnici-informatici e ho trovato paradossale e preoccupante quanto accaduto. Ho trovato, inoltre, insopportabile per ogni coscienza democratica le parole dell’assessore Pugliano, pronunciate in conferenza stampa, allorquando asserisce che verso la legge vi è un disinteresse che contagia la stessa maggioranza e che non si dimette per non sovraccaricare di responsabilità la presidente Stasi. Forse – ha concluso il presidente della Commissione ‘Vigilanza” – il buon senso avrebbe voluto che la rinuncia alle dimissioni venisse ascritta agli interessi dei calabresi e non a quello della Presidente facente funzioni, ma tant’è. Circa il disinteresse cui egli fa riferimento, visto il retroscena da me indicato in Aula e puntualmente riscontrato oggi, auspicherei che non fosse, invece, l’interesse la molla che muove ad approvare, in fretta e furia, un testo di legge dal percorso accidentato, con numerosi punti interrogativi a cui dare risposta, tecnicamente lacunoso ed a tratti inquietante. Non a caso l’avvocato Manna, dirigente del Settore Bilancio, ha suggerito, nel contesto dei lavori della II Commissione, l’ ineludibile soppressione degli articoli 2 e 7 del testo arrivato in Aula. Fra l’altro, mente l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha approvato un atto deliberativo (n. 49 dell’8 luglio 2014) con il quale demanda alla “Sua” la competenze su tutti gli appalti, la legge di riordino sui rifiuti, all’articolo 7, attribuisce le stesse competenze alla Giunta con riferimento ‘ai lavori di adeguamento e di costruzione nonché la relativa gestione, possibilmente unitaria, dell’impianto di termovalorizzazione e degli impianti di preselezione e trattamento’. Forse di questi motivi si nutrono l’ irritazione e il nervosismo dell’assessore Pugliano, che non ha gradito le conclusioni della Commissione ‘Bilancio’ perché, a suo dire, la Commissione Bilancio avrebbe dovuto ‘prendere atto solo dell’invarianza di spesa’, anziché della soppressione degli articoli 2 e 7 del testo legislativo”.
Gallo dispiaciuto per l’ennesimo rinvio
A conclusione dei lavori della quarta Commissione, il presidente Gianluca Gallo ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Sono a dir poco dispiaciuto per il fatto di non essere riusciti per mancanza del numero legale a licenziare, sia pure per la seconda volta, la legge sul riordino amministrativo del servizio di gestione dei rifiuti in Calabria. Nella giornata di ieri su invito della Vicepresidente Stasi, avevo convocato ad horas, con senso di responsabilità, la Commissione, alla quale era stata rimandata la legge dalla Commissione Bilancio. Avrei voluto che si lavorasse insieme ai colleghi al testo per migliorarlo, anche in virtù delle indicazioni della seconda Commissione e del dipartimento Bilancio. Riconosco ai Consiglieri regionali componenti la Commissione che presiedo di avervi già lavorato emendando il testo e rendendolo, quindi, più adatto alle esigenze della società calabrese. Avremmo dovuto anche sanare il disguido tecnico inerente a due emendamenti presentati dal collega Chizzoniti. Tutto questo, non è stato possibile per il venire meno del numero legale durante i lavori odierni dell’organismo. Voglio comunque ringraziare i colleghi presenti, in particolare il collega Pasquale Tripodi, consigliere di opposizione, che con la sua permanenza ai lavori, aveva consentito il mantenimento numero legale. Il grande rammarico è dovuto al fatto che queste circostanze hanno impedito la riapprovazione del testo di legge con il pericolo incombente di un’ulteriore crisi del sistema regionale dei rifiuti, coincidente con la piena stagione estiva. Mi auguro che da subito ci si possa ravvedere e si lavori per la rapida approvazione della legge”.
Tripodi: Scollamento all’interno della maggioranza
Il Consigliere regionale del gruppo Misto, Pasquale Tripodi, a conclusione dei lavori della quarta Commissione, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Prendo atto, come ho affermato durante i lavori della Commissione, che il numero legale non era garantito dalla maggioranza, e per tutto ciò che è avvenuto durante i lavori dell’ultimo Consiglio regionale relativamente alla legge sul ciclo dei rifiuti, non ho inteso garantire il numero legale se non vi sarà prima un chiarimento politico sull’impianto della legge stessa e sulla necessità di recepire le indicazioni emerse sia in Consiglio da parte delle opposizioni, che durante le audizioni con il partenariato sociale. E’ l’ennesima dimostrazione che vi è uno scollamento all’interno della maggioranza sulla sostanza della legge presentata dall’assessore Pugliano e condivisa dalla Giunta regionale. Voglio sottolineare, in particolare, l’equilibrato intervento del presidente della Commissione, on. Gianluca Gallo, sulla necessità di dare una risposta alla Calabria in relazione al riordino del sistema rifiuti nella nostra regione, ma, al di là della mia volontà personale rispetto alla richiesta del presidente Gallo, è coincisa la decisione anche di un componente di maggioranza della Commissione di abbandonare i lavori, cosa che ne ha impedito la prosecuzione. Mi auguro che la maggioranza ritrovi al suo interno una linea comune e così determinare l’approvazione della legge con un serio e aperto confronto sull’impianto normativo stesso anche con il contributo dell’opposizione”.