“Gigli di mare a rischio, Sindaco riveda ordinanze ormeggio imbarcazioni” È quanto affermano in una nota i parlamentari M5s Paolo Parentela e Giuseppe D'Ippolito
«Il Comune di Praia a Mare riveda la decisione, contenuta nelle ordinanze 26 e 26/1,
attraverso cui si da concessione di custodia e ormeggio imbarcazioni presenti sull’arenile
di Praia a Mare in corrispondenza dell’area naturalistica con dune ed una folta
colonia di gigli di mare». È quanto affermano in una nota i parlamentari M5s Paolo
Parentela e Giuseppe D’Ippolito (membro della commissione Ambiente della Camera),
insieme al consigliere comunale di Scalea Renato Bruno, che aggiungono: «Il Giglio
di Mare è una specie protetta inserite nell’Allegato A della L.R. n. 30/2001.
Il Comune di Praia a Mare, quindi, dovrebbe adoperarsi per tutelare la presenza di
questa pianta, invece di concedere la spiaggia in cui ancora sopravvive per ormeggiare
le imbarcazioni condannando la specie a morte certa».
I Cinque Stelle aggiungono: «Non è da sottovalutare neanche la contestuale presenza,
sulle stesse spiagge, delle importantissime dune, che aiutano a limitare l’erosione
costiera. Il Sindaco di Praia a Mare dovrebbe lavorare per garantire la conservazione
di quelle spiagge che, tra le altre cose, sono le migliori della zona anche per la
qualità delle acque, ma che oggi presentano un evidente stato di abbandono. Quelle
dune non vanno spianate per ospitare imbarcazioni, ma vanno ripulite dai rifiuti
per ospitare turisti. Il turismo, infatti, si incentiva non soltanto concedendo alle
imbarcazioni di essere ormeggiate sulle nostre spiagge, ma soprattutto tutelando
la qualità delle nostre acque marine e la pulizia delle nostre spiagge».
«Auspichiamo – concludono Parentela, D’Ippolito e Bruno – che il Sindaco di
Paria a Mare abbia la lungimiranza di rivedere la sua posizione ed ascoltare le posizioni
già espresse dall’associazione Italia Nostra che, con una lettera indirizzata ieri
al primo cittadino, ha chiesto di tutelare maggiormente la presenza del giglio di
mare e delle dune di Praia scongiurando la possibilità che quelle spiagge possano
divenire approdo di imbarcazioni private».