“Gestore servizio idrico Calabria gioca a nascondino” Il deputato M5s Giuseppe d'Ippolito attacca la Sorical
«Il gestore del servizio idrico della Calabria gioca a nascondino. Sorical ha rifiutato di venire a rispondere in commissione Ambiente nell’ambito delle audizioni sulla corrente proposta di legge in materia di “gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque”». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d’Ippolito, membro della stessa commissione parlamentare. «I gestori dei servizi idrici di tutte le altre regioni – spiega l’esponente 5stelle – ci hanno invece fornito in audizione ogni elemento richiesto. Per due volte Sorical ci ha comunicato di non essere disponibile nei giorni scelti dalla commissione Ambiente, che ha dunque invitato la società a indicare delle date in relazione alle proprie esigenze, purtroppo senza mai ricevere riscontro».
«Perciò – prosegue il deputato 5stelle – è chiaro che Sorical ha evitato di proposito di sottoporsi alle nostre domande, le mie riguardanti soprattutto la vicenda delle tariffe illegittime a lungo applicate in Calabria, con fatturazioni maggiorate per un importo complessivo di almeno 140 milioni. Al gestore del servizio idrico calabrese avrei anche chiesto perché non si occupa della depurazione, come invece vuole la legge. Inoltre avrei chiesto delle proprie aspettative sull’affidamento, ancora sospeso, della nuova gestione della fornitura d’acqua; dell’attuale dell’assetto societario; delle assunzioni di personale e dell’organico in servizio in rapporto ai limiti tassativi prescritti dalla legge».
«Il comportamento di Sorical è gravissimo e inqualificabile e rivela – continua il parlamentare – un’assoluta mancanza di trasparenza, una tremenda allergia ai controlli. Pretendo che il governatore regionale, Mario Oliverio, intervenga subito in proposito, salvo che non voglia rendersi complice del silenzio imperdonabile della società, di cui la Regione Calabria detiene la maggioranza delle quote. Sorical è stata finora una vacca da mungere, il più grande carrozzone politico per i vecchi partiti e uno stipendificio per gli amici di Oliverio, a partire dal liquidatore Luigi Incarnato». «La Regione – conclude D’Ippolito – non persegua alcun salvataggio di Sorical, ormai irrimediabilmente in liquidazione, né la nuova Autorità idrica regionale pensi di affidarle il servizio. La nostra ormai prossima legge sull’acqua pubblica ribadirà il principio referendario per cui essa è un bene comune che non può essere oggetto di mercato e di lucro».