Giappone, S&P’s: 250 mld per la ricostruzione
redazione | Il 27, Apr 2011
Società di rating taglia outlook a negativo. Tokyo si impegna a ridurre debito vicino al 200% del Pil
Giappone, S&P’s: 250 mld per la ricostruzione
Società di rating taglia outlook a negativo. Tokyo si impegna a ridurre debito vicino al 200% del Pil
(ANSA) TOKYO – Standard & Poor’s ha tagliato l’ outlook sul debito di lungo termine del Giappone da ‘stabile’ a ‘negativo’, osservando che gli oneri legati al sisma/tsunami dell’11 marzo scorso “aggraveranno” la posizione finanziaria del Paese. L’agenzia di valutazione Usa, pur abbassando le prospettive del rating sovrano, ha mantenuto per il momento il giudizio di ‘AA-‘. Standard & Poor’s si attende che i costi relativi all’11 marzo 2011, con il terremoto, lo tsunami, e la crisi nucleare alla centrale Fukushima, “facciano aumentare il deficit di bilancio del Giappone sopra le stime precedenti di un cumulativo 3,7% del Pil entro il 2013”. “Abbiamo rivisto a negativo l’outlook sul rating a lungo termine – si legge in una nota – per riflettere il potenziale di un downgrade se il deterioramento fiscale è materialmente superiore a queste stime, in assenza di un ampio consolidamento fiscale”. Gli sviluppi in continua evoluzione all’impianto nucleare gestito dalla Tepco aggiungono ulteriori elementi di incertezza, e “molto dipenderà dalla leadership politica del Giappone e dalla sua capacità di raccogliere un consenso politico sul modo di compensare misure fiscali per il futuro”.
STIMA MEDIA DANNI SISMA/TSUNAMI 250 MLD EURO – Standard & Poor’s ha stimato che i costi della ricostruzione delle aree del nordest del Giappone, pesantemente colpite dal sisma/tsunami dell’11 marzo, possano attestarsi in media a 30.000 miliardi di yen, circa 250 miliardi di euro, meno dei 310 miliardi di euro che sono l’ultima stima del governo di Tokyo. “Crediamo – ha scritto l’agenzia di valutazione Usa nella nota con cui ha rivisto l’outlook da ‘stabile’ a ‘negativo’ – che i costi di ricostruzione stiano nella forchetta tra 20.000 e 50.000 miliardi di yen (tra 167 e 417 miliardi di euro), con una previsione media di 30.000 miliardi di yen”. Il terremoto di magnitudo 9, cui è seguito lo tsunami che ha spazzato le prefetture del nordest nonché la crisi nucleare di Fukushima, ha provocato ad oggi poco più di 26.000 tra morti e dispersi, mentre, sotto il profilo dei danni, sottolinea S&P’s, “crediamo che le autorità pubbliche assumano che la maggior parte dei costi debba portare a una crescita del deficit di 2 punti di Pil quest’anno e di 1 punto nel 2012”.
MIN.FINANZE, IMPEGNO RICOSTRUZIONE E RIORDINO CONTI – Il Giappone bilancerà la necessità di ricostruzione delle zone devastate dal sisma/tsunami dell’11 marzo “con il riordino dei conti pubblici”. E’ il commento del ministro delle Finanze, Yoshihiko Noda, in merito alla decisione di Standard & Poor’s di rivedere l’outlook sul rating del debito sovrano da ‘stabile’ e ‘negativo’. Noda, tuttavia, ha fornito pochi dettagli su come il governo si muoverà per ridurre l’enorme debito pubblico prossimo al 200% del Pil, destinato a crescere in previsione dell’emissione di titoli di Stato per sostenere gli sforzi post sisma/tsunami. “Mentre la ricostruzione è un importante obiettivo, la riforma fiscale è qualcosa su cui non possiamo passare sopra: il nostro atteggiamento fondamentale è di equilibrio tra queste due esigenze”, ha spiegato Noda in una conferenza stampa. In base a queste premesse, “ci piacerebbe guadagnare la fiducia sia sul fronte domestico sia all’estero” sulla reale capacità del governo di riordinare le finanze del Giappone, ha concluso il ministro.
IMPERATORE AKIHITO E CONSORTE IN AREE DEVASTATE – L’imperatore del Giappone Akihito e la consorte Michiko si apprestano a visitare le prefetture di Miyagi, Iwate e Fukushima, le tre regioni del nord-est che hanno pagato il prezzo più alto per le devastazioni del sisma e dello tsunami dell’11 marzo scorso. Il viaggio nelle zone disastrate inizia stamani nella prefettura di Miyagi, a Minami-sanriku e Sendai, dove la coppia imperiale ha in programma di incontrare gli sfollati e visitare la zona costiera spazzata via dal gigantesco tsunami. Lunedì prossimo Akihito e Michiko faranno tappa nella prefettura di Iwate, mentre l’11 maggio sarà la volta di Fukushima, la regione che ha subito il triplice colpo di sisma, tsunami e crisi nucleare nell’impianto che si affaccia sul Pacifico. La coppia imperiale, che si sposterà da Tokyo su un aereo e un elicottero messi a disposizione dalle Forze di autodifesa, nei giorni scorsi si era recata in visita nelle prefetture di Chiba e Ibaraki, a nord-est della capitale, per manifestare il proprio sostegno ai residenti delle zone colpite dalla catastrofe.
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